Un cadavere inaspettato…

La vittima è in incognito di Mary Mcmullen, Mondadori 2011.

Agenzia pubblicitaria Wade & Wallingford a New York, qui entra al lavoro la giovane Eve Fitzsimmons, “dai capelli color nocciola e un visetto sottile, pallido e delicato” (appartamentino nella Cinquantesima Strada), per coadiuvare il bravo e difficile Luke Barden, disegnatore coi fiocchi. Suo capo Frieda Lee “piccola e sottile” dai modi disinvolti e autoritari, energici ed efficienti”, agenzia pubblicitaria di media grandezza molto rispettata, direttore Cummings, presidente Sergius Wade, suo braccio destro Tom Marriott e altri dipendenti.

Il maggiore cliente dell’agenzia è la United Farms e allora giù a lavorare sulla pubblicità dei piselli in scatola e sulla gelatina di lamponi. Tutto fila abbastanza bene fino al ritrovamento in sala riunioni di una perfetta sconosciuta completamente nuda, strozzata da una cravatta.

Arriva il tenente Grace della squadra Omicidi “un uomo magro dal viso nordico”, occhi azzurri, capelli grigi su fronte alta e uno sguardo piuttosto sardonico e allora il racconto si alterna tra lui ed Eve. Interrogatori, elucubrazioni, sospetti tra i dipendenti, un matrimonio nascosto, una donna delle pulizie che sa qualcosa, la scoperta della identità della morta, i dubbi, la paura che si insinua in Eve, la sensazione di sentirsi in trappola, i passi alla porta, il messaggio di avvertimento. E ancora i complicati rapporti amorosi tra i dipendenti. l’attrazione verso Barden, un ricatto, gli sforzi di Grace, la “gelida oscurità”, il “senso di vuoto”, il “grido soffocato e strozzato”, i passi, le corse nel buio, la pioggia gelata, il ghiaccio, la neve.

Buono il crescendo della tensione narrativa attraverso una scrittura nitida, composta, senza troppo eccedere, il giallo classico con spruzzatina di gotico.

Per “I segreti del giallo” “C’era una volta la camera chiusa” di Sabina Marchesi. Tutti (o quasi) i segreti di questo marchingegno giallistico.