Psicomagia e Noir - Juan Solo

Forse l'ho già detto in altre occasioni ma ritengo Alejandro Jodorowsky uno dei grandi veri geni della narrativa dei nostri tempi. dall'epoca di El Topo e la Montagna sacra passando per i metabaroni, i Borgia e soprattutto questi western magici, crudelissimi e moderni nel concetto. Bouncerè una saga western che sfiora l'orrore che si potrebbe accostare a deadwood e persino a opere di Evangelisti o Arona.

Juan Solo è la storia di una redenzione. Argomento classico per un thriller. Un killer (un'aberrazione, un uomo con la coda, gettato in una discarica, adottato da un nano travestito emaniaco religioso) cresce nei barrios di un immaginario Huatulco che poi è il messico con le sue crudeltà, la sensualità malata delel storie di Jodorowsky, le gang, i politici corrotti, i combattimenti clandestini, i finti messia. C'è di tutto e di più con una forza e una capacità di rendere reale il surrealetipica del grande maestro. A chi scrive di noir se si domanda perchè il prodotto mainstream copiato da telefilm di second'ordine, con poliziotti buonisti e storie prolisse e strampalte vinca sui bancali delle librerie io rispondo: leggete Jodorowsky, leggete Juan Solo. Imparere, come me qualcosa. che scrivere è una cosa che ci si porta dentro, è un occhio aperto sugli oscuri segreti dentro di noi. che per killer e scrittori la trappola del soldo fcile è sempre dietro l'angolo.

Ma la libertà è un'altra cosa.

Psicomagia....

Body Bags

La prima volta che ho letto Body Bags “Father’s Day” è stato più di dieci anni fa. Jeason Pearson mi colpi diritto al bersaglio.

Testi durissimi, per l’epoca soprattutto, personaggi forti, spietati. Mi sono rimasti in testa così, soprattutto la speziatissima Panda Carmenmaria Delgado, la ragazzina che voleva diventare Body Bagger. Ispirò un personaggio dei ‘Predatori di Gondwana’ ma, evidentemente, aveva lasciato un segno. Non so se la Bimba di Gangland sia in qualche modo influenzata da quel personaggio. Quando scrissi ‘Gangland’ per Skate avevo in mente più che altro Keira Knightley di ‘Domino’ però in questi giorni acquistando il secondo volume di ‘Body Bags’ edito in italiano dalla BD e rileggendomi tutta la storia dall’inizio mi sembra che, per uno di quei meccanismi che lasciano gli spunti in un angolo della memoria in attesa che germoglino in qualche idea nuova, l’influenza di Panda e del suo rapporto tragicomico con il padre Clownface in qualche modo sia affine al contrasto Skate-Chance. Alla fine è la dimostrazione che si sale sulle spalle del gigante che ogni storia che leggiamo ci lascia qualcosa che poi si fonde con il nostro immaginario e ne crea uno nuovo. Proprio non la ricordavo questa saga e, rileggendola, mi sono divertito e commosso oggi come allora. Sì, alla fine penso che il Professionista, dopo un’onesta giornata di sparatorie, si distenda a leggere un fumetto. E come il suo autore, leggerebbe ‘Body Bags’.