Profondo azzurro di Dorothy B. Hughes

New York. L’Europa sta già marciando verso l’abisso della Seconda guerra mondiale, eppure l’America si ostina a comportarsi come il paese di bengodi. Tutta apparenza. Ecco David e Danny, gemelli tanto avvenenti quanto letali, inseparabili dai loro bastoni dal pomo d’oro. Ecco Griselda, bella e celebre attrice, la loro preda designata. Ed ecco un’inquietante biglia azzurra, oggetto del desiderio sul quale sembra pesare un’oscura maledizione. Da un’autrice culto del noir americano, un inedito esplosivo. All’interno, il racconto “Freddo” di Marina Visentin.

Un fiammifero di troppo di Dadid Dodge

Un aitante malfattore in azione lungo la riviera francese. Una sensuale ereditiera che si crogiola sulla spiaggia di Cannes. La ricetta perfetta perché volino scintille. E piombo. Ben presto il nostro è costretto a una precipitosa fuga, con alle calcagna la polizia e anche l’ereditiera. Dai casinò di Monaco alla giungla del Brasile, dal transito di Tangeri alla casbah di Marrakech, la caccia è aperta. Neanche un veterano dei tavoli verdi di Montecarlo oserebbe scommettere su come finirà…

L’enigma dello spillo di Edgar Wallace

Luke Trasmere, misterioso uomo d’affari, viene assassinato nella sua casa londinese. Un caso che è la quintessenza del crimine insolubile: camera blindata chiusa dall’interno, l’unica chiave ritrovata sulla scrivania della vittima. Ad affrontare l’enigma, il melanconico ispettore Carver, di Scotland Yard, e Frank Holland, cronista intraprendente. I potenziali sospetti? Un trittico fin troppo estroso: Paul Lander, flemmatico nipote del morto, Ursula Ardfern, giovane ma affermata attrice di prosa, Yeh Ling, stravagante proprietario di un ristorante alla moda. Unico indizio: uno spillo. Lasciato nel posto sbagliato.

Edgar Wallace (1875-1932) britannico, è uno dei grandi del giallo. Giornalista, fondò la casa editrice Tallis Press per pubblicare la propria narrativa, ma fu solo dopo la Grande Guerra che raggiunse il successo. Fu un autore assai prolifico e i suoi thriller, ingegnosi e ricchi di intrigo, si presentano come la summa della produzione del precedente mezzo secolo, fusa in un ritmo incalzante, sostenuto da un linguaggio colorito e nient’affatto sprovvisto di humour.

Oggi a Voi, domani a Lui di Tucker Coe

Oggi a voi, ragazzi impulsivi, ingenui, innocenti come nessun adulto sa più essere. Oggi a voi, che avete la colpa di vivere nel Greenwich Village, di credere che il vostro piccolo mondo non sarà violato, di pensare che basta amare il prossimo per essere riamati. Oggi a voi, e contro di voi, la violenza cieca di un assassino, che vuole decimarvi e cerca di far ricadere le sue colpe sulle vostre spalle. Ma, se anche una sola delle cose in cui credete è valida, domani toccherà a lui, all’assassino.

Tucker Coe è uno degli pseudonimi (ricordiamo fra gli altri Richard Stark e Samuel Holt) di Donald E. Westlake, nato a Brooklyn nel 1933. Figura dominante del suspense americano degli anni ’60 e ’70, lo scrittore ha vinto nel 1967 il premio Edgar e, nel 1993, il Grand Master. Dai suoi romanzi sono stati tratti numerosi film e ha ricevuto una nomination all’Oscar per la sua sceneggiatura di Rischiose abitudini. È scomparso nel 2008.