Il diciassettesimo numero della collana “Il Giallo Mondadori Sherlock”, la prima al mondo a far rivivere ogni mese le gesta del celebre detective, presenta questo gennaio Sherlock Holmes e gli omicidi del boia (The Amateur Executioner, 2013) di Dan Andriacco e Kieran McMullen.

La trama

Un artista della fuga penzola da un cappio nel camerino del teatro. È lo spettacolo che si trova davanti agli occhi Enoch Hale, reporter bostoniano trapiantato nella capitale inglese. “Dalla morte non si scappa: triste uscita di scena per un escapista”, ecco un buon titolo. Da buttare via non appena l’apparente suicidio si rivela una montatura per celare un delitto, il primo di una serie che scuote la Londra degli anni Venti. E mentre la polizia annaspa inconcludente, il tenace Hale segue una sua peculiare linea d’indagine che lo conduce ad ascoltare testimoni insoliti, come Alfred Hitchcock e Winston Churchill. Ma di fronte a un enigma d’insondabile complessità, anche al più brillante dei segugi può essere utile il parere di un maestro. S’impone dunque un pellegrinaggio nel Sussex, perché è là che risiede attualmente il massimo esperto in materia di casi criminali. E Sherlock Holmes, benché ora dedito all’apicoltura, non farà mancare il suo contributo alla soluzione del mistero.

L'incipit

Non era certo quella la prima volta che Enoch Hale vedeva la morte in faccia; l’ultima gli era capitata da militare, durante la Grande Guerra da poco trascorsa. Ma qui si trattava di una faccenda ben diversa.

Il cadavere dell’uomo che era stato William Powers oscillava in alto sopra la testa di Hale, appeso per il collo all’estremità di un capestro, bluastro in volto, con gli occhi sporgenti dalle orbite. Sotto il lugubre pendolo del corpo giaceva, rovesciata, una sedia.

Gli autori

Dan Andriacco è un appassionato lettore di polizieschi dal giorno in cui ha scoperto Sherlock Holmes, all’età di nove anni; poco dopo ha anche cominciato a scriverne. Membro dal 1981 del Tankerville Club, società affiliata ai Baker Street Irregulars, Andriacco è autore anche di Baker Street Beat: An Eclectic Collection of Sherlockian Scribblings. Tiene un blog all’indirizzo www.danandriacco.com, è presente su Twitter (@DanAndriacco) e ha una fan page su Facebook.

Kieran McMullen ha scoperto Holmes e Watson a otto anni, quando il padre, professore universitario di letteratura inglese, giudicando carenti le sue capacità di lettura, un’estate gli assegnò come compito delle vacanze la lettura di tutti i racconti di Doyle. Dopo ventidue anni trascorsi nell’Esercito statunitense, dodici nella polizia e venti come vigile del fuoco volontario, Kieran ha cominciato a scrivere usando i suoi personaggi preferiti.

Extra

Il volume è impreziosito da un saggio di Luigi Pachì, direttore di SherlockMagazine: Il detective e il giornalista.

«La storia di questo romanzo di Dan Andriacco e Kieran McMullen si svolge a Londra nei primi anni del 1920. Dopo aver letto altri lavori sia di Andriacco che di McMullen, non necessariamente si poteva ipotizzare una loro collaborazione. Andriacco, generalmente, ha uno stile narrativo che ricorda quello dei romanzi hard boiled di Dashiell Hammett, mentre la prosa di McMullen è più tradizionalmente vittoriana, se vogliamo più legata a imitare nei suoi pastiche le storie di Arthur Conan Doyle. I lettori di questa collana lo ricorderanno per le avventure pubblicate nei volumi 9 e 16.»

Interviene poi il criminologo e consulente investigativo Luca Marrone con il suo articolo La logica e l’immaginazione: il contributo di Arthur Conan Doyle alla nascita dell’investigazione scientifica.

«L’affermazione di Oscar Wilde secondo cui la natura imita l’arte rivela la sua fondatezza solo a ripercorrere la nascita e i primi sviluppi dell’investigazione scientifica. Dalla più accreditata manualistica in materia, non solo anglosassone, si è indotti alla conclusione che questa abbia avuto origine tra il 1887 e il 1893.»

Info

Sherlock Holmes e gli omicidi del boia di Dan Andriacco e Kieran McMullen (Il Giallo Mondadori Sherlock n. 17), 182 pagine, euro 5,90 – Traduzione di Marco Bertoli