Torino è una città che stranamente per molte manifestazioni viene costantemente ignorata, e anche quando vengono invitati dall’estero degli autori, il “giro” non prevede mai questa città.

Forse l’effetto olimpiade o forse per il fatto che l’editore è torinese come lo è uno degli autori sta di fatto che, nella bella e ben fornita libreria Fontana che si trova nella centralissima Via Monte di Pietà, giovedì 23 alle ore 18,30 è avvenuta la presentazione di un thriller interessante dal titolo Il F@raone, presenti gli autori, l’editore e veramente tante persone interessate all’avvenimento.

L’incontro con gli autori Massimo Albani e Renato Valentini è stato condotto e moderato dal dott. Massimo Romano che rifacendo un poco il percorso del romanzo, bloccato coram populi quando scherzosamente ha annunciato di voler svelare il finale, ha posto anche interessanti quesiti agli autori, facendo altresì notare lo spostamento del Museo egizio (denominato nel romanzo Museo dei Faraoni) in via Boucheron; il forte legame della città all’esoterismo ed anche una certa ridondanza in alcune parti e periodi che potevano essere sfrondati ma a questo Massimo Albani ha risposto che avevano, ovviamente, già effettuato opera di “sfrondamento” e quanto scritto lo ritenevano necessario anche per far capire al lettore che Torino è una bella città, cosa che lui, milanese doc, ha scoperto solo recentemente.

Nel simpatico colloquio con gli autori, entrambi dirigenti di una grande società di telecomunicazioni, è emerso che uno lavora e risiede a Milano mentre l’altro è a Torino e questo ci ha fatto sorgere la domanda di come e quando hanno deciso di scrivere un romanzo a quattro mani. I due ingegneri si sono conosciuti a Roma e pur diversi come carattere, visione del mondo ed altro, si sono “trovati” ed entrambi avevano voglia di “dire” qualcosa e questo lo esprimono ora con questo thriller, scritto faticosamente nelle poche ore libere, con uso, ovvio, del computer e di internet.

Alla domanda di quali erano secondo loro i caratteri originali del loro romanzo e perche’ leggere Il F@raone, la risposta e’ stata che e’ pur vero che nel romanzo ci sono vari ed interessanti protagonisti ma che il vero protagonista è “Il Tempo”.

Alla domanda se pensavano di continuare a scrivere, la risposta e’ stata che ci stavano pensando ma era sottointeso che già lo stavano facendo.

Insieme al romanzo di cui sopra è stato presentato, sempre edito dalla editrice L’ambaradan il romanzo dal titolo Il commissario di Torino. Un romanzo che e’ stato scritto, anche questo, a quattro mani da Riccardo Marcato e Piero Novelli. I due autori sono scomparsi da tempo ed alla presentazione del volume c’era il figlio di Piero Novelli, Massimo.

Il protagonista della storia, che si svolge negli anni ’70 in una Torino con i grandi problemi dei cambiamenti, dell’immigrazione dal sud, è un commissario meridionale e un cronista torinese. Una Torino che sembra una moderna “Chicago anni ’30” per la nuova malavita dal “grilletto facile”, sebbene la città conservi ancora una patina d’ottocentesco romanticismo. E in questa selva di personaggi si aggirano il commissario dagli occhiali scuri e Paolo, il reporter che non si è arreso al cinismo e beve per darsi coraggio, con il loro carico di malinconie e rimpianti, entusiasmi e rabbie.