La Fanucci Editore ci ha fatto conoscere lo scrittore francese André Héléna un autore di noir (e di molto altro) molto interessante, ora invia in libreria un suo secondo romanzo dal titolo La Vittima (La victime).

Alla fine del 2008 era stato pubblicato Un uomo qualunque (Le demi-sel).

André Héléna è nato nel 1919 a Narbonne ed è morto a Leucate nel 1972. Viene ora considerato da tutti come uno dei maestri del noir non solo francese.

Nei suoi romanzi ha saputo descriverci una Francia durante e dopo la guerra, piena di personaggi malavitosi, poliziotti corrotti, magnaccia e prostitute.

Nel 1936 pubblica  una raccolta di poesie, Le Bouclier d'or, poi nel 1948, durante una reclusione in carcere, scrive il suo primo romanzo, Les flics ont toujours raison. Inizia così la sua produzione di tanti romanzi, che sembra siano circa duecento, scritti con vari pseudonimi, divisi in varie serie, storie erotiche e anche pornografiche.

I suoi rapporti con gli editori sono stati il più delle volte pessimi, molto spesso non era pagato, tanto che era arrivato, pur di mangiare, a vendere i suoi libri porta a porta.

Nel periodo tra la fine degli anni '50 e i primi '60 i suoi lavori hanno conosciuto un buon successo, ma presto viene stranamente dimenticato dai contemporanei.

In Italia, in un recente passato sono stati pubblicati altri suoi romanzi dalla casa editrice Aìsara (Il gusto del sangue, Il buon Dio se ne frega, I clienti del Central Hôtel e I viaggiatori del venerdì).

Un brano:

Bernard si fermò sotto un lampione e guardò l'orologio. Cristo santo, ma che com­binavano quei due? Dovevano essere lì da almeno dieci minuti. Il tempo scorreva lento come la Loira. Adesso lo sbirro non vedeva l'ora che fosse tutto finito. Si rendeva conto che la sua eccitazione nervosa non avreb­be retto molto. La manteneva in vita con mezzi fittizi, come l'alcol e la visione di Germaine mentre faceva l'amore con un altro ma, una volta crollata, sarebbe stato un bel casino. Sapeva com'era fatto, sareb­be stato male per una settimana buona. Soprattutto dopo questo duplice omicidio. Non aveva mai ucciso un uomo. Non sape­va come si faceva. L'aveva visto solo al cine­ma. Al momento, l'unica volta che aveva sparato contro un tizio per le scale, l'aveva mancato e quello aveva alzato subito le braccia. Freddare un uomo, vederlo roto­lare a terra, la bocca insanguinata, le mani strette sulla pancia, non doveva essere un bello spettacolo.

Nel sottobosco corrotto della Mala, capita che vicende apparentemente lontane finiscano tutte per convergere in un'unica storia a tinte fosche, di violenza e sangue. Nella Parigi dei primi anni Cinquanta, caratterizzata dallo stridente contrasto fra la riconquistata tranquillità borghese del dopoguerra e la frenetica attività dei traffici illeciti, gli scaltri Charlot ed Etienne controllano spietati il loro ricco commercio di droga; eppure qualcosa non sta andando per il verso giusto. Il carico di oppio in arrivo dall'Estremo Oriente è stato intercettato e Fredoli, il loro uomo a Marsiglia, deve rientrare in tutta fretta a Parigi.

A peggiorare ulteriormente la situazione ci pensa lo squallido ispettore Bernard che ha scoperto tutto: per soddisfare le smanie avide della moglie che lo tiranneggia, ha deciso di vendersi, ricattando i malavitosi. Tuttavia niente andrà come previsto, e finirà per andarci di mezzo anche l'ignaro Edgar, ladruncolo da due soldi, vittima di una vita da perdente e perfetto capro espiatorio.

 

La vittima di André Héléna (La victime, 2008, Traduzione Cinzia Poli, Fanucci Editore, collana Vintage, pagg. 208, euro 16,00) - ISBN 978-88-347-1522-2