“Io credo nel nemico. Credo nel nemico perché, tutti i giorni e tutte le notti, lo incontro sul mio cammino. Il nemico è quello che dall’interno distrugge tutto ciò che vale. È quello che ti mostra il disfacimento insito in ogni realtà. È quello che ti rivela la tua bassezza e quella dei tuoi amici. È quello che, in un giorno perfetto, troverà un’ottima ragione per torturarti. È quello che ti ispirerà il disgusto per te stesso. È quello che, quando scorgi il viso celeste di una sconosciuta, ti rivelerà la morte contenuta in tanta bellezza”.

Tutto comincia nella sala d'attesa di un aeroporto. Non poteva essere altri che lui, una vittima perfetta. È stato sufficiente parlargli. E aspettare che la trappola scattasse. Tutto finisce nella sala d'attesa di un aeroporto. Va detto comunque che il caso non esiste. Un giallo? Forse. Certamente la doppiezza dell'uomo, la crudeltà, la bellezza e la bruttezza.

Cosmetica del nemico è una tragicommedia ad orologeria. Una Via Crucis attraverso i sentieri del senso di colpa e dell’espiazione, ma anche una buffa messa in scena della schizofrenia novecentesca.

Attraverso un dialogo serrato infarcito di citazioni filosofiche e battute di spirito degne di una sceneggiatura da film d’autore, lo spettacolo tiene tutti col fiato sospeso, in una continua agnizione di senso e di stile. Perché “la vera morale si beffa della morale!”

Lo spettacolo, tratto dal romanzo di Amélie Nothomb, è in scena in prima nazionale alla Cavallerizza Reale di Torino fino al 25 febbraio, con Michele Di Mauro e Graziano Piazza.

Cavallerizza reale - Maneggio

Via Verdi 9, Torino

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