Ricerca: «un-altro-da-uccidere»
Intervista a Luigi Romolo Carrino
"Avere un DNA intrecciato con i vicoli di Napoli ti dà - mi pare - una marcia in più. È come se ci fossero altri gradi di visione, è come se – paradossalmente – ci fosse qualcosa da vedere oltre i 360 gradi. In realtà, tutte le volte che la geografia impatta sulla scrittura c’è una marcia in più. Recentemente ho letto molti autori sardi e, sebbene siano diversi l’uno dell’altro, c’è una madre comune, un modo di gestire la frase, un odore delle scritture che si somiglia. Accade anche agli scrittori campani".
Leggi44. Le Nove Porte del Club Dumas
Da un romanzo che dichiaratamente gioca con i dettami della letteratura non ci si poteva attendere nient'altro che un formidabile pseudobiblion, fra i migliori “libri falsi” europei
LeggiCultura e progresso a braccetto con il lato tecnico del crimine
“Non esiste un evento uguale all’altro, ogni scena del crimine ha la sua variabile, è quella la difficoltà più grande.”
LeggiCriminali si nasce o si diventa?
Mi interesso di questi fenomeni per cercare di comprendere perché una persona arrivi a uccidere. Voglio che le persone acquisiscano consapevolezza
LeggiUn altro Kraken integrale
L'uomo nell'ombra, Departures, I gatti persiani, Mine vaganti e Scontro tra Titani
Leggi21. Gazzetta Marziale 2. Il furore colpisce ancora
Seconda uscita della collana dedicata al cinema marziale, con un altro grande classico di Bruce Lee
Leggi10. Strugatsky 2: È difficile essere un dio
Dopo “The Inhabited Island”, ecco un altro film tratto da un romanzo fantascientifico dei fratelli Strugatsky che si riallaccia al tema della “responsabilità”
Leggi2010. 2° classificato
Vai a fare un altro lavoro. Lo stai spaccando questo camion
Leggi20. La Poetica di Aristotele
Un libro preziosissimo per cui vale la pena uccidere; un’opera considerata perduta che potrebbe far crollare tutta la Cristianità. Uno fra i pochi pseudobiblia italiani è anche uno dei più potenti
Leggi08. Blood and Bone: un ritorno alle origini
Negli USA esce in home video un film che strizza l’occhio ai grandi classici del “gongfupian” statunitense: un giro di combattimenti clandestini e un attore marziale in stato di grazia... c’è bisogno d’altro?
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