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Novanta minuti dopo

«Felice anno, signor Escudero», disse Mercy, mentre la band si esibiva in I Just Called To Say I Love You. Aveva aspettato che il colombiano fosse finalmente solo con un bicchiere in mano.

«Altrettanto», rispose lui, con un brindisi nella sua direzione. «Signorina...»

«Concepción Miranda.»

«È la prima volta che viene a una mia festa, vero?»

«Sì. E per essere sincera sono qui perché ho bisogno del suo aiuto.»

Lui la guardò vagamente sospettoso.

«Lavoro in un ramo di cui da poco tempo si occupa anche lei», spiegò Mercy. «So che di recente ha fatto acquisti ad Amburgo.»

Escudero passò dal vagamente al molto sospettoso.

«Lei è arrivato a un’asta prima di me e mi ha battuto sul tempo», continuò lei. «Non si preoccupi, non ho microfoni addosso. Non ci sarebbe molto sotto cui nasconderli.»

Finalmente il colombiano sembrò rilassarsi. Sorrise. «Che genere di aiuto le occorre?»

«Qualche giorno fa aspettavo una consegna alle Baleari. Era merce molto simile a quella che ha acquistato lei. Purtroppo non mi è arrivata. Ho un cliente a Melilla che aspetta con impazienza il carico, ma in questo momento non posso soddisfare il suo ordine. Ne va della mia reputazione. Non posso permettermi di deluderlo.»

«E io cosa c’entro?» disse Escudero.

«So che lei sta per ricevere la merce di Amburgo. Io potrei ricomprargliela... con un congruo guadagno da parte sua. Diciamo del venti per cento.»

«Potrei avere già un compratore», fece lui.

«Trenta per cento.»

«Dubito che potrebbe convincermi con meno del cinquanta.»

«Quaranta.»

«Cinquanta. Non mi sembra che lei abbia molta scelta. Ha una consegna urgente da fare e, per accontentare il suo compratore, dovrò far aspettare il mio», le fece notare Escudero.

«D’accordo.»

«Pagamento anticipato», pretese il colombiano.

«Metà.»

«Troppo poco.»

«Va bene: le anticipo la somma che ha speso ad Amburgo. Più il cinquanta per cento alla consegna.»

«Ragionevole», accettò il colombiano. «Quando vedo i soldi?»

«Tra sedici ore. Mi trova nella stanza 1203 di questo albergo.»

«Non perde tempo.» Escudero guardò l’orologio. «Alle sei del pomeriggio, allora.»

Terminata la conversazione, il colombiano si avvicinò a un uomo cui si rivolse chiamandolo Salvador; parlò con lui sottovoce per qualche secondo. poi si diresse verso la porta con la scritta Privato. Mercy prevedeva che, anche se era Capodanno, il colombiano avrebbe passato le sedici ore successive a sondare l’attendibilità della sua leggenda, per chiarire se si trattasse di una trappola oppure se l’anno fosse davvero cominciato sotto ottimi auspici.

E nelle sedici ore successive Angel e Nick seguirono tutti i contatti di Escudero dal pc, dal telefono fisso e - fintanto che si trovava nel suo appartamento - dal cellulare, che usava poco e con cautela quando doveva trattare questioni delicate. Entro il pomeriggio del primo gennaio l’identità di Concepción Miranda era stata verificata: agli amici del colombiano presso i servizi segreti di Madrid risultava che un carico di armi destinato a una persona con quel nome fosse stato davvero sequestrato dalla Guardia Civil; contro la donna non era stato preso alcun provvedimento, su richiesta della CIA, che la voleva a piede libero per risalire ai suoi contatti in Nordafrica.

Qualche minuto dopo le sei Escudero si presentò nella stanza 1203. Alla consegna del denaro erano presenti Mercy e Burroughs, mentre Jorge se ne stava rintanato nel bagno, pronto a intervenire nel caso fossero sorti problemi, e Angel ascoltava a distanza, qualora occorressero rinforzi.

La somma sottratta ai bulgari copriva di stretta misura l’anticipo: Mercy in realtà non avrebbe mai potuto saldare il conto finale e del resto non era sua intenzione farlo. In ogni caso, per il momento il colombiano era soddisfatto. Le diede appuntamento fuori città, ad Arganda del Rey, per la notte tra il cinque e il sei gennaio. Quando i Re Magi avrebbero portato i loro doni.

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Arganda del Rey, 6 gennaio

Nick Burroughs ascoltò la voce di Angel dall’auricolare, poi disse: «D’accordo. Vai in posizione.» Quindi si rivolse a Sebastián Santos. «Stanno arrivando. Un camion e un’auto, a cinque minuti da qui.»