BLU NOTTE - MISTERI ITALIANI - Il Caso Pier Paolo Pasolini di Carlo Lucarelli e Giuliana Catamo - Regia di Fabio Sabbioni e Stefano Chimisso.

A distanza di 30 anni, la morte "violenta" di Pier Paolo Pasolini porta con sé numerosi dubbi a cui ancora non si è riusciti a dare una risposta. Come quello sul "ragazzo di vita" Pino Pelosi, da subito ritenuto l'esecutore di un delitto dalla dinamica forse troppo complessa per un unico assassino. O come quello sul movente legato all'omosessualità mai taciuta da Pasolini che, come qualcuno sostiene ancora, fu poco più di un pretesto per nascondere loschi intrighi volti a eliminare un intellettuale scomodo.

Con le parole, le immagini e i versi, Pier Paolo Pasolini ha descritto, amato e criticato l'Italia. Ci rimangono la vita difficile e straordinaria di un vero intellettuale, i giudizi sommari di chi non lo aveva mai amato e le bugie di un giovane assassino. E quindi l'omosessualità dello scrittore, peraltro mai nascosta, è l'unica spiegazione di un feroce massacro o la pista politica può ancora rivelare aspetti poco noti, e in parte ancora attuali, della storia recente?mms://media.fastweb.it/WM9/raiclick/FMVRAI04000001056905.wmv

OMBRE SUL GIALLO - a cura di Franca Leosini

La trasmissione indaga sulla “zona d’ombra” che avvolge quei delitti dove forte ancora resta il dubbio sulle sentenze, che individuato un colpevole, ne hanno definito la responsabilità e la pena;

ma ripercorre e indaga anche su delitti rimasti – a conclusone di un’istruttoria o di un processo – a tutt’oggi impuniti.

Ombre sul Giallo non è solo quindi la narrazione di un appassionante noir, ma è soprattutto un programma di inchiesta, condotto con rigore e passione che si avvale della ricostruzione filmata dei momenti più significativi della vicenda in esame, nonché di materiale fotografico allegato agli atti processuali e di filmati di repertorio. In questa puntata che ricostruisce il delitto Pasolini, Pino Pelosi, dà una nuova versione dei fatti e non si limita ad accusare tre sconosciuti. Descrive un vero e proprio agguato che aveva come obiettivo Pier Paolo Pasolini in quanto intellettuale, in quanto "sporco comunista". E' quanto gridavano i tre mentre pestavano selvaggiamente l'autore de I ragazzi di vita. Secondo Pelosi gridavano: "sporco comunista", "fetuso", pezzo di merda".

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LA STORIA SIAMO NOI Condotto da Giovanni Minoli.

Un programma di Piero A. Corsini, Massimiliano De Santis, Daniela Ghezzi, Myrta Merlino, Marco Melega. Regia: Maurizio Malabruzzi. A cura di Giuliana Mancini. Produttore esecutivo: Alessandra Bacci.

In questa puntata, nella quale si ricostruisce anche il massacro del Circeo, viene rivissuta la vicenda del delitto Pasolini con immagini dell'epoca. All'interno del programma anche alcune dichiarazioni di Pasolini.

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L'UNITA'. Andare sulle tracce di Pier Paolo Pasolini, a trent’anni dalla morte, significa avventurarsi nei suoi luoghi, cercare di comprendere la nostalgia profonda per un paese che si stava trasformando sotto i suoi occhi.

Il quotidiano L'Unità ha voluto incontrare alcune persone che lo hanno incrociato quando, giovanissimo, fuggì a Roma con la famiglia.

I "luoghi" di Pasolini, Rebibbia, Donna Olimpia e Monteverde vecchio, ritornano in flashback attraverso voci e percorsi. Ed è ai ricordi di quegli anni che guarda Bernardo Bertolucci, nell'intervista di Lidia Ravera.

Con le immagini invece viene raccontato soprattutto l’uomo pubblico: lo scrittore, il regista, il saggista.

Nela rubrica il Corsaro si ritrovano le sue poetiche e a tratti violente prese di posizione pubblicate su giornali e riviste (e raccolte in Lettere luterane e in Scritti corsari) che spesso lo ponevano di traverso rispetto alla coscienza politica di allora. Era il suo tentativo di provocare dubbi, sconvolgere certezze. Se è stato scomodo, provocatorio, mai conciliante, lo ha fatto per combattere i luoghi comuni, per accendere la ragione, lasciarla libera. Nella rete inoltre si può avere uno sguardo d’insieme su quanto fecondo sia stato il contributo di Pasolini alla cultura del Novecento: siti monografici, testi, video e immagini delineano la figura di uno dei maggiori intellettuali che l’Italia abbia conosciuto.

http://www.unita.it/speciali/pasolini/html/home.html

Autori Vari - Omicidio nella persona di Pier paolo Pasolini - L'oscura morte di un intellettuale scandaloso: estratti degli atti processuali -

Prefazione di Giorgio Galli - Pagg. 286 – € 15,49 

Ostia, 2 novembre 1975: in uno sterrato semideserto del litorale romano viene rinvenuto orrendamente massacrato il cadavere di Pier Paolo Pasolini.

Il “ragazzo di vita” Giuseppe Pelosi, minorenne, si confessa unico autore del delitto. L'assassinio del più “sovversivo”, “scomodo”, “scandaloso” intellettuale italiano risultò subito un fatto delittuoso all'insegna dell'ambiguità – per i suoi presupposti, per le sue implicazioni, per la sua stessa dinamica in più punti oscura, implausibile e inesplicabile. Questo libro ripropone la vicenda istruttoria e processuale relativa a un omicidio tra i più efferati e clamorosi della storia contemporanea, ricostruendo i contorni sociopolitici dell'Italia di metà anni Settanta nella quale Pasolini conduceva la sua solitaria battaglia ideale contro il Potere e contro il Palazzo. 

Il delitto Pasolini di Gianluca Maconi (BeccoGiallo, 2005 - Cronaca Nera 4) - pag. 96 - 12 euro

"Proprio perché è festa, e per protesta, voglio morire di umiliazione. Voglio che mi ritrovino morto col sesso fuori, coi calzoni macchiati di seme bianco, tra le saggine laccate di liquido color sangue. Mi sono convinto che anche gli atti estremi di cui io solo, attore, sono testimone, in un fiume che nessuno raggiunge avranno avuto alla fine un loro senso".

Roma, 1 novembre 1975. La penultima giornata di Pier Paolo Pasolini trascorre un po’ come tutte le altre. Durante la mattinata, dopo la solita ginnastica, Pasolini legge un po’, poi riordina le sue carte, prende qualche appunto. A pranzo, oltre alla nipote Graziella, c’è anche Laura Betti, che cerca di convincerlo ad andare al cinema più tardi, con un amico. Pasolini tentenna, dice che deve riposare, perché poi dovrà ricevere un giornalista per concedere un’intervista. Per la serata c’è in programma una cena con Ninetto Davoli nel quartiere San Lorenzo: con lui, Pasolini deve discutere di una sceneggiatura. Dopo cena i due si salutano. Ed è a questo punto che inizia l’ultima, cortissima, misteriosa giornata di Pier Paolo Pasolini.

Gianluca Maconi (Pordenone, 1977) ha ricevuto il premio Pietro Miccia come migliore disegnatore al Torino Comics 2004. Vive e disegna a Pordenone, in una fumetteria che sta a due passi da casa. Il delitto Pasolini è il suo secondo romanzo a fumetti.

Il primo, I delitti di Alleghe, pubblicato nella collezione Cronaca Nera di BeccoGiallo, ha destato un ottimo interesse di pubblico e critica.

L'eresia di Pasolini di Gianni D'Elia (Effigie, 2005) - € 17,00 - pag. 168

La dolce insolenza e la disperata vitalità di un autore diverso, eretico, luterano e corsaro: Pier Paolo Pasolini, perseguitato in vita e apparentemente scandaloso nella morte, quando invece il vero scandalo è stato quello "politico" di chi lo ha fatto impunemente uccidere. Forse le radici del delitto vanno rintracciate nell'incompiuto Petrolio, una lucida denuncia dell'intreccio corrotto tra servizi segreti, grande industria pubblica e mafia. Scrittore scomodo che si può rimuovere, svilire, calunniare. L'hanno fatto quando era vivo, l'avanguardia e l'accademia e qualcuno ci riprova. Gianni D'Elia fa rivivere invece Pasolini nella sua altissima integrità: dalla poesia dialettale, alla narrazione, fino al teatro e al "cinema di realtà".

Gianni D'Elia (Pesaro 1953), libero docente e traduttore, è autore di saggi e romanzi. Collabora come critico a diverse riviste e giornali.

Calendario Pasolini 2006 di Giovanni Giovannetti e Gianni D'Elia - €14,00 (Effigie, 2005)

Le fotografie di questo calendario, scattate da Giovanni Giovannetti il 6 settembre 1975 al Festivai nazionale dell'Unità di Firenze, sono tra le ultime che ritraggono Pier Paolo Pasolini. L'occasione fu offerta da un dibattito sugli orientamenti delle nuove generazioni, nel clima euforico della vittoria delle sinistre alle elezioni regionali di tre mesi prima. Pasolini non ebbe modo di vedere queste foto: fu ritrovato ucciso cinquanta giorni dopo, al Lido di Ostia, in circostanze mai del tutto chiarite. A trent'anni dalla morte, Gianni D'Elia, in un suo breve testo, ne rivaluta con passione l'opera e in nome di una giustizia civile chiede che venga fatta luce sull'omicidio e sui veri mandanti.

Altri titoli consigliati:

Dedicato a Pier Paolo Pasolini di AA.VV. (Kaos Edizioni, 1976)

Pasolini: cronaca giudiziaria, persecuzione, morte di AA.VV. (Garzanti, 1977)

Pasolini, una vita di Nico Naldini (Einaudi, 1989)

Pier Paolo Pasolini di S. Murri (Il Castoro - L'Unità Editrice, 1995)

Io, angelo nero di Pino Pelosi (Sinnos Editrice, 1995)

Nuovi misteri d'Italia di Carlo Lucarelli (Einaudi, 2003)