In libreria  un romanzo noir dal titolo Padre Nostro (2013), firmato dal Collettivo Sabot.

Questo collettivo è stato fondato dallo scrittore Massimo Carlotto ed è formato da sei scrittori,  tutti accomunati dalla passione per il noir sia come romanzo che come opera d’inchiesta. Gli scrittori sono: Ciro Auriemma, Stefano Cosmo, Michele Ledda, Andrea Melis, Piergiorgio Pulixi e Renato Troffa, e il presente romanzo è stato scritto da Ciro Auriemma, Stefano Cosmo e Piergiorgio Pulixi.

Nel romanzo si parla senza mezzi termini di traffico di cocaina e delle guerre sanguinose determinate dal suo controllo, seguendo una rotta ormai ben definita che parte dalla Colombia (il famoso Cartello di Medellin, fondato e gestito da Pablo Escobar e dai fratelli Ochoa)  per arrivare in Spagna e poi passare nelle mani della Camorra napoletana.

Si ha l’idea che uno scrittore mentre mette sulla carta la sua idea deve essere circondato da silenzio, deve concentrarsi e al massimo lavorare mentre ascolta la sua musica preferita. Vi sono casi però, e non sono rari, che il condividere una idea con altri può far scaturire altre interessanti idee da cui poi nasce un romanzo interessante come nel caso di Padre nostro, dove l’unione di tre brillanti autori ha dato vita a un romanzo corale, un noir incalzante, avvincente che non da tregua al lettore.

Siamo a Madrid dove vive, dietro la facciata di un rispettabile imprenditore, Rafael Velasquez. La sua vera attività è il traffico di cocaina che arriva dalla Colombia. Lui dirige tutto questo, smistando poi la drogamin tutta Europa attraverso un cartello spagnolo e l’ala scissionista della camorra napoletana.

Altri protagonisti del romanzo sono Tania Sagrado della Guardia Civil spagnola che per stroncare questo traffico è disposta a tutto, anche a oltrepassare quella sottile linea che divide il bene dal male, si troverà poi a lavorare con il capitano dei carabinieri Antonio Corso.

Nel romanzo ci sono anche altri protagonisti interessanti, che vengono delineati dagli autori con grande maestria, viene descritta una guerra per impossessarsi del traffico della droga, una guerra senza regole, con tradimenti, assassini dove l’amicizia non esiste ma vi sono solo nemici da eliminare.

Un thriller che inchioderà il lettore alle pagine sino alla fine.

un brano:

"Mentre i calci gli sconquassavano petto e stomaco, e la musica rock copriva i suoi gemiti di dolore, si diede dell'idiota per essersi fatto infinocchiare in quel modo. Ora era davvero nella merda. Il vicolo era deserto, non c'erano telecamere di sicurezza e nessuna finestra pareva aperta o illuminata dai palazzi vicini. Zero testimoni. Un'occasione imperdibile per loro per far fuori un verme di sbirro."

gli autori:

Il Collettivo Sabot  è un gruppo di sei scrittori, fondato da Massimo Carlotto nel 2007. I tre autori di Padre Nostro sono:

Ciro Auriemma, nato a Cagliari nel 1975 dove vive e lavora, è autore di: Perdas de Fogu (Edizioni E/O 2008), Donne a perdere (Edizioni E/O 2010). Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati su: «il manifesto», «Micromega», «E-Emergency».

Stefano Cosmo, nato nel 1982, vive a Marghera. Laureato in Diritti Umani, lavora come operatore sociale. Appassionato di kickboxing, è cintura nera secondo dan. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati su: «il manifesto», «E-Emergency».

Piergiorgio Pulixi, nato a Cagliari nel 1982, vive a Londra. Ha pubblicato Perdas de Fogu (Edizioni E/O 2008), L'albero dei Microchip (Edizioni Ambiente 2009), Donne a perdere (Edizioni E/O 2010) e la serie poliziesca iniziata con Una brutta storia (Edizioni E/O 2012) e La notte delle pantere (Edizioni E/O 2014).

la quarta:

Rafael Velásquez è un rispettabile imprenditore, vive a Madrid, non ha mai pescato in vita sua ma compra una lenza per verdesche. L’acciaio inox, del resto, è perfetto anche attorno al collo di un cristiano. Un capitano dei carabinieri gioca una partita a scacchi con tre re e nessuna regina. Sulla scacchiera molti sono i pedoni sacrificabili, resta solo da capire chi muoverà per primo. Almamuerta è un sicario all’antica, si porta dietro un’anima morta, in tasca l’immagine di una santa e il segno della croce se lo fa con la pallottola tra le dita. Una tenente della Guardia Civil spagnola con pochi scrupoli sul lavoro si trova di fronte la linea di confine tra avere e non avere, tra salvarsi e naufragare. Sullo sfondo una sanguinosa guerra, gelosie e vendette, quintali di droga e sequestri. Tutti contro tutti, padri contro figli, una faida in cui non ci sono alleati, solo nemici da eliminare. Dalla Colombia di Escobar al Cartello di Madrid passando per la branca scissionista della Camorra napoletana, Padre Nostro è un noir teso e ricco di colpi di scena, che delinea la nuova, spaventosa geografia del traffico della cocaina sulle rotte del Mediterraneo.

Ma soprattutto è un thriller che inchioda il lettore alla pagina e ticchetta inquietante come una bomba a orologeria. Una splendida sorpresa da un collettivo, cresciuto alla scuola di Massimo Carlotto e destinato a un lungo futuro.

Padre Nostro del Collettivo Sabot (2013)

Rizzoli, Rizzoli Varia, pagg. 437, euro 19,00