La casa editrice Booksalad nel 2013 ha lanciato la collana Angst (dal tedesco: paura, ansia) con l’intento, più che riuscito, di portare nel nostro paese romanzi gialli e thriller di autori tedeschi.

Alla fine dello scorso anno ha inviato nelle librerie un thriller dal titolo Sette colpi (Siebenschon, 2014) romanzo d’esordio della scrittrice Judith Winter, un'opera che in patria ha avuto un notevole successo.

L’azione si svolge a Francoforte e le protagoniste sono due giovani detectives, Emilia, Em (per gli amici) Capelli, donna intelligente e ambiziosa che in poco tempo si è conquistata la stima dei colleghi; ultimamente il suo partner in polizia ha lasciato provvisoriamente il lavoro per rimanere a casa a badare alla figlia nata da poco. Emilia spera che il suo sostituto possa essere un suo amico che lavora nel dipartimento “narcotici” e che ha fatto domanda per passare alla omicidi.

Contrariamente alle sue aspettative gli viene assegnata una collega, Mai Zhou appena rientrata dagli Stati Uniti dove ha frequentato con successo la scuola FBI di Quantico. La nuova arrivata ha il padre cinese di Hong Kong e la madre tedesca.

Em, per la delusione,  sul momento dimostra astio verso la sua nuova collega,  ma subito si devono occupare di un atroce delitto; infatti una coppia riceve una lettera che li invita ad andare presso un certo indirizzo se vogliono che una certa Jennifer rimanga in vita. I due non conoscono nessuno con quel nome ma per curiosità si recano all’indirizzo scritto nella lettera, dentro un capannone abbandonato trovano un vecchio freezer con all’interno il cadavere di una donna.

Avvertita la polizia, sul luogo si recano le due detectives, la vittima legata e imbavagliata forse è stata segata in due ancora in vita e poi l’omicida le ha anche sparato in faccia. La donna si chiamava proprio Jennifer e la scoperta viene fatta in quanto poco lontano il killer ha lasciato il suo portafoglio proprio con l’intento di far sapere alla polizia il nome della sua vittima.

Ben presto vengono trovate altre vittime: il serial killer invia lettere simili alla prima e sembra che non ci sia nessuna logica in questi brutali omicidi, non ci sono apparenti legami tra le vittime, neanche per quanto riguarda i luoghi dove vengono rinvenute.

Per trovare il fil rouge che collega questi omicidi, le due detectives dovranno accantonare la loro reciproca antipatia e usare la loro l’intelligenza e il loro acume per catturare il feroce assassino.

Nel romanzo a capitoli alterni si narra delle indagini, dei momenti di vita delle due donne e altri sul modo di agire del killer quando uccide le sue vittime; il tutto con una trama interessante che obbliga il lettore a non chiudere il libro se non alla fine.

l’autrice:

Judith Winter  è nata nel 1969 a Francoforte, ha studiato germanistica e psicologia a Berlino e Vienna. Ha vissuto a Milano e Parigi.

Sette colpi è il suo romanzo d’esordio e in Germania si è subito tramutato in un grande successo editoriale.

la quarta:

Una lettera anonima chiama Christina Höffgen e suo marito in un capannone abbandonato. Pensano a uno scherzo, ma il cadavere segato in due che rinvengono non lascia dubbi: si trovano di fronte a un crudele assassino. Quello che né loro né la Polizia Criminale di Francoforte hanno ancora scoperto è che questa è già la quarta vittima di un serial killer ossessionato nell’organizzare gli omicidi fino all’ultimo dettaglio. Il caso è affidato alle due ambiziose detective Emilia Capelli e Mai Zhou, che prima di indagare dovranno trovare un modo per superare la loro reciproca antipatia e diffidenza. Ma il tempo stringe perché si trovano dinnanzi un serial killer che prova piacere nel mettere in scena ogni omicidio con un tema diverso. Ed è sempre a caccia.

Sette colpi di Judith Winter (Siebenschon, 2014)

Traduzione Sabina Deliperi 

Booksalad, collana Angst, pagg. 358, euro 15,00