La Fanucci ristampa in digitale nella collezione "Nero Italiano" un romanzo a sfondo storico firmato da Guido Sgardoli: Rosso veneziano.

La trama

Venezia, 1509: Zorzo Cigna, detto Giorgione, trascorre il suo tempo creando quadri e affreschi in preda a un’euforia causata dalla dipendenza dall’oppio. Nutre un amore segreto per Cecilia, la tenutaria del più apprezzato bordello veneziano, che incontra di notte in gran segreto. Durante il Carnevale, viene svegliato in piena notte da una triste notizia: il suo amico fra’ Placidio è rimasto vittima delle fiamme che hanno colpito l’ospeal del bersaglio vicino alla chiesa dei Santi Giovanni e Paolo. Accorre sul luogo dell’incendio e qualcosa non gli torna; potrebbe trattarsi di un atto doloso e fra’ Placidio potrebbe essere stato deliberatamente ucciso. E un uomo lì presente, che sembra guardarlo con interesse, non promette nulla di buono… Zorzo Cigna comincia a indagare e quando una serie di incendi colpisce la città e lui stesso si trova minacciato, capirà che la verità potrebbe cambiare per sempre il destino della Serenissima.

Una Venezia rinascimentale inedita, violenta e segreta, fa da sfondo a una vicenda dai risvolti cupi, dove nulla e nessuno è mai come appare.

L'incipit

Venezia, 1474

Gli occhi grandi e fissi al pavimento, il bambino accarezzava con movimenti lenti e ripetuti la pelliccia del gatto acciambellato sulle sue ginocchia. Soltanto una lieve contrazione delle labbra ne tradiva l'interiore tormento.

Ugualmente, il gatto dava l'impressione d'essere assorto, le palpebre socchiuse, appisolato quasi, dal piacere delle gentili carezze alle quali era sottoposto.

Nella stanza, riccamente arredata e immersa in una pastosa penombra, a parte il lieve respiro del bambino non si percepiva alcun suono. Vi regnava un silenzio sospeso, d'attesa.

Passi pesanti e affrettati risuonarono all'improvviso nell'atrio. Dapprima decisi, una volta approssimatisi si fecero esitanti, come se colui il quale li aveva prodotti fosse vittima di un ripensamento o si predisponesse a un arduo compito.

Spalancata finalmente la porta, un fascio di luce disegnò sul pavimento un riquadro allungato che incorniciò l'ombra di un uomo. Spaventato, il gatto saltò dalle gambe del bambino, che rimase invece immobile come un'erma.

«Lo sai perché sono qui» disse l'uomo. «Vero?» Il suo respiro era accelerato, ma non per lo sforzo di aver salito i gradini.

Il bambino mosse il capo, senza alzare lo sguardo. Annuiva.

L'autore

Guido Sgardoli, nato a San Donà di Piave nel 1965, vive e lavora a Treviso. Laureato in Veterinaria, ha coltivato anche la passione per il disegno, l’animazione e la scrittura. Dopo l’esordio con Salani nel 2004, ha scritto numerosi titoli di narrativa dedicati al pubblico dei bambini, dei ragazzi e degli adolescenti con i più importanti editori italiani. Molti suoi libri sono stati tradotti all’estero. Ha vinto il Premio Bancarellino 2009 con Eligio S. I Giorni della ruota (Giunti) e l’Oscar della narrativa per ragazzi, il Premio Andersen 2009, come miglior autore; il Premio Cento 2012 con Due per uno (Nuove Edizioni Romane) e il Premio LiBeR 2012 con The Frozen Boy (Edizioni San Paolo), romanzo con cui è stato selezionato dalla International Board on Books for Young People Italia (IBBY) come miglior scrittore nella Honour List 2012. Con Fanucci Editore ha pubblicato anche La grande avventura di Geremia Smith, nella collana Collezione Tweens. www.guidosgardoli.it

Info

Rosso veneziano di Guido Sgardoli (Fanucci – Nero Italiano), 320 pagine, euro 4,99 – ISBN 9788834738061