Le avventure di Lady Georgiana Rannoch… 

Damigella spia di Rhys Bowen, Mondadori 2011.

Lady Georgiana Rannoch, giovane poco più che ventenne, trentaquattresima nella linea di successione al trono d’Inghilterra, vive con il fratello Binky e la cognata Hilda, soprannominata Fig, a Castle Rannoch in Scozia. Poiché vogliono accasarla in tutti i modi, insomma farle prendere marito, lei se ne va a Londra (siamo negli anni Trenta) a Rannoch House, proprietà di suo padre. Attraverso un colloquio con la Regina riceve l’incarico di tenere d’occhio il figlio David, invaghito di una donna non vista di buon occhio dalla corte. Abbiamo poi l’incontro con il nonno che vive da solo, quello con l’amica Belinda che disegna abiti e, infine l’incontro e relativo innamoramento con Darcy O’Mara.  Non manca lo spasimante geloso in Tristram Hautbois a gettare un po’ di scompiglio nel rapporto sentimentale. Tutto filerebbe abbastanza liscio fino a quando bussa alla porta di Rannoch House “un tipo dall’aspetto sinistro, vestito di nero da capo a piedi”, Gaston Mauxille, giocatore incallito che pare avere vinto proprio la casa di suo padre giocando con lui e che in seguito viene trovato morto nella vasca da bagno.  Sospettata la stessa Georgiana e suo fratello. A questo punto arrivano pericolosi incidenti: una spinta per essere gettata sotto un treno, un tentativo di avvelenamento, una brutta caduta da una scala e poi dubbi, sospetti ora sull’uno, ora sull’altro, qualche spunto gotico con la civetta che chiurla, il grido nel parco, i passi nel buio, una sagoma che fugge, il colpevole sbagliato e quello vero.

Raccontato in prima persona proprio da Georgiana trattasi di un romanzo leggerino leggerino. Quasi impalpabile.

Per I racconti del giallo abbiamo Lo zoo di cristallo di Alessandra Magnapane. Una breve storia di pedofilia (fra le tante in circolazione, devo dire) con il commissario Antonio Benzi, esposta con tatto e semplicità.