Ci sono romanzi che non invecchiano mai e personaggi che, anche dopo anni di vita, appassionano e catturano l'attenzione del pubblico.

Uno di questi è senza dubbio Nero Wolfe, il colossale investigatore gastronomo, amante delle orchidee, creato dalla penna di Rex Stout.

E proprio lui torna nelle edicole italiane in dicembre con Nient'altro che la verità, una storia "politicamente scorretta" per Wolfe, disponibile a partire dal 6 dicembre.

"Mi sono informato e, se è vero anche solo a metà quel che si dice, voi siete il primo investigatore del paese." James U. Sperling, magnate delle Miniere Continentali Riunite, non ha dubbi riguardo a Nero Wolfe. In compenso, ha un problema non solo politico: la figlia ventiduenne si è invagita di Louis Rony, scapestrato paladino dei deboli e degli oppressi. Pur di impedirle di sposarlo, Sperling è disposto a tutto, anche ad affermare che il giovane è un provocatore comunista. E Nero Wolfe è l'uomo più adatto a dimostrarlo. Ma non appena Archie Goodwin inizia a indagare, arriva una telefonata...sinistra, che intima di abbandonare il caso. E la voce è quella di Arnold Zeck, nemico giurato dell'investigatore delle orchidee.

Sotto lo pseudonimo di Patrick Quentin si nascondono due scrittori inglesi emigrati in America negli anni Trenta, creatori di alcuni celebri personaggi, tra cui Peter Duluth, il dottor Westlake e il viceispettore Trant.

Nel romanzo La morte sbagliò tre volte, secondo appuntamento in edicola in dicembre, Peter Duluth è alle prese con un divorzio con cadavere.

Peter Duluth, tenente di Marina appassionato di indagini criminali, e la sua incantevole Iris sono ospiti nella splendida villa di un'eccentrica milionaria nei dintorni di Reno, Nevada, paradiso del gioco d'azzardo e capitale dei divorzi. Niente di strano quindi che, insieme a loro nella lussuosa dimora della magnate, risiedano anche alcune signore in attesa di legale separazione. Quando però arrivano i quasi ex mariti, Peter si convince che la situazione è piuttosto intricata. Ma neppure immagina quanto, finchè durante un ballo una delle divorziande muore tra le sue braccia. Assassinata.