Con il grande (in tutti i sensi) Nero Wolfe…

Orchidee nere di Rex Stout, Mondadori 2009.

Due racconti: Orchidee nere e Cordialmente invitati a incontrare la morte.

Partiamo dal primo. Esposizione floreale, Archie Goodwin inviato per ben quattro volte a vedere se certe orchidee nere hanno segni di avvizzimento ai bordi dei petali (malattia del giallo Kurume) e, udite udite, ci va pure Nero Wolfe che non si sposta da casa nemmeno con le cannonate. Aggiungo una bella Anne seguita dall'occhio interessato di Archie, scomparso il bastone del padrone delle orchidee (sembra una banalità e invece…), il fotografo di Anne, Harry Gould, ucciso da una pistola nascosta tra il muschio, una ragazza con fare sospetto gelosa di Anne e Wolfe che riesce perfino a farsi dare le tre orchidee nere. Non mancano le salsicce di mezzanotte, la solita irruenza dell'ispettore Cramer, un ricatto, il doppio colpo finale con morto incorporato.

Veniamo al secondo. "Bess Huddleston, organizzatrice di ricevimenti, negli ultimi tempi non gode di ottima fama presso i suoi clienti. Troppi di loro, infatti, hanno ricevuto lettere anonime poco lusinghiere". Urge l'intervento di Nero Wolfe. Tra le lettere anche l'episodio di una medicina sbagliata e una ragazza morta di tetano e il tetano (brutta bestia) che si ripresenta letale, stufato con le animelle fresche di maiale, una donna nella cucina di Wolfe!, un orango che poi è uno scimpanzé  (con un certo rilievo nella storia) ecc…

Stout in gran spolvero, dialoghi frizzanti, botte e risposte fra i vari personaggi. Lettura che va giù morbida e gustosa come le animelle di maiale.

Alla fine il bell'articolo di Andrea Franco La coralità nel giallo incentrato su Ed McBain che, "con il suo gruppo di detective ha rivoluzionato il genere". Pulito ed essenziale.