Guido Sgardoli è un autore noto e pluripremiato per i tanti romanzi che ha scritto, romanzi rivolti a giovani lettori.

In questi giorni la Rizzoli invia in libreria il suo recente romanzo Il giorno degli eroi (2014).

Ci descrive la vita di una povera famiglia di contadini composta da madre, padre e quattro fratelli tre maschi e l’ultima una dolce bambina. Vivono in una casetta fatta di mattoni di fango, pavimento in terra battuta e sono i “fortunati” proprietari di un vecchio cavallo, una mucca e qualche gallina e coltivano un piccolo pezzo di terra.

Siamo nel 2015 e tutti e tre i fratelli attendono con ansia che l’Italia entri in guerra e finalmente questo avviene. Subito i fratelli Carlo e Aldo sono chiamati alle armi con grande invidia di Silvio che ha solo quindici anni. Alla visita medica Aldo viene scartato in quanto un anno prima si è rotto un piede che non è stato mai curato.

La partenza dei soldati avviene tra feste e canti, tutti sono felici di andare in guerra per difendere il sacro suolo della patria ma dopo qualche mese, al rientro di alcuni soldati in licenza o per gravi ferite, l’atteggiamento verso la guerra è totalmente cambiato.

Nel frattempo Aldo è andato a lavorare in città ma è anche entrato nel pericoloso giro della “borsa nera”, mentre Silvio caparbiamente pensa sempre di andare eroicamente in guerra, quella guerra che nel frattempo ha preso una brutta piega per l'Italia, la cui situazione si è fatta grave tanto che vengono chiamati alle armi anche chi, come Aldo, in un primo momento era stato scartato alla visita medica e chi non aveva ancora l’età come Silvio, che imparerà presto come è triste e crudele la guerra e cosa significa sentire quell’orribile rumore “ta-pum”. rumore che facevano i fucili austriaci quando sparavano.

Un romanzo che invita il lettore alla riflessione, descrivendo con crudezza le brutture della guerra in trincea e la crudeltà dei tanti generali che mandavano a morire milioni di ragazzi.

l’autore:

Guido Sgardoli è nato a San Donà di Piave  nel 1965, vive e lavora a Treviso. Laureato in Medicina Veterinaria, ha coltivato collateralmente agli studi la passione per il disegno, l'animazione e la scrittura. Dopo l'esordio con Salani nel 2004, numerosi titoli di narrativa dedicata al pubblico dei bambini, dei ragazzi e degli adolescenti con i più importanti editori italiani. Molte le traduzioni all'estero.

Già autore per Rizzoli di romanzi come Piccolo Capo bianco e Muso Rosso, nel 2009 ha ricevuto il Premio Anderson come migliore autore italiano di narrativa per ragazzi.

Aderisce, insieme ad altri autori e illustratori, a Writers With Children, movimento a favore del riconoscimento del diritto di cittadinanza per le bambine e i bambini stranieri nati in Italia.

la quarta:

È il 1915, e dopo un anno di neutralità, l’Italia ha dichiarato guerra all’Austria. Per tanti ragazzi – contadini, manovali, semplici artigiani – servire la Patria è una responsabilità, un dovere, un onore. Quasi una gioia. Alle stazioni dei treni, i soldati partono tra sorrisi e promesse: non passerà molto tempo, ripetono, prima che tornino a riabbracciare i propri cari. C’è persino chi vuole partire ma non può, come Silvio, classe 1899, prigioniero dei limiti d’età imposti all’arruolamento, costretto a guardare i fratelli più grandi correre al fronte. E invece passano i mesi, la guerra non accenna a finire, e l’Italia si copre di cicatrici, le stesse che segnano i volti di chi aveva mariti, figli o fratelli che non riabbraccerà più. E poi arriva il 1917, e Silvio, aggrappato tenacemente ai sogni patriottici, saluta la sua famiglia, pronto a fare il suo dovere. Ma bastano poche settimane per scoprire che nella guerra non c’è nulla di eroico. E quando si accorge che le file nemiche sono gonfie di ragazzi disillusi, sfiniti e impazienti di tornare a casa come lui, Silvio capisce cosa significa davvero essere un eroe.

Il giorno degli eroi di Guido Sgardoli (2014)

Rizzoli, pagg. 287, euro 15,00