17 febbraio: Il diavolo nella cattedrale di Schätzing

Colonia, 1260. Gerhard Morart sa bene che non potrà mai completare la costruzione della "sua" cattedrale prima di morire. Quello che non sa, purtroppo, è che la morte non tarderà ad arrivare: qualcuno infatti gli tende un agguato e lo fa precipitare da un'impalcatura dell'edificio. Un delitto pianificato sin nei minimi dettagli, che tuttavia ha un singolare testimone: Jacop, un ladruncolo che si trova su un melo lì accanto, intento a rubare i frutti succosi per placare la sua eterna fame. Anziché darsela a gambe, Jacop si avvicina a Gerhard, che gli sussurra qualcosa all'orecchio prima di spirare. Ma chi ha ucciso il celebre architetto? 

Jacop ha intravisto soltanto un'ombra; un'ombra che però adesso gli dà la caccia per metterlo a tacere. Questo l'incipit dell'ultimo romanzo edito in Italia di Frank Schätzing e intitolato Il diavolo nella cattedrale (Editrice Nord), un mistery medievale che il popolarissimo autore Il quinto giorno presenterà accompagnato da musiche da lui stesso composte in una speciale puntata di Tutti i colori del giallo in onda il 17 febbraio. Un'incontro in cui il più venduto degli scrittori tedeschi di thriller parlerà delle sue passioni per il medioevo, il mare, le immersioni e i misteri.

18 febbraio: Il Messico raccontato da Valerio Evangelisti

Valerio Evangelisti torna a parlare del Messico e del periodo della Rivoluzione che lo vide protagonista domenica 18 febbraio a Tutti i colori del giallo dove presenterà il suo romanzo Il collare spezzato (Mondadori). Con quest'opera Evangelisti conclude l'affresco storico iniziato nel precedente ll collare di fuoco. La storia riparte esattamente da dove finiva e descrive nei dettagli come chiarifica lo stesso Evangelisti "la feroce dittatura di Porfirio Díaz, la rivoluzione del 1910, la lunga e sanguinosa guerra tra eserciti di insorti di diverso orientamento, la faticosa stabilizzazione del paese nelle forme di una repubblica autoritaria; e si conclude con una nuova rivolta, quella dei cristeros del 1926-1929". Ancora una volta Evangelisti ha scelto di mettere in scena un numero estremamente vario di protagonisti, piuttosto che non calamitare la sua attenzione solo su pochi personaggi principali. 

Così accanto ai volti storici di Porfirio Díaz, di Francisco Madero, di Emiliano Zapata, di Pancho Villa, di Álvaro Obregón, di Plutarco Élias Calles sfilano quelle di decine e decine di peones, rurales, ranger e cowboys che in vissero in prima persona la stagione della revolucion. Fra questi anche un certo Tepepa, giovane messicano che darà tutto se stesso nella lotta per gli ideali del suo paese. Un personaggio  che gli appassionati degli spaghetti western ricorderanno essere stato protagonista nell'omonimo film di Giulio Petroni (dove a dargli il volto era uno stralunato Tomas Milian) e che lo scrittore bolognese, dopo numerose ricerche compiute nella fornitissima libreria di Puerto Escondido, ha scoperto essere esistito sul serio. Ed è proprio alla tradizione di pellicole come Tepepa, ma anche Quien Sabe, Giù la  Testa, Vamos a Matar companeros che Evangelisti si è ispirato per alcune delle sequenze più epiche da lui rappresentate nel suo romanzo. Una saga epica che racconta l'amaro destino di un popolo che fa di tutto per spezzare quella sorta "collare" imposto dagli Stati Uniti alla loro  comunità attraverso la sua secolare intromissione nella politica locale.