Una nuova uscita di spessore per la Giano editore, la casa editrice milanese, infatti, presenta in Italia La dama del Kashmir, il nuovo romanzo dello scrittore spagnolo Francisco Gonzalez Ledesma. L’autore di Mistero di strada, ci racconta una nuova, avvincente inchiesta di Méndez, «il vecchio poliziotto, al quale tanti anni sulla strada non hanno ancora estirpato dal cuore la ribalda innocenza del ragazzino che sognava di salvare il mondo da se stesso». (Giancarlo De Cataldo)

In un oscuro vicolo di Barcellona giace il cadavere di Paquito.

Rappresentante di bigiotteria, è stato spogliato di tutto, di un anello e di un rubino pagato con la sua stessa vita. Vicino al suo corpo, una sedia a rotelle. L’ispettore Méndez si aggira nei paraggi.

L’inchiesta non è di sua competenza, ma la curiosità ha la meglio. A maggior ragione quando vengono ritrovati altri cadaveri accanto a una sedia a rotelle. Possibile che l’assassino sia un portatore di handicap? O la sedia a rotelle ha un significato simbolico, è un arcano segno di qualcosa che frulla solo nella mente dell’assassino? E perché omicidi dalle modalità così simili di personaggi che sembrano non avere niente in comune?

Sguardo lucido, nostalgia, battuta pronta sulle labbra, l’ispettore Méndez, vecchio cinico perseguitato dal ricordo di donne che non può più amare, detestato dai suoi gerarchi che sognano di vederlo finalmente in pensione, vaga per una Barcellona che non smette mai di intrappolare la modernità tra le pieghe del suo passato.

Esperto di amori consumati in fretta nei postriboli di Barcellona, di ogni tipo d’amore, dai più bizzarri ai più normali in apparenza, Méndez si scopre decisamente impreparato dinanzi al legame tra Paquito e Abel Gimeno, due dello stesso sesso, che emerge nel corso delle indagini. Un legame e una vicenda che mostrano che si può anche morire per aver troppo sognato e che l’omicidio può anche essere l’ultimo rifugio della tenerezza.

        

Francisco González Ledesma è nato a Barcellona nel 1927. A 21 anni ha vinto il Premio Internazionale per il Romanzo con Tiempo de venganza assegnato da una giuria in cui erano presenti Somerset Maugham e Walter Starkie. Durante il franchismo ha scritto una serie di romanzi, censurati dal regime, che gli hanno permesso di ottenere il Premio Planeta e per ben due volte il Premio Mystère per il migliore romanzo straniero pubblicato in Francia.

Caporedattore di «La Vanguardia», ha scritto, tra l’altro, Cronica sentimental en rojo, Premio Planeta 1984, e Soldados. Con lo pseudonimo di Enrique Moriel, ha scritto La ciudad sin tiempo.

Con Giano ha pubblicato Mistero di strada (2008), che ha avuto uno straordinario successo di pubblico e di critica e ha vinto il Premio Novela Negra 2007, e Storia di un dio da marciapiede (2009).