La prima collana italiana dedicata a Sherlock Holmes, “Il Giallo Mondadori Sherlock”, con il numero 7 di aprile presenta uno scontro “epico”: Il mostro dell’East End (Dust and Shadow: An Account of the Ripper Killings by Dr. John Watson, 2009) di Lyndsay Faye

Dalla quarta di copertina:

Londra, autunno 1888. Gli omicidi efferati di due prostitute nel quartiere di Whitechapel convincono l’ispettore Lestrade a chiedere aiuto al massimo specialista di investigazioni criminali. Senza dubbio lui, accompagnato dal fedele dottor Watson, saprà come dare la caccia all’assassino che con la sua lama grondante sangue sta terrorizzando l’East End. Ma quando il segugio di Baker Street rimarrà ferito nel tentativo di catturare il mostro, un sospetto infamante finirà per addensarsi su di lui. Quale ruolo ha davvero Sherlock Holmes nei delitti che con tanto zelo tenta di prevenire? Così, prima che sia troppo tardi per la sua onorabilità e per la sua stessa vita, il Grande Detective dovrà rompere ogni schema e contravvenire a ogni regola per smascherare l’inafferrabile avversario. Il cui nome, al pari del suo, continuerà a risuonare per molto, molto tempo: Jack lo Squartatore.

Ecco l’incipit:

All’inizio sembrò che i delitti dello Squartatore avessero provato il mio amico Sherlock Holmes esattamente come l’intera città di Londra. Alla fine delle sue lunghe veglie notturne lo vedevo disteso sul divano con il violino ai piedi. La siringa ipodermica gli era caduta dalle dita, ma nessun rimedio pareva essere riuscito a cancellare lo spettro dell’assassino che inseguiva da più di due mesi. Cercavo di mantenerlo in salute, ma anch’io soffrivo in silenzio, e non potevo aiutarlo a dissolvere l’orrore di ciò che stava succedendo e il terrore paralizzante di non aver avuto la sovrumana scintilla di genio che gli avrebbe permesso di fare ben più di quello che aveva fatto.

Completa il volume il saggio “Sherlock Holmes alla caccia di Jack lo Squartatore” di Luigi Pachì, direttore di SherlockMagazine.

Eccone l’incipit:

Per Lyndsay Faye questo romanzo ha rappresentato il debutto editoriale. La sua scelta poteva sembrare una sfida piuttosto ardita, poiché approcciare il pastiche sherlockiano facendo scontrare il Grande Detective con il criminale per eccellenza della Londra vittoriana, Jack lo Squartatore, non è certo cosa semplice. Un po’ perché su questo tema si erano già cimentati in molti (citiamo i romanzi The Whitechapel Horrors di Edward B. Hanna e The Last Sherlock Holmes Story di Michael Dibdin, o i film Sherlock Holmes: notti di terrore e Assassinio su commissione), un po’ perché rischiare il proprio esordio letterario affrontando la Londra del Diciannovesimo secolo, con Sherlock Holmes che indaga sui delitti dello Squartatore, poteva apparire un concreto salto nel vuoto. Invece il lavoro dell’autrice americana ha superato abilmente gli ostacoli, ottenendo critiche positive dalla stampa di tutto il mondo, da quelle del “Los Angeles Times” fino alle recensioni di blog specialistici come “Baker Street Reviews”. La bravura di Lyndsay Faye si è potuta misurare ancora una volta nel 2012, quando è uscito il suo secondo romanzo, Il dio di Gotham (Einaudi), questa volta ambientato a New York nel 1845 e per il quale Michael Connelly ha scritto: “una padronanza dei materiali storici e una conoscenza della mente umana davvero ammirevoli”.

Il mostro dell’East End di Lyndsay Faye (Il Giallo Mondadori Sherlock n. 8), 238 pagine, euro 4,90 - Traduzione di Igor Longo