Dalla Svezia arriva il secondo volume della  interessante trilogia di Hammarby che viene presentata dalla Dalai editore. Il romanzo, che sarà nelle librerie a partire dal 17 aprile con il titolo: Madre, padre, figli (Mamma, pappa, barn – 2009) è della scrittrice svedese Carin Gerhardsen, una autrice che sta avendo un grande successo in Europa alla pari di autori come Stieg Larsson e Camilla Läckberg.

I volumi della trilogia sono: 

Pepparkakshuset, 2008          -  La casa di pan di zenzero

Mamma, pappa, barn, 2009    - Madre, padre, figli

Vyssan lull, 2010                     - inedito 

Nella trilogia seguiremo le varie indagini del commissario Conny Sjöberg che lavora a Stoccolma nel quartiere di Hammarby.

In questo secondo volume avvengono quasi contemporaneamente vari fatti che riguardano il commissariato del quartiere.

Una mattina Hannah, una bimba di soli tre anni si sveglia, e dopo aver aspettato nel suo lettino l’arrivo della mamma, scopre di essere rimasta sola nella casa e non sa dove sia andata la mamma, ne suo fratello. Sa solo che il papà è in un paese lontano per lavoro e che lei è rimasta sola. Benchè piccola trova il modo di chiedere aiuto.

Quasi contemporaneamente Petra Westman, agente di polizia in forza al commissariato di Hammarby, mentre sta facendo Jogging scopre il corpo semiassiderato di un neonato. Chiama immediatamente i coleghi e poco dopo scoprono li vicino il corpo di una donna che è stata sicuramente assassinata.

Nessuno ha denunciato la scomparsa della donna e del bambino e la polizia indaga per dare un nome a entrambi. Mentre Conny Sjöberg sta coordinando le indagini sulla sua scrivania arriva un altro caso: è stato trovato, nella teoletta di un traghetto il corpo di una ragazza di sedici anni che è stata strangolata.

Mentre le molteplici indagini di casi avvenuti in diversi luoghi vanno avanti, il commissario si rende conto che tutti sono connessi tra loro, ma sarà difficile trovare il colpevole di queste morti. 

un brano: 

«Come la disgustava quello sguardo compassionevole. Era lo stesso degli insegnanti, dell'infermiera della scuola, dell'assistente sociale. Lei non chiedeva compassione, eppure certe persone non riuscivano a darle altro. Quello sguardo la metteva a disagio; lui voleva schiacciarla, farle tirare fuori il suo lato indifeso che lei però non sentiva di avere dentro di sé. Voleva spingerla a piangere - cosa che lei non faceva mai - e scavare nel suo dolore, farsi una bella abbuffata di infanzia difficile e cose così. Elise rabbrividì e si risistemò sulla sedia perché non si notasse. Non voleva essere considerata una vittima, doveva riuscire a far sì che quell'uomo la guardasse in un modo diverso: come un'adulta, che non aveva bisogno del suo tono flautato e delle sue occhiate di solidarietà.» 

L’autrice: 

Carin Gerhardsen  è nata nel 1962 in Svezia a Katrineholm. Si è laureata in matematica all’Università di Uppsala e ha vissuto per un certo periodo a Londra. Attualmente vive a Stoccolma.

Ha iniziato a scrivere molto giovane, poi ha preferito proseguire la propria attività scientifica. È tornata alla letteratura pochi anni fa e nel 2008 ha pubblicato La casa di pan di zenzero, il primo volume della «Serie di Hammarby» (che verrà pubblicata integralmente da Dalai editore), con cui ha subito eguagliato i successi di Stieg Larsson e Camilla Läckberg.

I diritti cinematografici della serie sono stati comprati dalla casa produttrice che ha realizzato i film tratti dai romanzi di Stieg Larsson.

la “quarta”: 

Una mattina, mentre sta facendo jogging, un'agente di polizia di Hammarby, quartiere meridionale di Stoccolma, s'imbatte nel corpicino semi assiderato di un neonato. Non lontano da lì, in un cassone dove è conservata la sabbia da spargere sui marciapiedi d'inverno, viene ritrovato il cadavere di una donna, forse sua madre o la baby-sitter.

Contemporaneamente un'anziana insegnante in pensione riceve una bizzarra telefonata da una bambina piccola che le dice di essere stata abbandonata dalla famiglia e di essere rimasta in casa sola, mentre su un traghetto per la Finlandia un'addetta alle pulizie trova un'adolescente strangolata in una toilette.

La squadra mobile della polizia di Hammarby, coordinata dal commissario Conny Sjòberg, comincia a indagare sui singoli casi, ma, a poco a poco, diventa chiaro che questi sono strettamente e tragicamente intrecciati tra di loro.

Carin Gerhardsen, Madre, padre, figli (Mamma, pappa, barn – 2009)

Traduzione Alessia Ferrari

Dalai editore, collana Gialli & Nero 22, pagg. 300, euro 17,90