Per iniziare un discorso su un determinato argomento sembra scontato partire dalla definizione di quello cui  si vuole parlare: dunque per cominciare una rubrica sul noir, dovrei partire con la definizione del genere noir. Ma il genere noir non esiste! Sì, sappiamo che ci sono dei testi, dei film, addirittura dei fumetti e delle musiche noir, riusciamo a metterli insieme attraverso delle caratteristiche comuni, ma poi salta fuori un romanzo che ha tutte le caratteristiche del noir ma che sornione, senza dare nell’occhio, sconfina in un altro genere, facendo traballare dalle fondamenta tutta la nostra classificazione. Perchè, come ha detto Giorgio Gosetti [1], “il noir non è un genere”. Cos’è dunque? E’ un colore, uno stato d’animo, una sensazione. Il noir “più che indicare un genere specifico designa un tono generale, una serie di motivi, un insieme di sottogeneri” [2]. Niente di definito quindi. Invece no, paradossalmente l’unica convenzione unanimemente accolta è l’etichetta da attaccare a questo filone letterario e cinematografico; quattro lettere messe insieme da due critici francesi, Nino Frank e Jean-Pierre Chartier, che nel 1946 pubblicano due articoli in cui usano la definizione “noir” per il cinema poliziesco americano [3]. Quindi noir per il cinema poliziesco americano. Cinema non letteratura. Ma il passaggio è breve. Basta che i romanzi di Chandler e Hammett siano pubblicati in Francia in una collana dal titolo Série Noire, e la copertina sia completamente nera, da far diventare il nero tratto distintivo di questi nuovi romanzi. Definizione che ha la sua consacrazione in un libro del 1955 di Raymond Borde e Etienne Chaumeton, nei quali gli autori affermano che:  “Il film noir nasce dal romanzo “nero” americano o inglese, da Dashiell Hammett – il creatore di questo nuovo genere letterario americano – in avanti” [4].

Quindi per adesso abbiamo una definizione: noir, che si colloca all’interno del “sovra-genere” giallo che è ormai diventato un enorme calderone che comprende varie tipologie di romanzi come le spy stories, i thriller e, appunto, il noir. Ora non ci resta che osservare la sua storia e le sue caratteristiche.

[1] Giorgio Gosetti, L’equivoco del nero, in I colori del Nero, a cura di Marina Fabbri e Elisa Resegotto, Milano, Ubulibri, 1989, pag.11.

[2] Franco Ferrini, Film noir, in I generi classici del cinema americano, numero speciale di “Bianco&Nero”, marzo-aprile, 1973.

[3] Nino Frank, Un nouveau genre policier: l’aventure criminelle, "L’ecran français", n. 61, 28/08/1946; Jean-Pierre Chartier, Les americains font des films « noir », « La révue du cinéma », n. 2, Novembre 1946.

[4] Raymond Borde – Etienne Chaumeton, Panorama du film noir americain, Parigi, Flammarion, 1955 (Il brano è stato tradotto in italiano con il titolo di Le origini del film noir, in I colori del nero, Milano, Ubulibri, 1989, pp. 154-159.