Thomas H. Cook è un autore contemporaneo molto amato dai lettori de “Il Giallo Mondadori”, collana che questo giugno porta in edicola Il delta delle tenebre (Master of the Delta, 2008).

Dalla quarta di copertina:

Mississippi, 1954. Completati gli studi, il giovane Jack Branch torna nei luoghi d’origine, sul Delta del fiume, per insegnare letteratura in una scuola superiore. A spingerlo è un nobile proposito: vuole fare qualcosa per la comunità sulla quale la sua e altre famiglie altolocate hanno dominato per lungo tempo. Ma quando scopre che, tra gli alunni della classe cui tiene un corso sul tema del male, c’è il figlio di un assassino tristemente noto alle cronache locali per il brutale omicidio di una studentessa, lo incoraggia a scavare nel mistero di quel delitto. Senza rendersi conto che un’indagine così anomala potrebbe prendere una piega inaspettata, con conseguenze fatali. Soltanto dopo molti anni avrà occasione di riflettere sui lati oscuri che si annidano nella vita di una piccola città, e nel cuore degli uomini mossi dalle migliori intenzioni. Se all’epoca dei fatti non avesse agito in quel modo, se non si fosse sentito in obbligo, chissà. Troppo tardi per recriminare. Jack Branch ha scelto di seguire il suo destino. E dopo... be’, dopo è successo quello che è successo.

Ecco l’incipit:

Ero stato forgiato malamente dalla mia buona sorte, e così non ebbi la capacità di vedere le tenebre e le cose che le tenebre offuscano. Fino a quando non arrivò il momento decisivo, il male rimase lontano da me, limitato a qualche semplice lettura sui misfatti commessi da eserciti, da bande criminali e da individui assetati di sangue, i cui atti odiosi presentavo con una certa eccitazione a quel pubblico coatto formato dai miei studenti.

Ecco perché non era insolito che, proprio quella mattina, pensassi al vecchio re Erode e al tormento dei suoi ultimi anni, con la cancrena che gli aveva corroso i genitali. Era una visione di colpa e di punizione, di pene meritate per l’abuso di potere, e sapevo che avrei trovato posto per quell’episodio in una delle lezioni del prossimo semestre.

Era una luminosa mattinata di aprile del 1954, poco meno di un secolo dall’inizio di quel conflitto che, una volta conclusosi, aveva reso orfani metà dei bambini del Sud.

Thomas H. Cook è nato negli Stati Uniti nel 1947. Laureato in storia, ha svolto per diversi anni il lavoro di insegnante. Come ricercatore e saggista ha pubblicato un importante testo di storia sulle guerre contro i Seminole (BloodEchoes, 1992). Ha esordito nella letteratura poliziesca nel 1979. I suoi romanzi successivi, fra cui Il mistero della Chatham School (Il Giallo Mondadori n. 2573), vincitore del Premio Edgar, La collina del silenzio (n. 2624), Il passato di Dora March (n. 2759), L’interrogatorio (n. 2814), La città quando piove (n. 2826), Scritto col sangue (n. 2848), L’ultimo dovere (n. 2883), Foglie rosse (n. 2902), Il prezzo del pericolo (n. 2928), Memoria di morte (n. 3010), Il veleno nella mente (n. 3057) e Destini fatali (n. 3084), sono caratterizzati da una forte attenzione per gli aspetti psicologici e per le ambientazioni e gli hanno permesso di ottenere un vasto successo. Attualmente lo scrittore vive tra New York e Cape Cod.

Il delta delle tenebre di Thomas H. Cook (Il Giallo Mondadori n. 3132), 280 pagine, euro 5,90 - Traduzione di Mauro Boncompagni