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Dalla biologia al giallo, Maria Teresa Valle
Maria Teresa Valle è nata a Varazze (SV), ha lavorato per 35 anni come biologa all’ospedale San Martino di Genova ed è una scrittrice da sempre appassionata di gialli. Attualmente in pensione, divide il suo tempo tra la famiglia (marito, due figli e due nipoti), la casa in campagna, l’orto, il bosco, la lettura e la scrittura. Per Fratelli Frilli Editori ha pubblicato nella collana Tascabili Noir “La morte torna a settembre”, (2008), prima indagine di Maria Viani, e “Le tracce del lupo” (2009). É autrice anche di articoli a carattere scientifico e di racconti tra cui “Vedove”, finalista al concorso “Nella città delle donne” indetto dal Laboratorio Gutenberg e “La parola fine” che fa parte dell’antologia “Crimini di piombo” curata da Daniele Cambiaso e Angelo Marenzana per Laurum Editrice
LeggiNoi due
Tornati entrambi a casa, lui che fa? S’inventa di parlarmi di un killer che ha appena conosciuto! “È un professionista che agisce anche a distanza, sai
LeggiAlessia dei rabdomanti
Alessia Polli e il suo lavoro di editor, le magie e le tecniche della professione ma anche gli incontri fondanti: «Quando ho iniziato a lavorare per la narrativa italiana, leggendo pile di manoscritti per Fazi, sapevo che quello era esattamente ciò che avrei voluto fare, a patto però di allenare il corpo e la mente con metodo e scrupolosità: Manuela La Ferla mi ha insegnato la disciplina, Simone Caltabellota a canalizzare l’energia, Massimiliano Governi la piena convergenza, dunque a ragionare con la pancia e a sentire con la testa»
Leggi11. Intervista a Richard Norton
Un artista marziale a tutto tondo che è stato anche bodyguard dei divi, stuntman ed attore di film marziali. Richard Norton ha accettato con simpatia e grande disponibilità di parlare a CineFurious
Leggi20. La Poetica di Aristotele
Un libro preziosissimo per cui vale la pena uccidere; un’opera considerata perduta che potrebbe far crollare tutta la Cristianità. Uno fra i pochi pseudobiblia italiani è anche uno dei più potenti
LeggiChi dice “Danni” dice “Dannati”!
“Dannati Danni” è il romanzo d’esordio di Vittoria A., in cui la protagonista, anche lei Vittoria, racconta con ironia e ferocia scanzonata la sua vita toccante, avventurosa, complicata. Complicata da una famiglia che definire “atipica” sarebbe un eufemismo
Leggiminimum fax, intervista all'editore Daniele Di Gennaro
La cura dei dettagli in un libro è un atto di attenzione, una sorta di amore, che costruisce comunità di lettori che restituiscono questa forza affettiva in senso inverso, sotto forma di altra fiducia e attenzione. L’essenzialità della riscrittura di Carver (che ironia della sorte in inglese vuol dire “incisore”) è stata per noi una lezione importante in questo senso, anche al di là della letteratura stessa
Leggi03. Black Belt, il colore senza macchia
Dal Giappone un film in cui, caso rarissimo, vengono mostrate tecniche di “vero” karate: atleti fenomenali mettono in scena un’arte marziale non spettacolare ma molto efficace
Leggi15. Pseudobiblia di Stephen King
Anche il “re” dell'orrore ha ceduto al gioco degli pseudobiblia, creandone pochi ma buoni e costruendoci intorno trame... da brivido
LeggiDivier Nelli
Quando si scrive, si finisce sempre per mettere qualcosa di noi stessi, anche involontariamente. Di reale, direi forse alcuni atteggiamenti e modi di pensare. Di inventato, tutto il resto
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