Il Tocco e la Penna di Gennaro Francione (edito dalla Sapere 2000 - Edizioni Multimediali) può essere definito un trattatello che analizza un fenomeno davvero inconsueto: quello dei giudici italiani di questo tempo, col dono della scrittura.

Per fare solo un paio di esempi nell'ambito dei giallisti viene subito in mente Giancarlo De Cataldo con Romanzo Criminale, seguito da Gianrico Carofiglio, che non è un giudice, ma PM antimafia. Entrambi sono ormai conosciuti dal grande pubblico dei lettori italiani e stranieri e le loro opere hanno ottenuto un successo tale che presto le potremo vedere anche sugli schermi televisivi.

ll fenomeno dei giudici-scrittori può essere definito unico nella storia della letteratura, visto il suo carattere massiccio, tanto da poter dare l'idea di una vera "corrente letteraria", chiamata simbolicamente, in onore alla Dea della Giustizia, l'Onda di Temi.

Il volume vuole essere un'analisi del contenuto esistenziale del fenomeno scrittura dei giudici, non scevro da curiosita anedottiche, spunti lirici, comici e talora drammatici, se non addirittura tragici.

Come simpaticamente si legge sul sito di Altalex il target a cui il volume si rivolge è così suddiviso:

1) SPECIFICO: 9000 magistrati italiani e loro amici e parenti...

2) SPECIFICO DILATATO: il mondo giudiziario costituito da avvocati, cancellieri, oltre alla miriade di mondi operanti attorno ai tribunali, cuori pulsanti delle citta.

3) GENERICO: il grande pubblico sempre piu impressionato dal "mito" della magistratura, alimentato dal perpetrarsi della leggenda dei Robin Hood di Mani Pulite.

In generale, comunque, Il Tocco e la Penna è un libro che può essere adatto a tutti coloro che sono incuriositi da questo tema o che amano qualcuno di questi scrittori.