La morte, e quale sia il modo più “fortunato” di andarsene, la malattia che possa far soffrire meno, la maniera più indolore per abbandonare la vita, è una questione che solleva parecchi interrogativi.
Questo libro, al contrario, si chiede quale siano i modi peggiori per morire.
A ogni nuovo modo per uccidere l’umanità non ha mai abbandonato i vecchi sistemi, aggiungendo e affiancando ogni volta tipologie fantasiose e disumane.
Ciò che il saggio approfondisce è la verità dietro i modi per uccidere più mitizzati e conosciuti. Dagli annegamenti alla sedia elettrica, da spade, pugnali e coltelli alle pistole, dai roghi ai bulldozer, l’autore valuta quanto il metodo di uccisione sia pratico e cosa può provare sia chi uccide e sia chi viene ucciso. Nel corso dei secoli si è arrivati a poter morire sui mezzi di trasporto ma anche per il mutato equilibrio biologico del pianeta, l’umanità non ha mai abbandonato il delitto privato o politico, né in tutti i Paesi è stata abolita la pena di morte.
Ancora oggi, sono migliaia i modi per dare la morte, da vicino e da lontano, a mani nude oppure premendo un bottone a migliaia di chilometri di distanza. Trovare un modo per uccidere sembra terribilmente facile e proprio per questo dovrebbe diventare estremamente difficile: l’uomo non avrebbe compito migliore.
Mille modi per uccidere di Anthony Nicker (Odoya)
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