Dove sei quando scrivi? Sia fisicamente che mentalmente

Mi avvalgo della facoltà di non rispondere. No, scherzavo… Fisicamente sono nello studio oppure in terrazza se è abbastanza caldo o non troppo freddo, oppure in un bar oppure ai giardini. Oppure in auto, fermo in un parcheggio, come in questo momento. Con la testa ovviamente sono nel mondo che sto scrivendo, ma con l'ausilio di qualche pezzo punk o metal che metto di sottofondo.

Come scegli le tue vittime, e i tuoi assassini?

Le vittime devono essere sempre persone interessanti, altrimenti sia io che il lettore non riusciamo a empatizzare con loro, e poi a dispiacercene quando vengono uccise. Gli assassini devono essere ancora più interessanti per poter mettere in difficoltà il lettore che, inizialmente almeno, non sa da che parte stare. I miei "villains" comunque non vengono sempre catturati e assicurati alla giustizia perché non sono dentro un romanzo giallo, ma dentro un Thriller, un noir, e i cattivi si sa non sempre perdono.

Qual è il tuo modus operandi?

Mi viene un'idea principale e allora provo a buttare giù una trama. Poi però di solito non mi piace e la riscrivo, sempre tenendo però l'idea principale. Poi inizio a scrivere una trama più fine, per lo meno per l'incipit, e poi butto giù una specie di incipit che però alla fine del romanzo potrebbe non essere più l'incipit. Insomma scrivo sempre costantemente in maniera incostante.

Chi sono i tuoi complici?

I miei Complici sono le storie che vedo in TV, che leggo su internet o sui giornali, le notizie strane e particolari. A volte mi alleo con qualche serie televisiva o qualche film che mi è particolarmente piaciuto. Spesso i miei Complici sono i romanzi che leggo, che ho letto o che vorrei leggere.

Che rapporti hai con i tuoi lettori e le tue lettrici?

Avanti, parla! Di solito sono rapporti personali, diretti, perché spesso mi tocca convincere di persona le gente a leggere i miei libri. A volte qualcuno è persino soddisfatto di quello che legge, e me lo comunica pure.

Che messaggio vuoi dare con le tue opere?

Leggete quello che vi pare e piace, oppure quello che pensate vi possa piacere perché se no è tempo perso. Però sappiate che leggere narrativa è come la telepatia. È una delle poche maniere che esistono per riuscire a capire i pensieri delle persone.