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Nessuno verrà
Secondo adrenalico thriller di Steve Mosby che ha conquistato i lettori con il precedente romanzo: 50 / 50 killer
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La memoria del killer
Un caso che coinvolge in prima persona Alex Cross. Quel serial killer a cui ora dà la caccia potrebbe essere l'assassino della sua amatissima moglie
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Nessuno, nemmeno tu
In una Milano settembrina il commissario Sebastiano Rizzo deve indagare tra i misteri del mondo della musica
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Il caffè di Sindona
«Ristabilire la verità dei fatti è un debito che sentiamo nei confronti della memoria di Ambrosoli. Inoltre ci sembra che in questo nostro paese, dove troppi misteri rimangono ancora avvolti nella nebbia più fitta, possa essere utile un contributo che getta uno spiraglio di luce su circostanze che misteriose non sono più, ma sulle quali permangono disinformazione e pregiudizio.» Gianni Simoni e Giuliano Turone, autori del saggio "Il caffè di Sindona" edito da Grazanti
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Il nuovo romanzo di Grazia Verasani
In occasione dell'uscita del romanzo "Di tutti e di nessuno" (edizioni Kowalski) terza avventura di Giorgia Cantini, la nostra inviata speciale Marilù Oliva ha intervistato l'autrice. La presentazione del romanzo a Bologna il 13 ottobre
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La vittima
Un romanzo che descrive in maniera magistrale la Parigi dei primi anni 50 con i suoi traffici sotterranei e la malavita di quel periodo
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Il rasoio di Occam
In una Napoli splendidamente descritta, fatta di vicoli, pietre e sangue un serial killer sembra uccidere in maniera casuale, ma invece segue un disegno ben preciso
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Quel noir al comune di Como
Una rassegna cinematografica dedicata al noir americano presso il Comune di Como
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Baciami e uccidimi
Quel grande sogno della protagonista finalmente diventa realtà, ma subito dopo si trasforma in un incubo
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Giulio Leoni si racconta
"Per me non esiste il terrore della pagina bianca, se con questo si intende quel tempo più o meno lungo in cui le idee razzolano vaghe e indistinte, in attesa di precipitare in una qualche forma spendibile. Quello semmai è un periodo di attesa denso di frequentazioni e di incontri, di meravigliose aspettazioni, di sogni e di riconciliazione con il mondo che ci circonda e che per forza di cose abbiamo trascurato nei tempi ossessivi della scrittura.
No, il terrore comincia quando l’idea si è formata, e mi splende davanti con il tragico biancore di Moby Dick. Perché so che da quel momento non ci sarà altro che il tormento della scrittura, ore e ore a cercare di dar forma soddisfacente all’idea che in quel momento mi possiede" (Giulio Leoni)