Il nome dello scrittore James Grady torna in libreria con il romanzo Il ritorno del Condor (Last Days of the Condor, 2015), per quella che (forse) sarà l’ultima avventura di un mitico personaggio che a metà degli anni ’70 colpì la fantasia di milioni di lettori.

Infatti nel 1974 venne pubblicato il primo romanzo della serie: I sei giorni del Condor (Six Days of the Condor). Per quanti non hanno letto quel primo romanzo ne diamo un brevissimo riassunto: il protagonista, Malcolm è un agente della CIA, non un uomo d'azione, ma un lettore di romanzi gialli che cerca coincidenze tra le trame dei libri ed azioni criminali del mondo reale. La sezione per la quale lavora, American Literary Historical Society, non sembra essere un obiettivo sensibile eppure tutti i suoi colleghi vengono massacrati nell'ufficio di Washington e solamente lui si salva per puro caso. Tutte le forze di sicurezza americane si mettono in moto sospettando che il colpevole sia lui; Malcolm, nome in codice Condor, inizia così una fuga di sei giorni nella quale fortunosamente riesce a non farsi rintracciare nemmeno dai doppiogiochisti e dai criminali che hanno scatenato la drammatica sequenza di eventi per nascondere un traffico di droga.

Nel nuovo romanzo Condor dopo aver passato anni veramente brutti e pesanti, chiuso dai suoi stessi capi in un manicomio. viene rilasciato e ora vive a Capitol Hill, svolgendo un lavoro di “valutazione” di agenti.

Una sera rientrando a casa trova uno di questi agenti morto nel suo salotto. Capisce che qualcuno lo vuole “incastrare” e immediatamente si da alla fuga, ma subito inizia l’inseguimento del nemico potente e invisibile.

Condor sarà aiutato da un agente che lui stava valutando, si tratta di una bella ragazza di nome Faye, una ex agente CIA. Lei è letale sia con la pistola e sia a mani nude.

Mentre sono inseguiti da decine di agenti che hanno l’ordine di ucciderli immediatamente, Condor e la sua amica indagheranno per trovare chi li vuole uccidere e perchè.

Il ritorno del Condor riconsegna alla spy story un personaggio che ha segnato un’epoca, ambiguo e indimenticabile protagonista del romanzo I sei giorni del Condor e dello storico adattamento cinematografico interpretato da Robert Redford e diretto da Sydney Pollack.

l’autore:

James Grady classe 1949 è giornalista e scrittore. Si è laureato presso l'Università del Montana. Fin da piccolo è stato affascinato dalle novelle che la madre, impiegata presso la biblioteca della Contea, gli raccontava.

È stato reporter investigativo, sceneggiatore per il cinema e la tv e ha pubblicato diversi romanzi, che gli hanno valso numerosi premi tra i quali una nomination all’Edgar Award nel 1997, il Grand Prix Du Roman Noir nel 2001 e il Raymond Chandler Award nel 2003.

Si è sposato con Bonnie Coldstein, una ex agente privato, ed ha avuto due figli.

Attualmente vive con la famiglia a Washington.

la quarta:

Condor è irriconoscibile. Invecchiato e paranoico, dietro ogni angolo di Washington vede una potenziale minaccia. La sua ultima missione per la CIA è stata così folle che al ritorno dall’Afghanistan si è ritrovato chiuso in un manicomio. Per riabilitarlo gli hanno affibbiato un lavoro di ripiego, lo hanno imbottito di pillole di cui non conosce l’effetto, l’hanno condannato a una vita infestata dai fantasmi. Perché troppi eventi del suo passato sono ancora senza spiegazione. Poi un pomeriggio, rientrato a casa, crocifisso al camino del soggiorno trova il corpo martoriato di un uomo, le orbite vuote da cui sgocciola un liquido scuro e vischioso, un taglio profondo alla gola. E capisce: qualcuno lo sta incastrando. Un nemico invisibile, che si nasconde nei luoghi del potere della capitale statunitense, lo vuole all’angolo per qualche ragione che non riesce a ricordare. O che forse ricordare è troppo pericoloso.

Il ritorno del Condor di James Grady

Traduzione Gianni Pannofino

Rizzoli, collana Rizzoli Best, pagg. 333, euro 18,00