Quarantasettesima avventura del Principe delle Spie Malko Linge, in questa nuova ristampa di “Segretissimo SAS” (Mondadori), questo febbraio in edicola: Maratona a Spanish Harlem (Mission impossible en Somalie, 1977) del compianto Gérard de Villiers.

Per sapere TUTTO della vita editoriale italiana del personaggio, si rimanda agli Archivi di Uruk.

La trama

A Spanish Harlem, il quartiere portoricano di New York, da qualche tempo i muri si riempiono di scritte antiamericane contrassegnate dalla sigla di un gruppo di estremisti. Avere un informatore all’interno è una risorsa preziosa per l’FBI, almeno finché non viene smascherato e tolto di mezzo con un candelotto di dinamite. Ora sarà più complicato scoprire i legami dell’organizzazione con il pericoloso terrorista Juan Carlos Diaz, un assassino freddo come un cobra. Per dargli la caccia bisogna sguinzagliare qualcuno con il sangue altrettanto freddo. Uno come Malko Unge. Ma l’ordine è di eliminare l’obiettivo. Un bel guaio, perché in anni e anni di missioni speciali lui è sempre riuscito a non trasformarsi in un killer. Anche il Principe delle Spie, dopotutto, ha una morale.

L’incipit

Christina Lamparo rivolse uno sguardo scoraggiato ai paletti metallici piazzati lungo il marciapiede di Pleasant Avenue. Su ognuno si sarebbe dovuto trovare un parchimetro. Ma era già un bel po' che i vandali del quartiere li avevano divelti e fracassati a colpi di martello per recuperare i pochi soldi che potevano esserci dentro. A Spanish Harlem talvolta si ammazzava la gente per un paio di dollari. Di tutta la fila, tra la Centodiciannovesima e la Centoventesima Strada, ne erano rimasti solo due intatti.

Davanti a uno era parcheggiata da un mese una vecchia Buick rossa, rubata, alla quale erano state portate via le ruote. Davanti all'altro, una Chevrolet verde e ammaccata, appartenente a un giovane spacciatore di droga. Quando Christina Lamparo gli aveva timidamente fatto balenare l’idea di una contravvenzione, lui le aveva spiegato con grande ricchezza di particolari spaventosamente osceni cosa le avrebbero fatto subire lui e i suoi amici, se avesse messo in atto il progetto.

Christina aveva chiuso il taccuino. Succedeva sempre così: i più gentili minacciavano di violentarla sul tetto della loro macchina, i più irritabili di tagliarle la gola. Non era un bel mestiere controllare i parchimetri a Spanish Harlem. Ma Christina Lamparo partiva coscienziosamente ogni mattina dal 25° Distretto di polizia, a bordo del suo scooter blu, per ispezionare i parchimetri fantasma della sua zona di sorveglianza.

Guardò l'orologio. Era quasi l'ora della pausa. Poteva andarsi a riposare per un'ora in una stanza con aria condizionata del Distretto. In quel fine luglio il termometro sfiorava i quaranta gradi. Col cento per cento di umidità. L'asfalto bolliva. L'afa faceva appiccicare i vestiti alla pelle. Christina si sistemò la gonna dell'uniforme marrone e si spiccicò dal seno pesante la camicetta quasi dello stesso colore della sua pelle. Aveva voglia di togliersi la parrucca dai capelli lisci e corti che le nascondeva la capigliatura crespa. Era nata a San Juan de Puerto Rico venticinque anni prima ed era emigrata a New York in cerca di fortuna.

L'autore:

Nato a Parigi nel 1929 da una famiglia di militari con ascendenze aristocratiche, Gérard de Villiers inizia la carriera come giornalista, dopo essersi laureato in Scienze politiche. Nel 1965 scrive il primo romanzo con protagonista SAS, Sua Altezza Serenissima Malko Linge: SAS a Istanbul. Seguiranno 200 avventure di SAS, e De Villiers introdurrà nella spy story elementi di sesso e di violenza prima sconosciuti. L’autore è scomparso nel 2013.

Info:

Maratona a Spanish Harlem di Gérard de Villiers (Segretissimo SAS n. 48), 182 pagine, euro 5,90 – Traduzione di Mario Morelli