Lo scrittore Nelson Martinico, pseudonimo di un autore italiano, con il romanzo Il buono, il brutto e il figlio del cattivo (2014) ci riporta nel West descritto dal grande regista Sergio Leone.
Infatti l’autore racconta i fatti avvenuti molti anni dopo la fine di quella storia. Ritroveremo i personaggi di quel film dopo vent’anni e ognuno dei tre ha preso una via diversa,
Tuco, il Brutto di strada ne ha fatta molto poca, ha passato vent’anni in prigione a Yuma, ora conta con gioia i pochi giorni che lo separano dalla libertà. Vuole uscire e subito trovare quel maledetto Biondo che ha cercato anche di “fregarlo” per prendersi la metà del suo bottino. Tuco incattivito e inacidito dalla lunga prigionia è venuto a sapere che il Biondo (il Buono) ora è l’impresario del circo dove vi lavora, quelli che tutti chiamano Buffalo Bil,l cioè il colonnello Cody. Nel leggere il romanzo scopriremo che il Biondo non è altri che Ned Buntline il biografo di Buffalo Bill.
Nel film il terzo protagonista era Sentenza il “vero” cattivo della situazione, questi sono molti anni che è morto, ma ha lasciato un figlio John Wiseacre, un tipino più abile del padre a maneggiare la pistola, legge sempre il Vecchio Testamento e per lui non c’è il perdono ma solo la vendetta. Questo bravo ragazzo vuole trovare la tomba del padre dove Tuco ha nascosto la sua metà del bottino e affrontare il Biondo a duello per dimostrare che è lui il più veloce pistolero del West.
Ci saranno lunghe galoppate, sparatorie, entrata in gioco di nuovi personaggi e tante avventure che divertiranno il lettore, tenendolo incollato al libro fino all’ultima pagina.
L’autore:
Nelson Martinico (nom de piume), siciliano, vive tra Roma e il Trapanese. Dopo una folgorante quanto effimera carriera da giovane promessa del pallone - interrotta a un passo dal professionismo in seguito a uno sfortunato incidente — ha fatto di tutto: barman, primattore in circoli universitari, stuntman in una dozzina di spaghetti-western del periodo declinante. Infine ha insegnato latino e greco. Ha scritto per anni soltanto versi; ha nel cassetto diversi canti in terza rima dantesca. Conduce laboratori itineranti di tecnica della poesia nei mercati
la “quarta”:
Una leggenda del cinema. Ora avete fra le mani un romanzo che narra le vicende dei tre memorabili personaggi di Leone, vent’anni dopo. Il primo dei tre, Tuco, il Brutto, sta per uscire dalla prigione dove ha saputo che il Biondo, cioè il Buono, ha assunto un nuovo nome e fatto fortuna come impresario circense e autore di romanzetti western: è lui che ha dato a Buffalo Bill i soldi per mettere su il Wild West Show e creato il suo mito. Ma quando Tuco esce di galera, lo aspetta il figlio di Sentenza (il Cattivo). È un tipo pieno di vanità, di fisime religiose: vuole ritrovare la tomba del padre (in cui Tuco, prima di essere arrestato, ha nascosto la sua metà del tesoro) e sfidare il Biondo per dimostrare di essere il pistolero più veloce del West. Ma il Biondo al circo di Buffalo Bill non c’è più. Tra viaggi, sparatorie, morti redivivi e una sarabanda di scene divertenti e ironiche, questo libro ci restituisce tutta l’atmosfera polverosa del West, la sua musica e i personaggi che la animarono, maschere della memoria che non smettono di raccontare la storia di chi li ha amati... Sfide e duelli che ci hanno fatto sognare e riflettere sul tempo che passa inesorabile e sulla nostalgia di un’epoca eroica segnata dalla violenza ma anche dall’elogio dell’amicizia e dello spirito di avventura. Un tributo a quel cinema, all’effervescenza picaresca di Tuco, al gusto beffardo e tagliente della battuta del Biondo, ma anche alla letteratura che ebbe per padre Mark Twain.
Il Buono, il Brutto e il figlio del Cattivo di Nelson Martinico (2014)
Bompiani, collana Narratori Italiani, pagg. 165, euro 16,00
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