26 marzo

Un capitano per Moby Dick

Editore, scrittore, musicista, entusiasta scopritore di Talenti Guido Leotta è nato a Faenza nel 1957. La casa editrice da lui condotta Moby Dick ha lanciato autori come Lucarelli, Baldini, Rigosi, Garlaschelli mostrando fin dagli inizi nella collana i Libri dello Zelig una vera e propria predisposizione per i nuovi noiristi italiani. Sabato 26 marzo Leotta si racconterà ai microfoni di Tutti i colori del giallo raccontando in diretta le sue passioni. Guido Leotta ha pubblicato libri di racconti (l'ultima raccolta, Passo Narrabile, è del 1997), narrativa per ragazzi (Doppio Diesis, E.Elle, 2000) e poesia (Inverni Dispari, Book, 2002), oltre al libro-cd Mica lo spezzi un Do (assieme a Fabrizio Tarroni, Mobydick, 2001) nonché un paio di romanzi fra giallo e noir a "quattro mani" in collaborazione con Giampiero Rigosi Piano Delta e Franco Foschi Un inverno dispari. Suona sax e flauto nel Faxtet, quintetto di bluejazz con il quale ha realizzato incisioni, concerti, spettacoli teatrali (con Ivano Marescotti, Giovanni Nadiani e Ferruccio Filipazzi, tra gli altri) che coniugano musica e letteratura.

27 marzo

La soluzione finale di Novelli e Zarini

Può esistere una scuola italiana di medical thriller? Qualche anno fa Lucarelli, Rigosi e Baldini produssero una serie di racconti noir per alcune ditte farmaceutiche, ora due giovani autori savonesi (Andrea Novelli e Gianpaolo Zarini) si misurano con questo genere letterario tanto caro a Robin Cook e a Michael Crichton presentando in anteprima a Tutti i colori del giallo domenica 27 marzo il loro ultimo romanzo Soluzione finale edito da Marsilio. Questo l'avvio del libro: New York, Downtown Hospital, ore 10,03. Il piccolo Ralph, ricoverato d'urgenza in ospedale, se n'è andato e tutti sembrano voler chiudere il suo fascicolo il più rapidamente possibile. Non ci sono dubbi: morte naturale. Ma per il pediatra Sean McQuillan non può essersi trattato solo di un caso, qualcosa non quadra nel referto ufficiale che è stato stilato. Ha visto con i suoi occhi quello che è successo: il bambino gli è morto tra le braccia a causa di un edema cerebrale. E Sean è certo che non può essersi trattato di una fatalità. Ma chi può avere voluto la morte di Ralph? Chi può aver tolto la vita a un innocente con fredda premedirazione? E per quale motivo? Perché i vertici dell'ospedale rifiutano di fare l'autopsia al povero Ralph Friedman?