Una Casa Editrice è un’azienda e quindi, legalmente, una persona giuridica, non fisica.

Ma un “vero” editore non può esistere senza un’organizzazione (complessa o stringata all’osso che sia) composta anche da persone fisiche, che lo rendono vivo e vitale. Soci, dipendenti e/o collaboratori a vario titolo, che continuativamente od occasionalmente danno il loro apporto per fare da ponte tra Autori e Lettori, con un valore finale del libro (quale sia la sua forma e il suo contenuto) che deve necessariamente avere qualcosa di aggiunto rispetto alla fondamentale e imprescindibile opera dello scrittore. Parliamo di addetti ai lavori che, tanto più sono qualificati e competenti, ma ancora di più motivati e appassionati nel loro lavoro, tanto più contribuiranno a fare degli scritti proposti quello che viene comunemente definito un “bel” libro.

Dove con questo termine, oggi, intendiamo ovviamente anche l’e-book.

Nelle interviste all’editoria, la priorità va di solito ovviamente agli autori. Poi, sentiamo saltuariamente la voce ufficiale dell’editore (direttore editoriale, editor di collana o carica simile), prettamente su questioni strategiche, su lanci di progetti specifici o su promozioni di autori particolarmente accattivanti per il mercato. Ma, ammettiamolo, di rado si chiamano in causa altri addetti ai lavori, quali traduttori (ThrillerMagazine lo fa), addetti stampa, grafici, illustratori, lettori/selezionatori... Eppure, una casa editrice si rivela vincente (o perdente) anche per la riuscita del lavoro di tutti loro, come singoli e come team.

Per scoprire meglio un editore, ci sembrava quindi interessante coinvolgere più voci di collaboratori. E abbiamo deciso dunque di fare un esperimento di presentazione di una casa editrice operando in tal senso, con un’intervista corale, che coinvolge un ampio range di ruoli e individui. Abbiamo scelto, come prima prova, di chiamare in causa l’editore digitale Mezzotints eBooks (Marchio di proprietà di X-Books Srl) proprio perché siamo testimoni di quanto stia operando con efficacia ma anche eleganza, versatilità e amore per la narrativa in un campo ancora giovane come quello dell’ebook, e con un visibile e condiviso coinvolgimento da parte di tutto il team, oltre che un'apprezzabile attenzione verso la visibilità della squadra stessa.

 

Marco Parodi, Sergio Altieri, Alessandro Manzetti, Fabrizio Vercelli
Marco Parodi, Sergio Altieri, Alessandro Manzetti, Fabrizio Vercelli

Iniziamo la scoperta di Mezzotints parlando con il suo Direttore Generale, Alessandro Manzetti, al quale chiediamo un quadro di presentazione d’insieme della casa editrice: nascita, obiettivi principali, caratteri distintivi, strategie, aspirazioni...

[Alessandro Manzetti - CEO]: Il progetto Mezzotints nasce a dicembre del 2012, lo scorso anno abbiamo portato avanti una prima start-up che ci ha consentito di creare una squadra editoriale di alto livello, di pubblicare, ad oggi, venti eBooks di grandi autori, esplorando i vari generi che caratterizzano la nostra proposta: fantascienza, thriller, pulp, horror, weird, eros e contaminazioni varie.

Abbiamo portato avanti da subito una filosofia editoriale chiara, senza compromessi, partendo dalla scelta di campo, non facile, di dedicarci esclusivamente al digitale, valorizzandone la proposta con alti livelli di qualità che coprono tutto il processo editoriale: selezione delle opere, editing, artwork, comunicazione e marketing.

L’obiettivo dello scorso anno era dunque quello di creare i presupposti per candidarci alla leadership del nuovo mercato digitale italiano, diventare un riferimento specializzato, e iniziare a guardare al mercato internazionale.

I risultati, sia in termini di vendite che di percezione del mercato e dei lettori, ci hanno convinti di aver centrato questi primi obiettivi, così oggi è partita una seconda start-up, con la creazione di una struttura aziendale e finanziaria molto solida e ambiziosa, grazie all’ingresso di nuovi investitori che hanno creduto nel nostro progetto.

È stata costituita recentemente una nuova società, X-Books Srl, che controlla il brand editoriale Mezzotints, si è insediato un CDA con grande esperienza imprenditoriale, anche a livello internazionale, che affianca e supporta le competenze artistiche e editoriali di un team altamente specializzato, che con gli ultimi inserimenti conta oltre 35 risorse, tra curatori, redattori, editor, traduttori, personale di ufficio stampa, marketing, publishing, artwork. Una squadra che credo rappresenti una realtà unica, per il mercato editoriale italiano, sia come qualità e varietà delle competenze che come numero di professionisti.

Questo il quadro passato e presente. Per quello futuro?

[Alessandro Manzetti - CEO]: Gli obiettivi 2014, o meglio, dei prossimi cinque anni, sono diversi e più mirati, pianificati in un business plan che ha dettagliato tutti gli step di un piano industriale di alto livello. Mezzotints oggi si è posta il preciso obiettivo di candidarsi alla leadership del mercato digitale europeo, dotandosi di tutto ciò che serve, in termini finanziari, organizzativi e artistici, per poter raggiungere questo ambizioso traguardo.

Rispetto allo scorso anno le strategie sono caratterizzate da un grande sforzo sui mercati internazionali, che seguirà parallelamente le nostre attività sul mercato italiano.

Il progetto editoriale, per il 2014, prevede la traduzione in lingua inglese di dodici opere di autori italiani di genere, tra i più rappresentativi, da pubblicare e promuovere sui mercati internazionali, con particolare attenzione a quelli anglosassoni.

Si tratta di uscite contemporanee in due step, veri e propri mini-cataloghi dedicati al mercato estero. Questo significa aver messo un nuovo team di lavoro composto da traduttori ed editor madrelingua, di aver pianificato un piano di marketing mirato sulle singole country, iniziando da Stati Uniti e Inghilterra.

Questa tendenza, di particolare attenzione al mercato globale, caratterizzerà sempre più Mezzotints, con pubblicazione di titoli in inglese sempre più consistenti, approcciando successivamente, già dal 2015, anche altre lingue di grande diffusione, come quella spagnola.

Per quello che riguarda il mercato italiano, le singole pubblicazioni saranno incrementate, affiancate dalla creazione di“serie” dedicate ai vari generi: dalla fantascienza militare, con “WAR” di Dario Tonani, all’horror/fantasy, con “Obscura Legio”di Stefano Di Marino, all’eros storico, con “Memorie e Peccati”di Elena e Michela Martignoni, al thriller, con la creazione di una nuove serie firmata da Paolo Grugni che esordirà a breve, al medical-thriller, progetto attualmente under construction, al fantasy e fantastico internazionale, con il ciclo“Cal Wild”di Gene O’Neill, che negli USA è già arrivato al sesto titolo.

Non mancheranno trilogie complete, di romanzi di autori come Novelli & Zarini, Caleb Battiago, Mauro Marcialis. Ma non voglio citare tutti i progetti, lasciamo qualche sorpresa.

Contemporaneamente alle serie e alle trilogie, pubblicheremo alcuni titoli di grandi maestri anglosassoni, dalla narrativa alla saggistica, rendendo dunque disponibili sul mercato le prime edizioni in italiano di grandi opere di genere.

La qualità, la cura di ogni singolo progetto rimarrà una delle caratteristiche distintive e strategiche di Mezzotints. Insomma, la carne al fuoco è molta.

Credo che un impegno editoriale del genere, specie per quello che riguarda la proposta di promozione di autori italiani sui mercati internazionali, sia qualcosa di davvero inedito.

Non poteva che essere questa la strategia della nuova Mezzotints, una realtà digitale “nativa” che per come è definita non può accontentarsi di lavorare solo sul mercato nazionale.

[Sergio Altieri – Reponsabile Editoriale]: Direi che gli elementi fondamentali di Mezzotints, soprattutto alla luce della sua evoluzione 2.0, siano la completezza strutturale e la precisione dell'offerta. Forse suona un pò troppo corporate, ma ritengo sia precisamente così, basta dare un'occhiata all'organigramma.

Mezzotints 2.0 si avvale di una struttura editoriale completa: direttori di collana, editor, redattori, artisti, esperti web & marketing. Una casa editrice a tutto tondo, solo... senza carta.

Nell'universo a multi-medialità assoluta e "in real time" che ci circonda, anche il libro può, ma soprattutto deve, evolversi. Il lettore e i suoi strumenti di lettura - dallo smart-phone al tablet - sono già in evoluzione. L'editoria deve non solo adattarsi ma precorrere la fase evolutiva successiva. Questa, a mio parere, la filosofia di Mezzotints 2.0.

Personalmente, è per me cruciale dare un contributo alla ulteriore diffusione - anche sui mercati esteri, in particolare di lingua inglese - del lavoro di tanti nostri eccezionali Autori.

Ricoprire un ruolo quale è quello di responsabile editoriale rappresenta un ulteriore impulso ad allargare il campo, a sostenere Autori e opere oltre il thriller, ma senza allontanarsi sulla direttiva primaria: narrare al meglio e nel senso più alto del termine.

 

David Riva, Sergio Altieri, Fabrizio Vercelli
David Riva, Sergio Altieri, Fabrizio Vercelli

Sicuramente, la cura grafica è uno degli elementi distintivi di Mezzotints. Un commento...

[Alessandro Manzetti- CEO]: L’artwork è una componente fondamentale, sia per il mercato tradizionale che per quello digitale. Fin dalla prima pubblicazione abbiamo scelto di investire molto su questo settore, aprendo collaborazioni con i più grandi illustratori di genere a livello nazionale e internazionale, tra i quali i nostri Daniele Serra e Daniele Gay, e poi una vera legione di maestri dell’artwork internazionale, come Ben Baldwin, Vincent Chong, Menton John Matthews III, Alan M. Clark, Les Edwards. Tutti questi artisti stranieri hanno esordito sul mercato italiano grazie a Mezzotints, consentendoci di caratterizzare molto i nostri libri, griffati da illustrazioni che trasmettono la passione che riversiamo in ogni opera che pubblichiamo.

Presto amplieremo questo team di artwork, già ai massimi livelli, con altri artisti di prestigio.

Daniele Serra, Ben Baldwin, Menton3, Alan M. Clark, Les Edwards,Vincent Chong: questi sono gli illustratori di livello internazionale che tanto contribuiscono alla distintiva veste artistica del brand Mezzotints. Ti invito Alessandro a passare il testimone a qualcuno di loro per spiegare brevemente come approcciano e vivono le storie narrate, per poterle poi efficacemente sintetizzare in un’unica immagine la cui importanza, ammettiamolo, è spesso fondamentale per catturare l’attenzione del lettore, e quindi favorire le vendite.

[Daniele Serra - Illustratore]: Personalmente il feeling che ho con lo staff Mezzotints mi permette di lavorare facilmente e generalmente senza intoppi, sia io che Mezzotints crediamo molto nell'importanza della cover e questo è essenziale per lavorare al meglio.

In genere mi viene dato un concept e delle linee guida che prendono vita in uno sketch preliminare. Una volta approvato lo sketch procedo alla realizzazione vera e propria dell'illustrazione che poi verrà finalizzata dallo staff con il lettering.

 

Costruire un e-book (sto parlando del contenitore, in questo caso, non del contenuto) è complesso ma non impossibile. Ne è la riprova il fatto che alcuni e-book nati dal ribollire del self publishing sono anche discreti nella fattura. Un editore digitale però deve dare garanzia di una eccellente qualità di prodotto anche in tal senso, ne più ne meno di quello che può essere per un’ottimo libro cartaceo il risultato di carta utilizzata, qualità della stampa, rilegatura, copertina hard cover, ecc. Questo compito è affidato da Mezzotins a Matteo Poropat, responsabile Impaginazione e Publishing. Matteo: cosa ne pensi? E quali sono le tue regole d’oro?

[Matteo Poropat – Responsabile Impaginazione e Publishing] La costruzione di un eBook non è particolarmente complessa, ma necessita di conoscenze particolari, così come l'impaginazione tradizionale. Per far sì che il risultato sia buono, bisogna aver prima di tutto pratica degli strumenti minimi per trasformare il documento (tipicamente un file Word) in una bozza. Conta tanto però la fase successiva, quindi la conoscenza degli elementi che compongono l'eBook, i file con contenuti e formato (xHTML, CSS, immagini, font,...) e i file di struttura. Le conoscenze richieste sono quindi più ampie sul piano informatico, vanno da nozioni di web design a quelle di grafica, necessarie per adattare copertine e illustrazioni in modo da avere la migliore visualizzazione su eBook reader, smartphone, tablet e PC.

Credo che la regola fondamentale (da programmatore quale sono) sia quella di costruirsi degli strumenti propri, degli algoritmi di lavoro (anche mentali) per automatizzare quanto possibile le parti meccaniche del procedimento, in modo da lasciare il resto del tempo alle rifiniture. Sono queste che fanno la differenza tra gli ebook, rifiniture di dettagli quali il lettering per testo, titoli e altri elementi, la costruzione di un indice ben fatto e utile al lettore (fondamentale soprattutto in testi di riferimento come nella saggistica, dal momento che l'eBook non si può “sfogliare” con la facilità di un testo cartaceo), la rifinitura della cover per evitare sgranature su dispositivi diversi.

Allo stesso modo andranno curati elementi “nascosti”, come le tag, i “meta dati” dell'ebook, informazioni che rimangono invisibili al lettore ma che possono permettere di indicizzare meglio il titolo nei database dei negozi online e quindi di venir trovati con maggiore successo, nel mare sempre più profondo degli eBook.

Parliamo di marketing e promozione. Lo facciamo con Fabrizio Vercelli, Responsabile Ufficio Stampa, Produzione e Social. Come si muove in tal senso Mezzotints? Quali sono le differenze sostanziali con la promozione dei libri cartacei, distribuiti in libreria?

[Fabrizio Vercelli – Responsabile Ufficio Stampa e Produzione]: Per un editore digitale il ricorso a strumenti di promozione e diffusione analoghi è fondamentale. Ecco quindi che tutto ciò che offre la Rete – social network, blog, portali, e-magazine, e così via – rappresentano i media giusti per farsi conoscere. Occorre dunque conoscere e approfondire nuove modalità di comunicazione e interazione, quello che chiamano web-marketing, che è in realtà il nostro “pane quotidiano”.

Dal punto di vista del marketing, se da una parte non possiamo fare ricorso alle tradizionali presentazioni di libri in libreria, abbiamo già sperimentato con successo una versione online tramite Facebook. Oltre alle consuete offerte speciali di titoli a prezzi scontati, o pacchetti per particolari periodi, siamo stati i primi a lanciare un vero e proprio abbonamento “digitale”, chiamato Hyper, che consente ai lettori più affezionati di godere di dieci nostri titoli a un prezzo molto vantaggioso, più una serie di altri servizi a valore, o “superpoteri”come ci piace chiamarli, che hanno l’obiettivo di coinvolgere il lettore, di fargli vivere il dietro le quinte dell’attività editoriale, attraverso varie anteprime, letterarie e di artwork, contenuti speciali, estrazione di premi di valore artistico. Non ci fermiamo qui, tuttavia, nuove idee e progetti sono in partenza, e per il marketing sui mercati internazionali ci avvarremo della professionalità di un esperto come Stefano Di Ceglie, da poco entrato in squadra -, che ci aiuterà a far conoscere la nostra casa editrice e i nostri libri a un pubblico sempre più ampio, anche oltre i confini nazionali.

 

Numerosi anche i collaboratori che contribuiscono negli editing: Luigi Musolino, Benjamin Kane Ethridge, Stefano Andrea Noventa, Nicolò Cavallaro, Raffaella Arnaldi, e poi tutti i Direttori delle varie collane... Chi alza la mano per dirci qualcosa in merito alla cura editoriale data in tal senso?

[Nicolò Cavallaro – Editor]: L'editing è un lavoro critico, spesso da equilibristi: bisogna saper mediare tra le scelte dell'autore, le esigenze dell'editore e il proprio punto di vista. L'editor deve essere rigoroso e attento, ma non deve mai prevaricare l'autore. Il fine è quello di rendere un buon servizio al testo, e ogni occasione può essere buona. Mezzotints ha in catalogo titoli già pubblicati in passato da altri editori, come nel caso di "La strada della violenza" di Mauro Marcialis, edito da Mondadori nel 2006 e riproposto da noi nel 2013. Anche se il libro era stato già editato, nella nuova edizione è stato comunque passato al setaccio, ancora una volta, punto per punto. L'editing è un lavoro personale: uno stesso libro, di editor in editor, potrebbe essere rimaneggiato all'infinito.

C'è solo una regola che dovrebbe essere, ritengo, universale: è all'autore che spetta l'ultima parola.

[Stefano Noventa – Editor]: Credo che il miglior modo di descrivere la cura editoriale che Mezzotints riserba ai testi sia fornire un esempio concreto. Recentemente, sono stato coinvolto come valutatore, collaboratore e infine consulente scientifico da Luigi Acerbi e David Riva nel progetto “Terminal Shock” di Giovanni de Matteo, uscito poi per la collana Raggi. Definirlo un viaggio nelle profondità del testo è forse riduttivo. Come l’autore potrà testimoniare abbiamo setacciato la sua opera alla ricerca di possibili incongruenze, dettagli tecnico scientifici che potevano essere perfezionati, aspetti che andavano arricchiti o limati, lavorando su ogni livello, dalle sequenze degli eventi alla psicologia dei personaggi, ma sempre nel rispetto dell’opera, dell’autore, e del suo stile. Ora sono immerso in un nuovo progetto, il secondo episodio della serie “WAR” di Dario Tonani.

[Raffaella Arnaldi – Editor]: Sebbene sia arrivata da poco in Mezzotints e mi senta ancora "piccola", ho già belle esperienze da raccontare: intanto, la mail che il 1° gennaio annunciava il mio inserimento nel team di collaboratori e la telefonata del direttore editoriale, Alessandro Manzetti (che credo non faccia mai ferie!). Quale modo migliore di iniziare l'anno? In seguito è arrivato il mio primo lavoro, l'editing del romanzo che inaugura la collana Fleurs, dedicata a tutte le sfumature dell'eros, ovvero "Memorie e peccati". Per la prima volta avrei avuto un contatto diretto con un autore, anzi, con due autrici, le sorelle Elena e Michela Martignoni. Sarebbero state contente del mio operato? O mi avrebbero bollata come indegna di spartire con loro la penna, pardon, la tastiera? Condividere le mie ansie con l'amabile Maria Teresa Casella, direttrice di collana, emozionata quanto me, ha aiutato a rompere il ghiaccio. Il romanzo non poneva grossi problemi, fluido ed evocativo com'era, ma dove potevo ho cercato di rendere più incisiva un'immagine, di lavorare di cesello, aderendo il più possibile alla visione delle due scrittrici. Le quali mi hanno ricompensata con la loro gratitudine e i loro complimenti. Il nostro comune lavoro è stato seguito e sostenuto dal succitato Manzetti e dagli onnipresenti David Riva e Sergio Altieri, con grande soddisfazione di tutti. Come si suol dire, ad maiora!

[Luigi Musolino – Editor]: Il processo di editing è una fase importantissima per la riuscita finale di un volume. Spesso non viene data la giusta importanza a questo aspetto o, peggio, viene considerato alla stregua di una semplice revisione o correzione di bozze.

In realtà un editing accurato si configura come un percorso di collaborazione e scambio tra editor e autore; non è un processo a senso unico, ma un lavoro basato sul confronto. Per quanto la scelta finale sulle variazioni del testo spetti sempre all’autore, l’editor avanza modifiche e suggerimenti affinché il risultato finale sia il più scorrevole e leggibile possibile, senza snaturare lo scritto e le intenzioni dello scrittore. Si tratta dunque di una fase molto delicata che ha come presupposti fondamentali il dialogo e il rispetto tra le due parti in gioco. Spesso s’instaurano rapporti che vanno al di là del semplice rapporto di lavoro, e può capitare che la collaborazione tra editor e scrittore diventi una costante. Conoscere a fondo l’opera dell’autore di cui si andrà a editare il testo è senza dubbio garanzia della buona riuscita del prodotto finale.

Mezzotints ha fatto dell’editing di qualità uno dei punti forti della sua linea editoriale, cercando di incoraggiare i punti sopra esposti e il reciproco scambio d’informazioni e il confronto tra le due parti in causa, aspetti indispensabili per un editing di alto livello.

 

E veniamo alle singole collane. Chiedo ad ogni responsabile di collana di presentarla, in sintesi, aggiugendo qualche titolo e/o autore già in catalogo o in arrivo. Partiamo da Luigi Acerbi, Direttore della Collana Raggi.

[Luigi Acerbi – Responsabile Collana Raggi e Consulente Scientifico]: La collana ha esordito con “W.A.R. - Weapons. Androids. Robots.”, un dittico di fantascienza militare di Dario Tonani che introduce i militech, cadaveri soldato, rianimati da una tecnologia avanzatissima di origine sconosciuta. La saga dei Totengänger – nome affibbiato a queste creature indecifrabili dal Terzo Reich – sarà arricchita dal prossimo, esplosivo, titolo in uscita, W.A.R. 2

Ma Raggi è anche un viaggio nella space opera e di esplorazione degli abissi siderali, con le atmosfere cupe e oniriche di “Terminal Shock: 2184 – Labirinti alieni”, di Giovanni Di Matteo. Una missione segreta, oltre i confini del sistema solare, per investigare la sorgente di una misteriosa Sequenza. Primo romanzo di una trilogia che ibrida la tecnologia più sfrenata a un orrore antico, ancestrale, in agguato dalla notte dei tempi.

E questo è solo il principio – restate sintonizzati, presto nuovi titoli appariranno per distruggere il nostro continuum.

Alessandro Manzetti: Collana Buio.

[Alessandro Manzetti – CEO e Responsabile Collana Buio]: La collana Buio esplora il genere horror, weird e fantastico, con una visione internazionale, in termini di scouting e selezione delle opere, portandosi dietro una certa anima di riscoperta in digitale dei grandi classici della nostra narrativa. La collana ha esordito con un titolo in lingua inglese, “Black Tea” di Samuel Marolla, arrivato in semifinale (prima volta in assoluto per un’opera italiana) all’ultima edizione del Bram Stoker Award. Questo la dice lunga sulla filosofia di Buio. È stata pubblicata, in edizione rivista e aggiornata, per la prima volta in digitale, una delle opere storiche del gore splatter italiano, “Madre Mostro” di Paolo Di Orazio (pubblicato col titolo de “L’incubatrice”). Sono poi stati proposti altri grandi autori italiani di genere, come Danilo Arona, Edoardo Rosati e Stefano Di Marino, con il primo episodio della serie “Oscura Legio”, che ci accompagnerà a lungo. Quest’anno Buio pubblicherà anche opere di grandi autori statunitensi, come Lisa Mannetti e Lisa Morton, e continuerà a proporre opere di autori italiani, sia interpreti storici del genere che nuovi talenti emergenti.

Alan D. Altieri: Collana Prisma.

[Sergio Altieri – Responsabile Editoriale e Responsabile della Collana Prisma]: Anzitutto, Fabio, grande grazie a tutta la squadra TM.it per lo spazio che dedicate a Mezzotints, questa non tanto avventura, ma vera e propria casa editrice esclusivamente in digitale che considero ground-breaking. Nel senso dell'allargamento e del consolidamento del concetto stesso di e-book.

Quando, circa un anno fa, Alessandro Manzetti mi propose di dirigere per Mezzotints una collana thriller è stata the classic offer one cannot refuse. Portando con me anzitutto il contatto diretto con tanti formidabili Autori - e al tempo stesso anche l'esperienza di editor del Dipartimento Mondadori Edicola - il fulcro tematico di Mezzotints Prisma è la osmosi di generi da un lato, la trasgressione tematica dall'altro lato.

Ritengo che i tre titoli presentati da Prisma nella seconda metà del 2013 - "Limite Ignoto" di Massimo Rainer, "Memoria del Sangue" di Gianfranco Nerozzi, "La Strada della Violenza" di Mauro Marcialis - rappresentino una vera e propria mappa spettroscopica di quali e quante varianti può esprimersi il thriller.

Nel 2014, Prisma vuole allargare questa spettroscopia. Partiamo con "La Stretta del Pitone", serial killer thriller del meister Franco Forte. Poi due inediti assoluti: "La Iena", intrigo investigativo del fuoriclasse Piernicola Silvis, "Manticora", techno-thriller del duo Novelli & Zarini.

Testi che letteralmente allargano e modificano i parametri stessi del genere thriller, da autori che non hanno esitazione a correre rischi tematici e narrativi. That's right: we go for the jugular.

 

Danilo Arona: Collana Riflessi.

[Danilo Arona – Responsabile Collana Riflessi]: Siccome provengo dalla saggistica (ho esordito nel lontanissimo ’79 con un libro intitolato Guida al Fantacinema), ho recepito con entusiasmo la proposta di Alessandro Manzetti di apporre la mia firma a una collana che si occupa di fantastico, horror e gotico a 360°. Non soltanto cinema e letteratura, ma anche altri campi interdisciplinari che nella fiction trovano la loro libertà di espressione più creativa. Antropologia, folclore, saggistica di confine e persino cronaca “desueta”, a metà strada tra il vero e il verosimile, troveranno spazio nel catalogo in fieri di Riflessi. Invito quindi le amiche e gli amici di Mezzotints a “riflettersi” con passione e dedizione nelle nostre proposte che vi guideranno con mano gentile (ma ferma) lungo i percorsi accidentati del Lato Oscuro. State allora sintonizzati su queste lunghezze d’onda perché sono in arrivo opere (straordinarie) di Fabio Giovannini, Rocky Wood, Valentina Paggi, Chiara Bordoni e… Beh, amici, lasciatemi tenere per me, per poco tempo ancora, qualche “ingrediente segreto”!

Maria Teresa Casella: Collana Fleurs.

[Maria Teresa Casella – Responsabile Collana Fleurs]: Il lato oscuro più eccitante e torbido di Mezzotints, lo racconta Fleurs. La narrativa di questa collana presenta storie di dark eros, di emozioni viscerali, di legami dove erotismo e amore gareggiano per il potere. Molti saranno i personaggi indagati nelle loro passioni erotiche, alcuni vissuti e passati alla Storia, come la protagonista del romanzo d'esordio della collana: "Memorie e peccati. L'amante del papa Borgia" di Elena e Michela Martignoni. Narratrici eccelse, autorevoli esperte del Rinascimento, le autrici raccontano la figura di Giovanna Cattanei detta Vannozza, la donna che seppe tenere a sé legato per decenni Rodrigo Borgia, eletto papa Alessandro VI. Una storia di amori carnali tipica di Fleurs, che diventerà una vera e propria “serie”.

David Riva: Collana Ombre

[David Riva – Editor-in-chief – Responsabile Collana Ombre]: L'ombra è un buon posto dal quale guardare il mondo. Accadono cose, nell'ombra, e non tutti sono disposti a vederle. Figuriamoci a raccontarle. Gli autori della collana Ombre di Mezzotints lo fanno, e lo sanno fare bene: narrativa di altissimo… taglio che ridefinisce gli standard di coloro che vogliono dirsi cattivi – ahahah, sentite? qualcosa nell'Ombra sta ridendo addosso ai falsi malvagi visti fin qui – ben consapevoli di esserlo. E con la loro natura inguardabile incidono sul mondo le parole più crude, che forse sono anche le più vere. Niente fantasmi, qui: solo uomini e donne. Che dall'ombra ci osservano.

Vorrei a questo punto sentire gli autori a catalogo. Trovatemi cinque volontari. 500 caratteri max per dire ognuno la sua circa l’esperienza in atto con Mezzotints.

[Samuel Marolla – Autore di Black Tea and Other Tales]: La mia esperienza con Mezzotints è stata ottima. Ho trovato grandi professionalità e un editing impeccabile. Con l’editore abbiamo valutato di proporre una mia raccolta di racconti horror solo in lingua inglese, un esperimento editoriale pionieristico che forse ha aperto una nuova strada per la narrativa di genere italiana. Basti pensare che uno dei racconti ha partecipato al Bram Stoker Award, il più importante premio di letteratura horror del mondo, e si è classificato addirittura nei dieci finalisti della categoria Short Fiction. Sono il primo italiano ad aver partecipato a questo premio e a essere arrivato addirittura in semifinale, superando autori come Neil Gaiman e Stephen King. Questo risultato era impossibile fino a solo un paio d’anni fa, e il gran parte del merito va a Mezzotints.

[Stefano Di Marino – Autore di Obscura Legio - Bastardi di Roma]: Io sono stato coinvolto da capitan Altieri e si sa... sono proposte che non si possono rifiutare. Scherzi a parte, era da tempo che volevo realizzare una serie Sword & Sorcery, ma mi mancava l'idea giusta. l'occasione di farlo all’epoca dell’Impero Romano, con molte libertà narrative inserite in un contesto storico di successo, mi ha fatto scaturire la scintilla. L’entusiasmo di tutto il team Mezzotins ha fatto il resto. ormai Jorgas ha impugnato la spada e chi lo ferma più?

[Dario Tonani - Autore di W.A.R. Weapons. Androids. Robots]: Allo staff di Mezzotints devo molto: a partire da Alessandro Manzetti, con cui ho condiviso ormai un annetto fa l'intuizione di sviluppare in forma seriale il progetto di "W.A.R.". Non era affatto facile, partendo da qualcosa di già scritto, ma tutti quanti insieme abbiamo trovato la chiave giusta per dare continuità allo scenario, collocandolo avanti e indietro nel tempo, a seconda delle esigenze di una storia a mezza strada tra military SF e horror. E ora che siamo alla vigilia dell’uscita di “WAR 2” con altre due puntate, approfitto quindi per mandare un “grazie ragazzi” a tutta la squadra che mi ha sostenuto con uno straordinario fuoco amico.

[Mauro Marcialis - Autore di La strada della violenza]: L’esperienza Mezzotints è iniziata con l’emozione della “chiamata alle armi” di Alan D. Altieri ed è poi proseguita con la piacevole scoperta di uno staff appassionato, energico, talentuoso. Alessandro Manzetti è il regista di un progetto che è anche una visione, tra l’altro coraggiosa, considerando che l’e-book sta di fatto esordendo. L’autore coinvolto può accomodarsi (sì, Mezzotints è una dimora accogliente) poiché nessuna pubblicazione ha una data di scadenza e la casella “domani” è sempre attiva.

[Giovanni De Matteo - Autore di Terminal Shock): Lo spazio dell’utopia, non saprei come meglio definire la realtà che Mezzotints rappresenta oggi nello scenario dell’editoria italiana. Innanzitutto è una casa editrice giovane, rivolta a un mercato ancora acerbo ma per questo ricco di potenzialità enormi come quello digitale. E tuttavia ha saputo incardinare la propria attività sull’esperienza di figure professionali di spicco, come Alan D. Altieri, Danilo Arona e Alda Teodorani, per citarne qualcuno, rivelandosi quindi capace di proporre un progetto sufficientemente concreto e ambizioso da coinvolgerli nell’iniziativa. Ma la grande bravura di Alessandro Manzetti è stata anche quella di circondarsi di collaboratori affidabili, professionali e capaci di trasmettere l’essenza della passione per la scrittura e l’immaginario di genere.

[Edoardo Rosati - Coautore di Protocollo Stonehenge]: Mezzotints si sta dimostrando un collettore – assolutamente innovativo sul mercato – di stimolanti idee editoriali. Come giornalista-scrittore da sempre attratto dai plot che hanno a che fare con la scienza medica (e i suoi “lati oscuri”), ho trovato nelle linee di questa casa editrice un terreno d’azione vivo, ricco, particolarmente ricettivo. Con “Protocollo Stonehenge” ho avviato un intrigante percorso in tal senso. Che conto di declinare con altre formule, dall’antologia al romanzo breve fino, perché no?, al fumetto.

[Alessandro Defilippi – Autore di Locus Animae]: È stata la mia prima esperienza con una casa editrice solo digitale. Sono stato coinvolto da Sergio “Alan D.” Altieri, che è più un fratello di sangue che un semplice amico. E, come sempre quando Sergio chiama o propone, io accetto a scatola chiusa. Ma la scatola era piena di cose belle: un patron – Alessandro Manzetti - gentile e competente, un editor – David Riva - di grande livello, un ufficio stampa – Fabrizio Vercelli - attento come e più di quelli dei grandi. Una serietà che, in una ormai ventennale esperienza di case editrici, ho trovato solo di rado. Credo che ripeterò l’esperienza con Mezzotints. Buon lavoro e buona fortuna a tutti!

[Massimo Rainer - Autore di Limite Ignoto]: La mia esperienza con Mezzotints?

È presto detto. Se la editoria digitale è il futuro (e lo È assolutamente), Mezzotints rappresenta il rompighiaccio per il mercato italiano.

Il livello qualitativo e professionale è il più alto possibile, non solo parlando di editoria digitale ma GLOBALE, cartacea compresa.

Se le majors potessero annoverare tra le loro fila elementi del livello di Altieri, Manzetti, Teodorani ecc. ecc. produrrebbero un servizio migliore di quello che offrono attualmente ai lettori.

Un esempio? L'editing del mio “Limite Ignoto” ha raggiunto livelli di approfondimento maniacale, cosa sempre più rara.

E poi gli autori vengono coccolati, seguiti, SEMPRE tenuti nella giusta considerazione e i canali comunicativi sono sempre aperti, grazie alla passione e alla costanza di elementi come Fabrizio Vercelli.

Spero di aver modo di pubblicare ancora con loro.

 

Bene, ripassiamo la palla ad Alessandro Manzetti, per chiedergli: abbiamo dimenticato qualcuno?; )

[Alessandro Manzetti - CEO] Come ti dicevo in precedenza, negli ultimi giorni sono entrate nel team Mezzotints diverse nuove risorse, che hanno condiviso con entusiasmo il nuovo progetto, avrei piacere di citare tutti: Andrea Franco (Editor), Luca Tarenzi (Editor e Traduttore), Stefano Di Ceglie (Branding e Adversiting), Nicoletta Reboa (Editor), Elisabetta Flumeri (Editor), Gabriella Giacometti (Editor), Alessio Lazzati (Traduttore), Francesco Moriconi (R&D Enhanced Books), Andrew Tanzi (Traduttore), e diversi altri professionisti che stiamo selezionando questi giorni per i vari team di traduzione.

Ho piacere di citare anche due nuovi ruoli "strategici" recentemente assegnati nella nuova organizzazione appena rimodellata.

Sergio Altieri, dopo aver guidato la collana Prisma e offerto un determinante contributo globale alla nostra crescita, ha appena assunto l'incarico di Responsabile Editoriale.

David Riva, dopo essersi occupato della collana Ombre e aver seguito come editor alcuni tra i nostri progetti più significativi, ha preso in carico il ruolo di Editor-in-chief.

Il nuovo organigramma del team Mezzotints è disponibile sul nostro sito web alla pagina: http://www.mezzotints.it/publishing.html

Chiudo ringraziando tutto lo staff Mezzotints che ci ha portato, con professionalità e passione, verso questi grandi traguardi, i nuovi soci e investitori che hanno creduto in questo progetto, affiancandomi in una nuova start up estremamente ambiziosa.

Il segreto di ogni successo è semplice: un grande lavoro di squadra.

Un abbraccio a tutti. Alla prossima!