Il Giallo Mondadori n. 3107: La baia delle nebbie, di William Kent Krueger.

Ritrovare dopo settantatré anni un figlio segreto concepito nella colpa non è esattamente l’incarico che si sarebbe augurato l’ex sceriffo Cork O’Connor per la sua nuova attività di investigatore privato nel Minnesota. Ma l’ha promesso al vecchio sciamano Henry Meloux, che in punto di morte desidera vedere il frutto illegittimo di un’antica avventura con una donna bianca. Gli indizi da cui partire sono poca cosa e il tentativo di dissotterrare ciò che giaceva sepolto potrebbe costare la vita a Cork. Perché mantenere una promessa, anche per il più caro degli amici, non sempre è una buona idea.

Il Giallo Mondadori n. 3108: Sotto il segno del drago, di Maureen Jennings.

Dolly Shaw è morta. Probabilmente ubriaca, è caduta e ha battuto la testa. O così pare al detective William Murdoch, chiamato a esaminare il cadavere. Ultimamente Dolly viveva di espedienti, ma si dice che anni prima ricorressero ai suoi servigi donne di ogni estrazione sociale: donne disperate in cerca di un aiuto discreto per un parto o un aborto clandestino. Mestiere delicato quello della levatrice, nella Toronto vittoriana di fine Ottocento, soprattutto se unito a quello di ricattatrice. Chissà quanti segreti inconfessabili nell’album in cui Dolly prendeva nota di nomi e date e che qualcuno ha portato via...

I Classici del Giallo Mondadori n. 1348: La maschera dell’assassino, di Harry Carmichael.

Una curva pericolosa. Due auto in rotta di collisione. Questa la situazione di una nebbiosa serata nella campagna inglese. Da una parte due fratelli, incolpevoli, che se la cavano con qualche ferita e contusione; dall’altra uno sconosciuto, responsabile dell’incidente, carbonizzato nel rogo della sua auto. Una semplice fatalità? Forse no. Strani dubbi sorgono nella mente degli inquirenti. E che ci siano troppi dettagli stonati appare evidente anche all’assicuratore John Piper e al cronista di nera Quinn. Un mazzo di chiavi, una frase fuori posto: sono spesso le piccole cose ad accendere la scintilla del sospetto...

I Classici del Giallo Mondadori n. 1349: Rombi di tuono per il dottor Fell, di John Dickson Carr.

Nel Nido dell’Aquila di Hitler a Berchtesgaden la morte aveva già colpito una volta, quando il facoltoso fidanzato dell’allora diva del cinema Eve Ferrier era precipitato da una terrazza: lei si trovava da sola con lui ed era appena stata nominata sua erede... Ora, diciassette anni dopo, la figlia di un uomo d’affari inglese ha accettato un invito nella residenza di Eve a Ginevra, e si teme che in qualche modo la storia possa ripetersi. Qualcosa di spaventoso in effetti accade. L’ombra di un destino inesplicabile o piuttosto una mano assassina in carne e ossa? Il dottor Gideon Fell, però, non è tipo da credere al destino.

Segretissimo n. 1612: Agente Nemesis. Furia letale, di Jo Lancaster Reno.

La donna arriva sulla Jaguar nera. È l’alba, da qualche parte in Finlandia. Nel cottage l’aspettano cinque uomini armati, sullo schermo di un computer il Mossiere è collegato in videoconferenza. Lei chiede che fine ha fatto sua sorella, lui vuole sapere dell’ultimo incarico. Completato, dice la donna. L’ordine di eliminarla, un istante dopo, viene recepito dai killer troppo lentamente. Nelle mani della vittima designata si materializzano due Colt, le pallottole schiantano casse toraciche, trapassano gole, sfondano crani. Un altro istante e torna la pace. Eterna. Il prossimo sarà lui, promette al Mossiere. Poi Beka, nome di battaglia Nemesis, riparte sulla Jaguar rombante. Questo è quello che è stato, prima che la guerriera scomparisse nel nulla. In attesa del momento giusto per salvare la dolce sorellina, scovare i responsabili dell’orrore e ucciderli. Tutti quanti.

Segretissimo SAS n. 78: Come un colpo di cammello, di Gérard de Villiers.

Hotel Sheraton, Il Cairo. La danzatrice Fifì Amer intrattiene una platea di soli uomini. Alla vita porta la cintura dorata con un’enorme fibbia che il suo amante le ha donato pochi minuti prima dell’esibizione. I braccialetti alle caviglie tintinnano, i lunghi capelli neri ondeggiano. Poi la fiammata improvvisa, l’esplosione che devasta la sala. Frammenti di metallo come proiettili, vetri disintegrati, morti e feriti ovunque. Alla CIA si pensa che l’attentato rechi la firma del dittatore libico Gheddafi, e forse c’è anche dell’altro. Sarà il caso di inviare qualcuno per dare una mano ai colleghi egiziani. Ma chi è in grado di muoversi su un terreno minato dove si intrecciano le oscure trame dei servizi segreti dell’Est e dell’Ovest, dei terroristi europei e mediorientali? Malko Linge, il Principe delle Spie.