Nel 2011, in occasione del centenario della morte di Emilio Salgari (1911), il più grande romanziere di avventura che l'Italia abbia mai avuto, la Fondazione Rosellini, che tutela, promuove e valorizza la letteratura popolare in tutte le sue forme, ha realizzato un prestigioso ed imperdibile volume, in tiratura limitata e di grande formato intitolato "Salgari, salgariani e falsi Salgari" a cura di Franco Spiritelli. Il saggio fondamentale che compone il volume è opera di Massimo Carloni. Hanno collaborato Tiziano Agnelli, Antonio Galassi, Fabio Manini, Adriano Rosellini. Hanno collaborato al compimento delle bibliografie: Tiziano Agnelli, Umberto Bartocci, Alfredo D'Asdia, Stefano Nocentini, Adriano Rosellini. Le illustrazioni di copertina sono di Rino Albertarelli.

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Come ci ricorda nel suo sito Massimo Carloni (www.massimocarloni.it), l'autore del saggio più corposo all'interno del volume:

Emilio Salgari, nato a Verona nel 1862 e morto suicida a Torino nel 1911, è senza dubbio il più importante scrittore nel genere avventuroso, per adulti e per ragazzi, che l'Italia abbia mai avuto.

In più di ottanta romanzi e innumerevoli racconti ha percorso con la sua immaginazione tutto il globo, dall'Italia al Nuovo Mondo, dai Poli all'Africa, dall'Oceano Pacifico all'Indiano; e si è spinto nel tempo indietro fino all'antico Egitto e in avanti sino al Duemila.

Da diversi anni è in atto una rivalutazione dell'autore da parte della critica accademica; contemporaneamente, però, i lettori più giovani perdono il contatto con le sue opere, per lo più conosciute attraverso le riduzioni cinematografiche e televisive.

Il volume Salgari, salgariani e falsi Salgari raccoglie:

- un saggio sui principali cicli salgariani, per la prima volta comparato con i "negri" (autori anonimi che, su licenza dei figli dello scrittore, proseguivano le avventure dei personaggi principali) e con i "pirati" (scrittori che plagiavano l'opera salgariana senza permessi), a testimoniare il successo e la vitalità dei libri dello scrittore veronese; il saggio è riccamente illustrato con copertine e immagine tratti da libri d'epoca, spesso rarissimi;

- la bibliografia completa di Luigi Motta, scrittore, saggista, sceneggiatore di fumetti, oggi dimenticato, che fu il principale continuatore ed epigono dell'opera salgariana;un'analisi sui grandi illustratori del dopoguerra che rinnovarono l'iconografia salgariana con splendide copertine e illustrazioni (come Rino Albertarelli, Walter Molino, Beppe Porcheddu, Giorgio Tabet…), cui è interamente riservata la sezione a colori che contiene centinaia di copertine di libri alcune riprodotte direttamente dagli originali (come la Collana Popolare Salgari della Ed. Carroccio) alcune delle quali sono autentiche rarità;

- un lungo saggio sui fumetti salgariani, in cui è compresa anche la più completa fumettografia mai pubblicata fino a d oggi.

Nel 2012 ricorreva l'anniversario della nascita di Salgari (1862).

Siamo già nel 2013 e non vorremmo che i festeggiamenti fossero finiti. Ci premeva dunque segnalare questo volume disponibile al costo di euro 35,00. Per gli ordini è possibile consultare il sito http://www.fondazionerosellini.it o scrivere a info@fondazionerosellini.it

Salgari, salgariani e falsi Salgari. Pirati, corsari e uomini del West nella grande avventura salgariana (Fondazione Rosellini, 2011) a cura di Massimo Carloni e Franco Spiritelli

Pagine: 224 - 31 x 24 cm - € 35,00 - ISBN: 9788897952015

Segnaliamo inoltre alcuni video che illustrano l'attività della Fondazione Rosellini: youtube fondazione rosellini

La Fondazione Rosellini è nata per volere del Dr. Adriano Rosellini, già magistrato per molti anni, che ha raccolto e collezionato libri a partire dagli anni ’50 del secolo concluso. Il suo particolare interesse per la narrativa, la poesia e ogni forma di letteratura ha trovato un particolarissimo campo di esplicazione e d’elezione in tutte le forme ed i generi di letteratura popolare (dal giallo alla fantascienza, dal western al fumetto, dal feuilleton al rosa, etc.) cosicché le già ricche collezioni si sono ulteriormente arricchite di gran parte della produzione editoriale dei grandi editori popolari del secolo XX (da Salani a Sonzogno, da Nerbini a Mondadori, etc.) e di migliaia di fascicoli ed albi.

Volendo evitare che un patrimonio così ricco potesse andare disperso ed imprimere ad esso una destinazione sociale, di arricchimento della comunità presente e prossima ventura, ha dato vita nel 1997 alla Fondazione, destinata a conservare - su basi istituzionali e statutarie certe ed affidabili - nonché a promuovere - mettendo a disposizione degli studiosi e degli appassionati - ogni forma di letteratura popolare.

La Fondazione è eretta su uno Statuto che dal 1997 a oggi, con modifiche minime e senza inconvenienti di rilievo, ha dimostrato nei fatti la propria solidità e adeguatezza.

La Fondazione, nata e con sede nel territorio delle Marche, è un Ente di diritto regionale, e di rilevante interesse culturale nell’ambito del territorio in cui ha la propria sede: il che peraltro ovviamente non toglie che essa è in proiezione al servizio di tutti gli studiosi e gli appassionati del nostro Paese, e non solo.