L’anno nuovo de Il Giallo Mondadori inizia con un nuovo eroe: il vicequestore della polizia di Genova Carlo Santagata. Si tratta del protagonista di Identità violate di Aldo Budriesi.

Dalla quarta di copertina:

Non è roba da poco mettere in scena un depistaggio in un caso di omicidio. Soprattutto se a doverlo fare è Carlo Santagata, vicequestore di Genova. Ma le pressioni sono fortissime: la vittima era un politico e un industriale molto in vista, e il diktat di un influente collega di partito è che bisogna sviare i sospetti sulla matrice passionale. Il cadavere del commendatore, scannato e mutilato, è stato rinvenuto in un fienile sulle colline. Bisogna spostarlo nella sua villa, e l’aggiunta di uno slip femminile suggerirà un incontro hot finito male. Poi sarà necessario pilotare il referto dell’autopsia e condurre un’indagine ufficiale che non approdi a nulla. Tutto semplice... a parole. Una copertura così fragile per un delitto così scottante non potrà reggere a lungo di fronte alla stampa e all’opinione pubblica. E il senso di colpa è devastante per un fedele servitore dello Stato, risucchiato in un intrigo per sdebitarsi di un trattamento di favore ricevuto in passato. Ora che è stato lui a immergere le mani nel marciume, Santagata farà bene a preoccuparsi. Quando un poliziotto entra nell’orbita di un uomo potente, in qualche modo finisce per pagare. Sempre.

Ecco l’incipit:

Nove in punto di mattina: il vicequestore Carlo Santagata uscì dal suo ufficio per raggiungere il garage della Questura dove, accanto alla macchina di servizio, lo aspettava l’agente Napoli.

— Dai, Pietro, muoviamoci. Andiamo a palazzo Tursi.

— Subito, dottore.

Santagata si sedette accanto al guidatore, si tolse la giacca e gli fece aprire tutti i finestrini dell’auto.

Appena usciti dal cortile della Questura, Santagata fu aggredito da un caldo umido, adesivo: via Diaz era deserta, Genova appariva stremata.

Pochi minuti furono necessari per raggiungere palazzo Tursi, dove il professor Godini, ordinario di Storia medievale alla facoltà di Lettere della Sapienza di Roma, aveva l’incarico di illustrare, insieme ad altri studiosi, il carattere eccezionale del convegno dedicato a Federico II, imperatore del Sacro Romano Impero, nell’ottavo centenario della nascita; convegno che si sarebbe tenuto di lì a quattro anni, probabilmente nel luglio 1994, se tutto fosse andato per il meglio.

Aldo Budriesi è nato a Bologna nel 1946. Nella sua città ha insegnato letteratura italiana nei licei e ha pubblicato vari testi scolastici per importanti case editrici. Ha scritto diversi saggi sul Novecento letterario, tra cui Pigliari di lingua, un’analisi semiologica della narrativa di Leonardo Sciascia. È appassionato da sempre di gialli, vive di amicizie e molossi.

Identità violate di Aldo Budriesi (Il Giallo Mondadori n. 3121), 252 pagine, euro 4,90