Joe trascorre le sue giornate a pulire le gabbie dei ratti impiegati per esperimenti scientifici in università. Un lavoro di routine, l’unica certezza in una vita altrimenti disastrata, complice un difficile rapporto con la moglie, che lo ritiene responsabile della ferita più grande di tutte: la scomparsa della figlia Angela.

E così, quando inaspettatamente viene licenziato, Joe sprofonda presto nella disperazione più cupa. Finché la misteriosa Black Babylon lo convoca a un colloquio per un impiego da custode. Il processo di selezione è surreale, il lavoro persino più inquietante. In un crescendo di follia, Joe dovrà misurarsi con i suoi limiti, le sue paure e le sue decisioni passate, e rispondere alla domanda che si è sempre rifiutato di affrontare: eseguire gli ordini o interferire?

Qual è la cosa giusta da fare?

In tutte le librerie è appena uscito "Ride – Il gioco del custode" di Adriano Barone (edito da Mondadori), uno spin off del film "Ride" proiettato in questi giorni in tutte le sale cinematografiche.

Adriano Barone è nato a Rho nel 1976. È autore dei graphic novel L'era dei TitaniTipologie di un amore fantasmaBugs – Gli insetti dentro di me e Warhol – L'intervista (da cui ha tratto anche una commedia teatrale) e dell'adattamento a fumetti del romanzo Uno indiviso di Alcide Pierantozzi, per cui ha vinto il Premio Boscarato 2014 nella categoria "Miglior sceneggiatore italiano". È stato finalista al Premio MIMC della Kodansha e in coppia con Massimo Dall'Oglio (con lo pseudonimo Hagane Ishi) due volte tra i vincitori del concorso internazionale di manga SMA. Ha scritto la raccolta di racconti Carni (e)strane(e) e i romanzi Il ghigno di Arlecchino (finalista al Premio Italia come miglior romanzo fantasy) e Zentropia. Sceneggiatore di cartoni animati, corti e lungometraggi, attualmente sceneggia Nathan Never e Zagor per Sergio Bonelli Editore.