Il mistero Dashiell Hammett è la biografia di un personaggio al di fuori del comune. Una vicenda straordinaria che Danilo Gallo, giornalista di Panorama ed esperto di letteratura poliziesca, ricostruisce con abilità e in maniera avvincente.

Detective, prima. Al servizio della più famosa agenzia investigativa del mondo, la Pinkerton: fin dal 1850, un motto – “Non dormiamo mai” – e una leggenda alimentata sventando un attentato al presidente Lincoln. Poi, scrittore di gialli e noir, la voce dell’America negli anni della Grande Depressione: brutale, cruenta e marcia. Le storie dure di un detective solitario, cinico, ma umano, alle prese con città infestate da gangster, malavitosi, poliziotti corrotti e assassini. Una carriera fulminea, dal 1922 fino al 1934, data di pubblicazione dell’ultimo romanzo, L’uomo ombra. Quindi, il silenzio: il blackout creativo. Il nulla. Nonostante la corte spietata dei produttori cinematografici di Hollywood. Uno svuotamento interiore riassunto dalla sue stesse parole: “Appena scopri di avere uno stile è l’inizio della fine.”

Dashiell Samuel Hammett (1894-1961) era un tipo riservato e schivo; cinico ma solo per posa. E insofferente della notorietà. L'esatto contrario di Hemingway, uomo pubblico, con cui battibeccò in più occasioni, giungendo a definirlo “ruffiano”.

Nell’agosto del 1917, nel Montana, il leader del maggiore sindacato degli USA, fu linciato e appeso cadavere, a un ponte. E Hammett era in zona. Perché la Pinkerton, con vere e proprie squadre di “segugi”, sabotava anche gli scioperi e rendeva inoffensivi i sindacalisti scomodi. E gli aveva offerto la cospicua somma di cinquemila dollari per portare a termine la missione. Hammett prese parte all’omicidio? Un mistero. Il trauma, certamente, condizionò le sue scelte future, se à vero che egli lasciò l’agenzia investigativa e si mise a raccontare il volto violento dell’America del tempo.

Hammett si schierò, poi, su posizioni socialiste: al punto da veder naufragare l’amicizia con vecchi compagni di bevute, come William Faulkner. Si iscrisse veramente al Partito comunista? Interrogato dalla Commissione McCarthy, egli si rifiutò sempre di rispondere. Perché la domanda violava la Costituzione. E pagò con il carcere. Coerente fino all'autolesionismo. Condusse gli ultimi anni nell’amarezza, minato dalla tisi e ossessionato dal fisco. Senza il rammarico di aver combattuto due guerre, quando il patriottismo non era sinonimo di ambiguità.

In Italia, di Hammett sono stati pubblicati i cinque i romanzi (Piombo e sangue, Il bacio della violenza, Il falcone maltese, La chiave di vetro, L’uomo ombra) e il meglio dei racconti nella prestigiosa collana dei Meridiani. Altri racconti, compresi quelli del suo personaggio Continental Op sono pubblicati da Guanda. Tutto, in pratica. Ora, Il mistero di Dashiell Hammett tenta di decifrare l'ultimo caso ancora insoluto: quello legato alla sua vita.

Il mistero Dashiell Hammett di Danilo Gallo (Edizioni e/o, 2005) - Pagine 128 - 14 euro