Un grande ritorno, quello nelle edicole italiane, per il maestro del giallo Donald E. Westlake sotto le mentite (e dure) spoglie di Richard StarkI Classici del Giallo Mondadori n. 1286 presentano il suo romanzo Parker dietro le sbarre (Breakout, 2002), apparso sinora in Italia solamente nel 2006 per Alacrán.

Il romanzo è tradotto da Andrea Carlo Cappi - ancora in libreria, insieme a Paolo Brera, con Il Visconte (Sperling&Kupfer) - vero e proprio “padrino” degli ultimi libri di Westlake/Stark giunti in Italia: gli abbiamo chiesto di raccontarci sia il ritorno dell’autore ad un vecchio e glorioso personaggio sia le vicissitudini della recente distribuzione italiana.

                

«Al principio degli anni 2000, mentre lavoravo come consulente presso Sonzogno, mi arrivò tra le mani il primo romanzo di una nuova serie firmata Richard Stark. Per me era uno scoop: dopo circa 25 anni, Donald E. Westlake rispolverava il suo storico pseudonimo (citato da Stephen King non solo ne La metà oscura ma anche con il proprio alias Richard Bachman) e pubblicava un nuovo romanzo con il suo eroe noir, Parker «il gangster di ventura» come veniva chiamato a suo tempo nei Gialli Mondadori-Serie nera.

In seguito Donald/Richard - con cui avrei avuto modo di intavolare una piacevole corrispondenza e di fare conversazione a una Fiera di Torino - mi avrebbe raccontato che a istigarlo a finire il romanzo da tempo in sospeso era stata la moglie Abby... anche se io sospetto che la “voglia di Parker” gli sia tornata dopo il successo del film Payback. La rivincita di Porter [1999], che dopo Senza un attimo di tregua [Point Blank, 1967] è il secondo lungometraggio basato sul primo romanzo della serie, Anonima Carogne [Point Blank, 1962] (in entrambi i film, per motivi di copyright già acquisito sul personaggio anche se non utlizzato, il protagonista non si chiama Parker, bensì Walker nella versione con Lee Marvin e Porter nella versione con Mel Gibson, ma la storia è quella).

                

Fatto stava che dopo il film Payback era uscito il romanzo Comeback. Io volevo assolutamente farlo uscire e tradurlo, ma inizialmente mancava una collana adeguata. Tuttavia, dopo avere pubblicato da Sonzogno Diabolik. La lunga notte, proponevo alla casa editrice una collana sognata dalle Sorelle Giussani, creatrici di Diabolik, e da Mario Gomboli, continuatore del loro lavoro sul personaggio (oltre che grande cultore di Richard Stark). Nasceva così “Diabolik presenta: I bestseller del crimine”, con l’intenzione di raccogliere classici del romanzo criminale e... gli inediti di Stark. La collana durò solo nove volumi, di cui sei titoli immortali già consacrati dal cinema, per la prima volta in edizione integrale italiana (Rififi di Auguste Le Breton, Grisbi di Albert Simonin, Rapina record a New York di Lawrence Sanders, Il colpo della metropolitana di John Godey, Rapina a mano armata di Lionel White, Nulla è eterno di Roderick Thorpe) e tre inediti di Stark tradotti da me (Comeback, Backflash e Flashfire, attualmente in fase di ripubblicazione nella collana noir della BUR).

               

Purtroppo in quel periodo il marchio Sonzogno stava avviandosi verso il tramonto e dopo un quinquennio la mia collaborazione si concluse; ma nel 2004, quando fui chiamato a portare il mio know-how come direttore editoriale alla nascente e promettente Alacrán, tra i grandi autori americani che avevo nel mio bagaglio (insieme a Stuart M. Kaminsky e Raymond Benson) c’era l’accoppiata Donald E. Westlake-Richard Stark.

Per cui ripresi la serie di Parker con Terra bruciata (tradotto da Cristiana Astori, di prossima ripubblicazione nel Giallo) e Dietro le sbarre (tradotto da me) mentre acquisivo i diritti della trilogia conclusiva del ciclo, che Don ha fatto in tempo a chiudere prima di morire il 31 dicembre 2008; per puro miracolo, anche questi ultimi tre romanzi (Nessuno corre per sempre, Ultima corsa e Soldi sporchi) hanno fatto in tempo a uscire prima che Alacrán cambiasse definitivamente scelte editoriali e di conseguenza chiudesse i battenti. È come fare un colpo cercando di fregare il bottino a Parker: nessuno può uscirne vivo.»

               

Dopo tutto questo, lasciarsi sfuggire questa occasione di trovare Parker dietro le sbarre in edicola sarebbe... un vero crimine!