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Terza parte - Post Regime
Se è vero che il giallo rappresenta un modo per documentare l’esistente anche quei trent’anni che cambiarono il volto dell’Europa meritano di essere conservati nel ricordo, attraverso le loro tracce, e le loro testimonianze
Leggi[28] Codice Rosso. Nuove divise per la tv
Le divise dei vigili del fuoco, tornate in auge anche in Italia dopo gli eroismi statunitensi dell’11 settembre, sostituiscono quelle degli altri corpi, di polizia e non; ma c’è la stessa propensione degli sceneggiatori a far convivere azione e commedia all’italiana
LeggiA proposito della sigla della mia rubrica
E’ un brano facile a fischiettare e a canticchiare, perché è molto orecchiabile. Ma, se lo si ascolta profondamente, è anche un pezzo che fa venire i brividi
Leggi[6] La voce dell'Insonne
Conosciamo Desdemona Metus, l’eroina dei fumetti lanciata alla conquista della rete
LeggiErano tre
Un romanzo esilarante che vi strapperà qualche lacrima, tre storie spavalde e rare che si intrecciano tra loro. Eroi senza macchia perché lavati a secco
LeggiAl momento giusto - Prologo
Racconto di Angelo Marenzana
Forse è il momento giusto per i saluti. Dopo quattro mesi di vita online "Al momento giusto" deve scegliere di affrontare nuove strade per trovare un suo percorso editoriale. Ovvero, il fascino indiscreto della carta. Con Al momento giusto ho vissuto la mia prima esperienza di scrittura online, e dell'occasione che mi è stata offerta ringrazio di cuore i curatori di Thrillermagazine. Forse la prima sensazione che mi torna in mente nel chiudere la pagina telematica, è stata quella di sentirmi riportare in un mondo ormai passato, però con l'abito dell'innovazione tecnologica... è il mondo del feuilletton, e del suo fascino indiscusso, del romanzo a puntate, con l'attesa del lunedì e del giovedì per vedere come procedeva la storia, e soprattutto per leggere di volta in volta i commenti dei lettori più affezionati.
Ad una prossima occasione.
Angelo Marenzana.
Le ceneri dell'amante cinese
3 su 5
di Hubbert Haddad
Robin Edizioni, 2006
Carlo Pedrotti in piazza Bra
Cosa spinse Carlo Pedrotti a porre fine ai suoi giorni, gettandosi nell’Adige dal Ponte della Vittoria a Verona? Fu la delusione? La stanchezza? La malattia o l’incomprensione dei suoi concittadini? E perché a tutt’oggi non lo si ricorda? E’ un mistero che non sarà mai chiarito, ma intanto proviamo ad analizzare i fatti.
Leggi[5] www.sdmactionwriter.com
L’avventura non ha più confini. Viaggio alla scoperta dell’incredibile sito di Stefano Di Marino
LeggiPerché Yellow non correrà
3 su 5
di Hans Tuzzi
Guanda, 2006