E' in libreria dal nove di luglio un nuovo romanzo di Jan Guillon dal titolo Il nemico in noi (Fienden inom oss, 2007).

In questo romanzo, che si svolge a Stoccolma, il grande scrittore svedese torna a narrarci una storia di terrorismo internazionale e di comportamenti abbastanza discutibili di organi di stato in preda alla paura. Il tutto nasce dall'arresto di vari presunti terroristi che vengono tenuti in prigione, processati e condannati a severe pene detentive nonostante la mancanza di prove schiaccianti e tutto precipita quando quattro "veri" terroristi, entrati in un teatro compiono una vera e propria carneficina.

Ewa Johnsén, bella e determinata agente investigativa vuole però scoprire tutta la verità.

Jan Guillou è un autore svedese di grande successo, da tempo famoso nel mondo per i volumi del ciclo Il romanzo delle Crociate (Il Templare, Il Saladino, La Badessa e L'erede del Templare), romanzi disponibili anche in edizione TEA.

Inoltre è autore di un romanzo di formazione e autobiografico dal titolo Fabbrica del male e di vari thriller di grande spessore come Mercato dei ladri ambientato nel mondo dell'alta finanza, e Madame Terror un romanzo sul terrorismo internazionale dove appare l'agente segreto svedese Carl Hamilton detto Coq Rouge.

Tutti i suoi romanzi sono pubblicati da Corbaccio.

L'autore è nato nel 1944 in Svezia a Sodertalje, da padre francese e madre norvegese. Ha lavorato lungamente come giornalista per diverse testate, passando poi alla professione di scrittore nel 1971.  Nel 1999 insieme alla scrittrice Liza Marklund ha fondato la casa editrice Piratforlaget con l'idea, definita "piratesca" dai loro avversari, che gli autori assumessero direttamente rischi e profitti dell'impresa. Una mossa che ha avuto successo con un fatturato in continua ascesa, venticinque scrittori in catalogo e quindici titoli nuovi ogni anno.

 

Un brano:

"A parte i poliziotti in tenuta antisommossa, la grande aula bunker era praticamente deserta. Andò tutto molto in fretta. Il procuratore farfugliò qualche frase contenente le parole sabotaggio, tentata strage e terrorismo, senza ulteriori specificazioni. Il suo avvocato disse che rigettava le accuse e che peraltro era difficile pronunciarsi in proposito, essendo formulate in modo così generico. Il procuratore spiegò che per il momento le prove erano coperte dal segreto istruttorio in considerazione della particolare delicatezza dell'indagine. Poi lo dichiararono in arresto e lo condussero via. Il tutto non era durato più di cinque minuti."   

 

Stoccolma 2008: in una retata notturna vengono arrestati nove presunti terroristi sospettati di progettare attentati contro la regina. Nonostante mesi di indagini non si raggiunge però alcun risultato definitivo; sembra infatti che alle pesanti accuse non corrispondano prove sufficienti a giustificare la detenzione prolungata degli accusati. Il clima peggiora quando i servizi di sicurezza arrestano l'intera redazione di una rivista culturale curda, con l'accusa di voler pubblicare materiale riservato: secondo le fonti filogovernative il terrorismo è riuscito a infiltrarsi e a strumentalizzare il mondo dei media, mentre secondo i giornali di sinistra ci si trova di fronte a un colossale attacco alla libertà di stampa e di parola. Il giorno della sentenza che conclude il processo ai primi arrestati con condanne severissime, quattro veri terroristi entrano in un teatro e uccidono oltre cinquanta spettatori per vendicare i «fratelli» innocenti...

Ma fra gli agenti dei servizi di sicurezza c'è la bella agente Ewa Johnsén, determinata a scoprire la verità e preoccupata che il vero nemico, in realtà, sia quello creato dalle paure che ci portiamo dentro e che sfociano in un razzismo pesantemente alimentato dal mondo dei media.

 

Il nemico in noi di Jan Guillou (Fienden inom oss, 2007, Traduzione Katia De Marco, Casa Editrice Corbaccio, collana Narratori Corbaccio, pagg. 359, euro 19,00) - ISBN 978-88-7972-976-5