Da novembre in edicola una nuova grande indagine dell’ispettore Thomas Pitt nella Londra di fine Ottocento, nato dalla penna di Anne Perry e giunto alla sua venticinquesima storia, candidata all’Agatha Award 2008. Stiamo parlando di Congiura a Buckingham Palace (Buckingham Palace Gardens, 2008), Il Giallo Mondadori n. 3093.

     

Dalla quarta di copertina:

È primo mattino quando l’ispettore Thomas Pitt viene informato del truce omicidio di una prostituta. La vittima è stata sgozzata e sventrata, uno scempio che mette a dura prova anche i più assuefatti allo spettacolo della morte. Ordinaria amministrazione, tuttavia, se il delitto fosse stato commesso in un qualche bassofondo londinese. Invece la scena del crimine è nientemeno che Buckingham Palace, la residenza della regina. Inevitabile sospettare degli ospiti lì riuniti con il principe di Galles a discutere il progetto di una grande opera d’ingegneria, una linea ferroviaria da Città del Capo al Cairo attraverso tutta l’Africa. Un caso delicatissimo e dalle implicazioni esplosive per Pitt, che dovrà scoprire la verità e smascherare l’assassino aggirandosi nei corridoi della dimora regale. Sfidando con il suo senso di giustizia chi si ritiene in diritto, per i propri scopi, di farsi le leggi da sé. A qualsiasi costo.

     

Ecco l’incipit:

— Pare che l’abbiano trovata nel ripostiglio della biancheria, povera creatura — rispose Narraway, il viso scarno corrucciato, gli occhi scuri quasi neri nella penombra dell’abitacolo. Quindi, prima che Pitt potesse aggiungere alcunché, si corresse: — Uno dei ripostigli della biancheria di Buckingham Palace. Un assassinio insolitamente efferato.

Pitt fu risospinto sul fondo del sedile da uno scossone della vettura. — Una prostituta? — domandò incredulo.

Per un attimo, Narraway tacque. Zoccoli e ruote rumoreggiavano sull’acciottolato, pericolosamente vicino al margine del marciapiedi.

— Uno scherzo di dubbio gusto, è chiaro — disse infine Pitt mentre giravano l’angolo per immettersi nel Mall e riprendere quindi velocità.

— Di gusto pessimo — convenne Narraway. — Almeno mi auguro che sia così. Ma temo che sia tutto vero. Se invece constateremo che il signor Cahoon Dunkeld si sta divertendo a spese nostre, sarà mio speciale piacere sbatterlo io stesso in gattabuia, meglio se in una delle meno accoglienti.

— Sarà per forza uno scherzo — disse Pitt, rabbrividendo al pensiero. — Un assassino nel Palazzo reale, com’è possibile? E poi, come ci sarebbe entrata una prostituta?

— Dalla porta, proprio come faremo noi, caro Pitt — rispose Narraway. — Non sia ingenuo. Probabilmente sarà stata accolta meglio di quanto lo saremo noi.

     

Anne Perry nasce a Londra nel 1938. Terminati gli studi incomincia a girare il mondo, facendo la hostess sugli aerei e a terra e lavorando anche nel settore alberghiero e in quello della moda. Tornata in Inghilterra nel 1972, dopo un lungo periodo trascorso negli Stati Uniti, la Perry inizia a scrivere romanzi storici. Il successo però le arride solamente quando ha l’idea di realizzare un romanzo poliziesco ambientato in epoca vittoriana. Incomincia così la serie dedicata all’ispettore Pitt, a cui farà seguito, qualche tempo dopo, quella incentrata sull’ispettore Monk. Entrambe le serie hanno ottenuto una vasta popolarità in Gran Bretagna e in tutto il mondo.

     

Congiura a Buckingham Palace di Anne Perry (Il Giallo Mondadori n. 3093), 280 pagine, euro 4,90 - Traduzione di Marco Bertoli