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A mano armata: Fioravanti, i Nar e i morti che si potevano evitare
L'eversione romana della seconda metà degli anni settanta è contrassegnata da un nome: quello di Giuseppe Valerio Fioravanti, che da bambino prodigio del piccolo scherma diventa il leader nero dei Nuclei armati rivoluzionari. Giovanni Bianconi racconta della nascita e dell'escalation di questo gruppo che dall'antagonismo alla società arriva all'omicidio come strumento di dialettica bellica fino alla strage alla stazione di Bologna
LeggiMassimo Pietroselli
La contemporaneità mi sfugge: per parlarne, devo scegliere un punto di vista piuttosto eccentrico. D'altra parte, così rispose Umberto Eco a chi gli chiedeva perché avesse scritto un romanzo ambientato nel Medioevo: "Perché il passato lo conosco, il presente no."
LeggiColin Cotterill. Intrigo nel Laos
In pregevole equilibrio tra mistery d’indagine e ghost story, Colin Cotterill trasporta il lettore in uno scenario assolutamente originale: il Laos del 1976
LeggiMassimo Carloni
Ricordo che quando ero ancora in banca, insieme col cassiere (lui si sfogava facendo l’attore in una compagnia teatrale dilettante e ci siamo contagiati a vicenda con reciproca soddisfazione) elaborai un giallo che aveva come nucleo una sottrazione di fondi da parte di due impiegati. Il metodo che avevamo escogitato era così credibile che il nostro capufficio, un brav’uomo, ci consigliò di far sparire il dattiloscritto per evitare che il Servizio Ispezioni cominciasse a far domande
LeggiVerde nero [5] Rovina
La quinta puntata dedicata a Verde Nero, la collana noir di Edizioni Ambiente che si occupa di Ecomafia
LeggiPiergiorgio Di Cara
La scrittura è una dolce schiavitù. di norma, non sapendo come si svolgerà la storia che scrivo, a parte una vaga idea del punto di partenza e di quello di arrivo, mi lascio guidare dalle mani, dai personaggi, lascio che siano loro a determinare la mia scrittura, mi abbandono al gesto della scrittura, alla magia di dita che corrono sui tasti. all'entusiasmo che provo nel comprendere che quello che mi sembra un caso in realtà faceva parte di una storia che esisteva in me e che io non conoscevo. vivo di visioni
LeggiDexter. Storia di un serial killer
Lo spettatore si troverà spesso a combattere una sorta di guerra interiore, in cui saprà, nonostante tutto, giustificare e assecondare le azioni e le scelte del killer, assaporando, con qualche brivido, la strana sensazione di accettare qualcosa che solitamente, rispettando l’ordine delle cose, sarebbe inevitabile tanto quanto naturale temere e condannare
LeggiIl noir come genere
Opere e autori, temi e modalità narrative. Impostazione di una rassegna analitica
LeggiDiego Zandel
Nel mio immaginario vivono due miti: quella dello scrittore serenamente commerciale che vive dei suoi libri sfornati in continuazione e quella dello scrittore che persegue solo i comandamenti della sua voce interiore
Leggi[21] Nell'occhio della verità. Le forbici limate
Un filmato getterebbe un'ombra ulteriore sul caso Unabomber
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