Disponibile in questi giorni nelle edicole Storica n. 59 di gennaio, la pubblicazione del National Geographic dedicata al grande approfondimento storico.

Ecco l’editoriale di Giorgio Rivieccio:

         

«Del lontano passato di Pompei si sa molto, ma le conoscenze su quello più recente non sono note come meriterebbero. Così in questo numero potrete ripercorrere l’appassionante vicenda degli scavi che a partire dal XVIII secolo hanno via via riportato alla luce la città che la tragedia del Vesuvio ha trasformato nel museo archeologico più importante del mondo. Tre secoli di lavori, di avventure, di intuizioni geniali, ma anche di furti legalizzati e di polemiche, che in certo senso rappresentano uno spaccato della storia dell’archeologia italiana. E di grandi archeologi, come Giuseppe Fiorelli, Vittorio Spinazzola, Amedeo Maiuri, che meriterebbero anch’essi un posto più importante nella memoria collettiva. Per avere messo in atto per primi tecniche di prospezione e di scavo moderne, per aver ideato (Fiorelli) la tecnica dei calchi in gesso che ha permesso di fotografare in tre dimensioni l’istante finale dei Pompeiani in fuga o rassegnati a soccombere, per aver anteposto la conservazione dell’esistente (Maiuri) alla frenesia di nuove scoperte. Da tempo il sito di Pompei è protagonista delle cronache dei giornali per le condizioni precarie di alcune sue parti, ma bisognerebbe ripassare la lezione che ci viene dalla figura di quegli archeologi che invece di lavorare solo sul passato hanno lavorato soprattutto per il futuro

         

Ecco gli argomenti principali:

I Savoia

La casata che volle divenire una dinastia reale

La scoperta di Pompei

Come il più grande museo a cielo aperto fu riportato alla luce

L’invenzione della matematica

Quattromila anni fa nascono i numeri

Marco Polo

Realtà e fantasia nel “Milione”

Pericle

Grande stratego, abile opportunista