La salita dei saponari è il terzo volume della serie di polizieschi dell'oftalmologa siciliana.

In breve tempo ho rimediato alla mia lacuna di questa interessante autrice. Tutti e tre i romanzi (Sabbia nera, La logica della lampara e La salita dei saponari) hanno come principale protagonista il vicequestore Giovanna Guarrasi, detta Vanina, i suoi colleghi della Squadra Mobile di Catania, il commissario in pensione Patanè, il medico legale Adriano Calì, l'amica avvocata di Vanina, Giuli, Bettina, padrona della casa del vicequestore, nonché splendida cuoca e il magistrato Paolo Malfitano, ex fidanzato di Vanina, mai del tutto dimenticato.

Altro personaggio fondamentale è Catania, in tutte le sue sfaccettature, sia geografiche che gastronomiche. La sua "muntagna" nera e il mare di Aci Reale, gli spaghetti al nero di seppia, il pane cunzato, i panzerotti al cioccolato e lo sgriccio al mandarino.

Come in ogni poliziesco, la protagonista della lotta fra bene e male custodisce dentro di sé una dolorosa ferita che non si rimarginerà mai: il padre ispettore fu ucciso da un commando mafioso sotto gli occhi della quattordicenne Giovanna. Da lì la motivazione di entrare in polizia e di dare il massimo di sé nella caccia agli assassini di suo padre e in ogni altra indagine che le capiti. Approdare ai Delitti contro la persona è stata una sua decisione, dopo aver lavorato per anni nella Criminalità organizzata palermitana, aver salvato la vita al suo fidanzato e aver contribuito a scoprire e annientare gli assassini del padre; tutti meno uno.

A Catania si è introdotta bene ma si sente ancora palermitana nell'anima. L'inchiesta che si abbatte sulle sue solide spalle è di quelle che portano lontano. Un italo-americano di origini cubane è stato trovato ucciso nella sua auto parcheggiata all'interno dell'aeroporto di Catania. Qualche giorno dopo il cadavere di una donna sarà scoperto a Taormina.

L'inchiesta è complessa perché c'è la doppia competenza di Polizia e Carabinieri e perché diventerà internazionale, con connessioni oltreoceano, fino a Cuba.

La trama, solida e ben costruita, avrà molti sviluppi. Tutti i personaggi, compresi i comprimari, sono ben caratterizzati nelle loro dinamiche personali e lavorative.

Non ho notato una flessione di qualità nella produzione dell'autrice siciliana e la chiusa de La salita dei Saponari ci fa intendere che le avventure proseguiranno.

Lunga vita a Vanina e ai suoi colleghi.