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04. Machine Girl, vendetta tutta al femminile
Dal filone horror splatter giapponese un prodotto di qualità superiore alla media: una storia di vendetta e di mitragliatrici, di sangue e di citazioni
Leggi045 Draghi rinati
Il filone cinematografico ripreso dalla cultura popolare fantastico- marziale dal cinema cinese (da Shanghai dai tempi di ‘Red Lotus Monastery’, 1928 e poi a Hong Kong negli anni 60/70 dalla Shaw Brothers) raccontava solo tangenzialmente storie a sfondo storico ma imponeva una dose massiccia di magia e sovrannaturale
LeggiIl buio dentro
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di Suzanne Berne
A crime in the neighborhood, 1997, DeAgostini, 2009
Francesco Carofiglio
Il linguaggio è il risultato di componenti diverse, evidentemente. Bisogna, in generale, provare a parlare con il suono della storia. Ogni storia ha un suono diverso. Credo che sia necessario lasciare andare il racconto e poi lavorare sulla sottrazione dei pesi narrativi. È un processo che va affrontato con pazienza, senza fretta
Leggi16. Le Finzioni di Borges 1
Il maestro di Buenos Aires è stato fenomenale e prolifico inventore di giochi letterari. Great Pretender per eccellenza, usava l’artificio e il gioco di specchi per far arrivare i propri lettori al cuore stesso della letteratura
Leggi“L'uomo della pianura”, intervista a Paolo Roversi
Paolo Roversi è scrittore, giornalista, direttore editoriale di Milanonera (www.milanonera.com), saggista e studioso di Charles Bukowski. Definito lo “Scerbanenco postmoderno”, ha appena pubblicato per Mursia “L'uomo della pianura” (per vedere il booktrailer: http://www.youtube.com/watch?v=BAqRrJhiwus)
Leggi“L’uomo della pianura” di Paolo Roversi
Presentazione bolognese de “L’uomo della pianura” di Paolo Roversi, 27 ottobre 2009, Feltrinelli di via dei Mille, relatori Valerio Varesi e Simona Mammano.
Leggiminimum fax, intervista all'editore Daniele Di Gennaro
La cura dei dettagli in un libro è un atto di attenzione, una sorta di amore, che costruisce comunità di lettori che restituiscono questa forza affettiva in senso inverso, sotto forma di altra fiducia e attenzione. L’essenzialità della riscrittura di Carver (che ironia della sorte in inglese vuol dire “incisore”) è stata per noi una lezione importante in questo senso, anche al di là della letteratura stessa
LeggiIntervista a Umberto Lenzi
Lo stile narrativo e il taglio dei capitoli dei miei due romanzi sono mutuati dal cinema, nel senso che vivono di immagini visive più che di sensazioni astratte e descrizioni letterarie
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