Si tratta del romanzo-inchiesta pubblicato nel 1994 e del film di Marco Tullio Giordana del 1995 che fecero riaprire le indagini sulla tragica morte di Pier Paolo Pasolini: per conoscere i fatti, capire i retroscena, celebrare un artista, un uomo che ha lasciato il segno nella cultura del Novecento. Il libro raccoglie e ordina l'immensa mole di materiale consultato da Marco Tullio Giordana per la preparazione dell'omonimo film: atti di polizia, verbali di interrogatorio, sopralluoghi, perizie, fotografie, resoconti del dibattimento, sentenze, articoli di giornale e servizi di telegiornale, le indagini ufficiali e quelle parallele condotte da dilettanti o mitomani...

Pasolini: imperfette parole per un Uomo

 

Molto forse, quasi tutto il mistero della vicenda e delle indagini attualmente riaperte (qui il link con tutte le notizie ufficiali corsera.it) sulla morte di Pasolini risiede in queste parole “concorso di ignoti”.

 

La sentenza in primo grado del tribunale dei minori giudicò Pelosi dichiarandolo colpevole dell’aggressione e dell’omicidio “con il concorso di ignoti”. Appello e cassazione confermarono invece Pelosi come unico esecutore del crimine, eliminando di fatto la concertazione a più mani del pestaggio sfociato nell’assassinio.

 

La vicenda umana e processuale di questa uccisione è dalla notte tra il primo e il secondo giorno del novembre del 1975 che chiede d’essere dipanata.

 

Le pagine dei giornali sono invase da articoli per celebrare il trentennale della morte che ricordano l’uomo, l’artista poliedrico e l’imprescindibile vicenda giudiziaria. A maggior ragione ora che le indagini sono state riaperte in seguito alle nuove dichiarazioni di Pelosi (lui stesso personaggio chiave le cui ombre sono ancora tutte da scandagliare) a partire dall’intervista rilasciata a Franca Leosini nella trasmissione Ombre sul giallo, presenti anche gli avvocati di parte civile e gli attori principali del primo procedimento legale.

 

Vi sono esempi di intelligente e rispettosa analisi cui riferirsi per cominciare a saperne qualcosa di più: Marco Tullio Giordana col film Pasolini: una storia italiana del 1995 realizzò una cronaca lucida e verosimile degli accadimenti di quella notte (il materiale da lui raccolto per la preparazione del film è raccolto nel volume Pasolini) e Carlo Lucarelli recentemente (in streaming la puntata di Blu notte dedicata al caso, basta cliccare qui: www.raiclicktv.it) ne ha fornito un ritratto puntuale, preciso e documentato aldilà di ogni facile speculazione ponendosi le domande giuste.

 

Una riflessione è obbligatoria: una storia come questa costituisce un piatto succulento che l’ingordigia mediatica non rinuncerebbe mai a fagocitare per la brama di mostrare se stessa allo specchio della rimembranza. Si separi dunque la realtà dalla mistificazione e dalla strumentalizzazione: l’opera artistica di Pasolini, il suo pensiero sono alla portata di tutti da sempre e non solo a trent’anni dalla sua morte. Come ogni cosa che si ha desiderio di scoprire, basta semplicemente accostarcisi.