Una storia che ne contiene tante altre… poche ore per raccontare intere esistenze… un incontro di due persone sole e ferite e intorno a loro un’umanità anch’essa sola e ferita. Sullo sfondo degli intrecci degli uomini fra passato e presente, silenziosa e immutabile aspetta la Complanare Putta. Lo svincolo stradale che funge da arbitro, giudice, carnefice delle esistenze che cercano invano di trovare un loro posto nel mondo, un loro equilibrio, ma è tutto inutile, nessun equilibrio è possibile… eccezion fatta per la follia.

La storia è semplice, due persone, il portiere di un albergo e una cliente del medesimo vanno fuori a cena, passano la notte assieme e il giorno dopo sono lì uno di fronte a l’altro… intorno a loro personaggi equivoci, passati da dimenticare e un cadavere con un coltello nella gola. Il libro con la scusa di scoprire l’assassino ci racconta uno squarcio delle vite di questi uomini e donne, nessuna indagine viene svolta, nessun processo deduttivo, solo l’inesorabile dipanarsi della vicenda, il chiarirsi di tanti, troppi luoghi oscuri.

Il romanzo di Felice Muolo sorprende per tutta una serie di ragioni, innanzi tutto per la scioltezza della scrittura, sempre veloce e tesa senza mai essere scarna, e poi per l’abile intreccio dei piani temporali, delle vicende dei protagonisti, dei continui rimandi fra le varie parti della storia. I personaggi sono costruiti in maniera splendida, talmente reali da risultare familiari, i processi emotivi narrati e descritti in modo inquietante tanto sembrano perfetti nel loro incastro.

Il libro è denso, avvolgente, pervaso da una continua, costante, inesorabile malinconia, si ha sempre l’impressione che non possa andare a finire bene, si ha sempre il presentimento che qualcosa debba accadere da un momento all’altro e…

Alla fine, tutti i pezzi, tutte le tessere del puzzle, tutti i drammi e le esistenze dei protagonisti convergono e si saldano in un inquietante presente.

Quello di Muolo è un ottimo lavoro di intreccio e scrittura, con un occhio sensibile ed attento alla descrizione dell’animo umano. L’autore ha annunciato che Complanare Putta è la prima vicenda di una trilogia, ci auguriamo che tutte le storie siano belle e avvincenti come questa.

(Igor De Amicis)

Il romanzo Complanare Putta di Felice Muolo, pubblicato dalla casa editrice Il Filo, è, come dichiara l'autore, il primo episodio di una trilogia.

Il libro si presenta come un racconto lungo per la sua essenzialità e brevità e narra l'intrecciarsi di situazioni drammatiche e esistenze travagliate.

La vicenda si svolge nell'arco di poche ore e tocca molte tematiche: dai sentimenti, all'omicidio, passando per l'adozione e i tradimenti. L'autore sfrutta alcuni canoni del romanzo giallo, per intessere una trama che, in realtà, ha poco in comune con il genere.

Infatti quello che interessa all'autore non è l'indagine sull'omicidio, che comunque avviene, ma la scoperta del vissuto dei personaggi, le loro vicende personali.

Tutti i tasselli vanno a comporre un quadro complesso e drammatico che scaturisce da una serie di coincidenze e dall'incontro di vite che si intersecano per l'arco di poche ore. Testimone muta di tutte le vicende, teatro dello svolgersi dei fatti è la Complanare Putta, strada maledetta, personaggio onnipresente della vicenda.

La narrazione asciutta e rapida, i dialoghi serrati e l'alternanza tra passato e presente sono le armi che l'autore utilizza per creare un romanzo nitido e duro, inquietante nel suo finale e amaro nel suo complesso.

Le pagine scorrono rapide sotto gli occhi del lettore, che si trova quasi inconsciamente alla fine, e proprio quando legge le ultime righe si rende conto di aver terminato il libro.

In questo forse è racchiuso l'unico difetto dell'opera, la rapidità della narrazione rischia di essere, in certi punti, poco incisiva e di lasciare perciò nel lettore l'impressione che le parole siano scivolate via, scappate tra le righe, lasciando una sensazione indefinita, ma senza aver impresso un segno netto e profondo.

(Chiara Bertazzoni)