Torna in Italia Stefanie Pintoff e torna a raccontarci un’avventura del suo Simon Ziele, detective del Dipartimento di polizia di Dobson: dopo l’apprezzato esordio dell’anno scorso con il romanzo Menti oscure (Il Giallo Mondadori n. 3054), vincitore dell’Agatha Award ed Anthony Awards, ecco il secondo titolo di quella che finora è una trilogia. Sipario di sangue (A Curtain Falls, 2010).

             

Dalla quarta di copertina:

L’attrice è sul palcoscenico, distesa su un divanetto verde e oro. La chioma scintillante di gioielli, i lustrini dell’abito che brillano sotto le luci di scena. Ha il viso pesantemente truccato, guance e labbra rosso fuoco, e gli intensi occhi azzurri fissi davanti a sé. Osservandola dalla platea del teatro Garrick, a Broadway, il detective Simon Ziele ha un brivido. Incrociare lo sguardo di un cadavere non è piacevole. Non ci sono segni di violenza sul corpo della donna, ma si tratta certamente di omicidio: poche settimane prima un’altra attrice è stata trovata morta nelle stesse condizioni. E poi ci sono dei biglietti, criptici messaggi di un assassino che potrebbe colpire ancora. A Simon e al criminologo Alistair Sinclair il compito di dargli la caccia nelle strade di New York, per calare il sipario su quello spettacolo di morte.

             

Ecco l’incipit:

C’è gente che ritiene che gli occhi siano lo specchio della verità.

Io no.

Con delle prove concrete posso portare alla luce cose che altrimenti rimarrebbero nascoste. Di solito è così. Esistono però individui talmente abili nell’arte dell’inganno che, a dispetto di qualunque prova addotta contro di loro, saprebbero persuadere anche i più scettici a credere a qualsiasi storiella. E nessuno era più abile della donna che sedeva al massiccio tavolo di legno di fronte al giudice, con le mani giunte come se pregasse, in attesa del verdetto della giuria.

Per tre giorni avevo assistito con meraviglia alla sua esibizione. Si era vestita alla perfezione per la sua parte, con una camicetta bianca, una gonna a godet nera, stivaletti con i bottoncini e guanti di capretto. Era elegante e allo stesso tempo sobria, come si addice a una donna in lutto per la morte del marito. Quando rispondeva alle domande al banco dei testimoni, i suoi modi erano timidi e riservati. La voce, sempre tremolante, faceva pensare che fosse sul punto di scoppiare in lacrime. E per l’intero processo aveva sfoggiato un’espressione stupita e innocente, come se non riuscisse a credere a quanto le stava succedendo.

             

Stefanie Pintoff, americana, si è laureata alla Columbia University e ha un Ph.D. in letteratura della New York University. Menti oscure (Il Giallo Mondadori, n. 3054) è stato vincitore dell’Edgar nel 2010 come migliore opera prima, seguito da altri due gialli storici, questo Sipario di sangue e Secret of the White Rose, sempre incentrati sul personaggio di Simon Ziele. L’autrice vive a New York con il marito e la figlia.

              

È poi la volta Taglio netto (Cut Short, 2009), primo romanzo dell’autrice britannica Leigh Russell ad arrivare in Italia e con il quale presenta al nostro pubblico il team di investigatori della polizia di Woolsmarsh.

            

Dalla quarta di copertina:

Il corpo giaceva nel fango e la guardava. Fu allora che la piccola Sophie non volle più giocare a nascondersi tra i cespugli. E fu allora che per gli abitanti della cittadina di Woolsmarsh ebbe inizio l’incubo... Sul cadavere, una ragazza bionda di ventidue anni, segni evidenti di strangolamento. Pochi gli elementi su cui lavorare, per l’ispettore Geraldine Steel e il sergente Ian Peterson, assegnati all’indagine. Come l’incerta testimonianza di un’insegnante, che attraversando il parco la sera dell’omicidio aveva notato lo strano comportamento di un uomo con una cicatrice sul labbro superiore. Davvero poco per imboccare una pista con sicurezza, eppure la coppia di investigatori dovrà fare in fretta. Perché l’assassino ha già scelto la sua seconda vittima. Un debutto che ha fatto scalpore in tutto il mondo.

              

Ecco l’incipit:

Smosse le foglie con le dita rese impacciate dai guanti; poi, acquattandosi, avanzò a fatica tra i cespugli. Controllò intorno per accertarsi che nessuno lo stesse seguendo con lo sguardo, prima di allontanarsi arrancando lungo il sentiero. Era stato furbo, aveva fatto attenzione a non lasciare indizi. In quel parco nessuno l’avrebbe scoperta. Era il suo segreto, suo e di lei, e lei non avrebbe parlato. Non aveva alcuna idea di chi fosse, e anche quella era stata una mossa intelligente. Significava che lei non lo conosceva.

Non l’aveva scelta perché era carina. Non l’aveva scelta affatto. Lei si era semplicemente trovata lì. Però era carina e questo gli aveva fatto piacere. Nessuna donna l’aveva più guardato dai tempi della scuola. Lei lo aveva fissato dritto negli occhi. Aveva detto una sola parola: “No!”, però gli aveva parlato, e questo per lui era un segno d’intimità. Era un peccato che non potesse più rivederla, ma ce ne sarebbero state altre. Pioveva a dirotto. Si mise a canticchiare perché non si sapeva mai chi potesse essere in ascolto.

— La pioggia cade dolcemente, illuminata dal cielo, come la prima brina cade sull’erbetta. Lode alla dolcezza del giardino bagnato...

La pioggia l’avrebbe pulita.

                

All’interno, il racconto Natura morta di Elvira Scarpello, vincitore del premio RacCorti in Noir 2012.

                

Leigh Russel, inglese, si è laureata in letteratura inglese e americana alla University of Kent e insegna inglese. Taglio netto è il primo romanzo di una serie che vede come protagonista Geraldine Steel, pubblicata con notevole successo. L’autrice vive con il marito e le due figlie.

             

Sipario di sangue di Stefanie Pintoff (Il Giallo Mondadori n. 3079), 252 pagine, euro 4,90 - Traduzione di Giampaolo Casati

           

Taglio netto di Leigh Russell (Il Giallo Mondadori n. 3080), 252 pagine, euro 4,90 - Traduzione di Marilena Caselli