Blue Tango - noir metropolitano di Patrizio Roversi (Stampa Alternativa).

A poco più di un mese dall'uscita in libreria prendono il via le presentazioni pubbliche del romanzo.

I primi quattro appuntamenti:

Venerdì 24 marzo, alla Scuola di Musica di Suzzara (Mantova)

Sabato 1 Aprile alla Libreria del Giallo di Milano

Mercoledì 5 aprile alla Libreria Fnac di Torino

Venerdì 7 Aprile alla Libreria Trame di Bologna

per ogni ulteriore dettaglio visitate il sito

http://www.roversiplanet.com/

Le recensioni:

La Repubblica

“Blue Tango” è un romanzo che vale. Soprattutto perché, tra morti e cadaveri, riesce a tenere “viva” l’attenzione del lettore. Il che è davvero raro in tempi come i nostri dove ormai ci sono più giallisti che detenuti, più investigatori privati che omicidi.

Gian Paolo Serino

Rumore

“Blue Tango” è un buon noir, giocato sull'(auto)ironia, che piacerà a chi ama Scerbanenco e ancor di più a chi apprezza lo zigzagare milanese di Dazieri

Manuel Graziani

La Tela Nera

I personaggi si amano d a subito, la coppia reporter-questurino monopolizza la scena! ma anche i mascalzoni del quartiere fanno la loro parte grazie a dialoghi e situazioni vere, a un ritmo alto che “consuma” il lettore (tra l’altro una sparatoria sotto il diluvio universale da film) e la storia insieme, all’unisono, sulle note di Conte dietro una malinconica serata autunnale (i milanesi apprezzeranno i riferimenti presenti tra il turistico notturno e la tradizione cittadina). Che sia un saggio, un noir o una nuova sfida aspettiamo il prossimo. Da adesso.

Fabio Marangoni

Sherlock Magazine

Blue Tango, nel complesso, è un giallo avvincente, non contorto, molto scorr evole e veloce. La curiosità di sapere come andrà a finire, dove Radeschi porterà la sua vecchia vespa gialla del '74,  fa sfogliare avidamente una pagina dopo l'altra. Si ha l'idea del movimento, della velocità: azione è la parola d'ordine. L'autore non spreca nemmeno una parola più del necessario per le descrizioni e i dialoghi: la scrittura appare come una macchina ben oliata.

Giorgio Bandini

Liberazione

Un’incursione negli ambienti milanesi, in una società variopinta,! sempre in mutazione. (...)

La scrittura asciutta e il ritmo rapido di Blue Tango tiene insieme il romanzo d’avventura e quello poliziesco(...)

Michele Corleone

Cut-up

Paolo Roversi, giornalista, autore di pamphlet ironici e dissacratori, si cimenta con il giallo e lo fa con divertimento e abilità, giocando un po’ con tutti gli stereotipi del genere, dal giornalista sfigato al serial killer ammazza prostitute. Più che alla soluzione dell’enigma, l’autore sembra interessato ad ammiccare al lettore, a catturarlo nella rete della storia. Le des crizioni sono sempre molto precise, si tratti di annotazione sulle abitudini dei milanesi (“Milano è la città degli orologi. Ce ne sono tantissimi, disseminati lungo i viali. Presenze costanti che ti osservano dal marciapiedi”) o esposizioni tecniche dei sistemi di hackeraggio (dimenticavo, Radeschi è anche un hacker!). I personaggi, marcati dalle loro abitudini come nella migliore tradizione del romanzo seriale, sanno essere accattivanti quanto basta.

Fabio Nardini

La Sicilia

Scrittura fluida e coinvolgente, dosata con notevole autoironia, p er questo noir di esordio di Roversi che rende omaggio ai su! oi miti letterari e al grande Paolo Conte, autore del pezzo che dà il titolo all’opera.

Roberto Mistretta

King Lear

La scrittura di Paolo Roversi è veloce, molto veloce, a ritmo, sulle note di Blue Tango: nessuna concessione, nessun elemento superfluo che si possa distinguere come backdrop noise nel corpus narrativo. Stile asciutto, come se la penna adoperata fosse in realtà un carboncino buono per disegnare sul foglio bianco della vita, o un gessetto sulla nera verginità d’una lavag na. E qualche

ingenuità, qua e là a graffiare (e a griffare) meglio lo spirito pavido di Enrico Radeschi, contribuisce a fare di Blue Tango un romanzo godibile, in bilico fra la scrittura di LorianoMacchiavelli, Gianni Biondillo, Sandrone Dazieri, e per certi versi anche del miglior Scerbanenco, quello di “Venere Privata”.

Giuseppe Iannozzi

Mentelocale e Kult Underground

Milano è ben ricostruita e fa da credibile scenario a un susseguirsi frenetico di orribili delitti. A tratti pare di essere dentro un noir di Scerbanenco, autore che Roversi dimostra di conoscere bene. I personaggi sono realistici e parlano tra di loro con un dialogo serrato che contribuisce allo sviluppo dell'azione. Il sottobosco milanese fatto di criminalità, papponi, spacciatori, extracomunitari, prostitute, informatori è reso con dovizia di particolari ed è ben descritto.

Gordiano Lupi

Il volume è disponibile nelle migliori librerie oppure può essere acquistato online sul sito di Stampa Alternativa o su IBS

BLUE TANGO noir metropolitano (Stampa Alternativa) - 10,00 euro - Pag: 204